"Me l’ha mandata a dicembre, una settimana o poco più prima di sparire", ha raccontato Claudio Sterpin a TriestePrima, riferendosi a quella che molti hanno definito “la lettera” di Liliana Resinovich. In realtà, non si tratterebbe di un testo scritto da Liliana, ma di una fotografia contenente una poesia trovata da lei e poi inviata via mail a Sterpin. "Liliana deve averla trovata così com’è e non ha fatto nient’altro che girarmela. Me l’ha girata a computer. Mi viene la pelle d’oca", ha spiegato l’uomo. A rendere pubblico il contenuto è stato Pomeriggio Cinque, che ha trasmesso la poesia durante un’intervista concessa da Sterpin all’emittente Mediaset, subito dopo l’incidente probatorio. "Era quasi un segno premonitore da parte sua perché purtroppo parla di una scomparsa, come le è successo, e dice semplicemente che lei, come in effetti è vero, ci sarà sempre accanto a me" ha detto l’uomo in collegamento da Trieste.

Alla domanda se quel messaggio potesse essere interpretato come un presagio o un segnale legato a un’eventuale decisione estrema, Sterpin ha risposto: "Visto come sono andate le cose...", per poi interrompersi. "Non ho mai creduto e non credo al suicidio". Resta però il fatto che questa mail non è mai stata consegnata agli investigatori della Squadra mobile della questura di Trieste. Quando TriestePrima gli ha chiesto il motivo, Sterpin ha risposto: "Ho pensato che non fosse rilevante". E ancora: "Ci scrivevamo anche via mail, sì, e una di queste è proprio quella della lettera". Dopo la scomparsa, spiega, aveva comunque girato quell’allegato ad alcune persone vicine: "Agli amici Salvo e Gabriella, alla cugina Silvia e al fratello Sergio".
Il testo in questione non è di Liliana. Si tratta di una poesia attribuita online a Francesco Versace, autore di diverse pubblicazioni. Era già comparsa sul web il 9 giugno 2017, in un post della pagina Le poesie del cuore di Giulia Torelli. Non è quindi né un messaggio originale né l’ultimo contatto tra lei e Claudio, ma uno dei tanti contenuti inoltrati per mail. Tra i primi a parlarne pubblicamente era stato lo youtuber Nicola Castellano, che nell’agosto 2022 aveva dedicato un video di 20 minuti alla poesia e alle sue possibili interpretazioni. Oggi, a distanza di tre anni, la fotografia inviata via mail, e mai analizzata ufficialmente, torna al centro dell’attenzione, senza che ci siano però riscontri definitivi sull'origine o la rilevanza giudiziaria del messaggio.

