C’è una svolta nell’omicidio di Sharon Verzeni? A lasciarlo pensare il fatto che il fidanzato della vittima, Sergio Ruocco, sia stato ascoltato dagli inquirenti per la terza volta. Anche se le forze dell’ordine hanno sottolineato che non è indagato, ed è stato convocato solo come persona informata sui fatti. Anche se si tratta di una pressione di non poco conto, anche se lui continua a mostrarsi tranquillo: “Stanco? Io non sono mai stanco”. Questo nonostante le sei ore trascorse a disposizione dei carabinieri che dopo averlo convocato al comando del Nucleo investigativo di Bergamo, lo hanno portato con un’auto civetta a un sopralluogo nella villetta di Terno d’Isola dove viveva insieme a Sharon. Il tutto sempre sotto l’occhio vigile dei media.
Sergio Ruocco era solo, nessun avvocato insieme a lui. Proprio perché si trova nella posizione di una persona non indagata. Gli inquirenti: “La sua posizione non è cambiata e non è stato sentito. Ha solo partecipato ad attività di indagine che richiedevano la sua presenza”. Quindi tutto sarebbe legato al sopralluogo nella villetta, che al momento è ancora sotto sequestro. A raccontarlo lo stesso Sergio Ruocco: "Siamo andati per prelevare delle cose: cellulari, pc e altri dispositivi. Io ne ho più di uno. Lei non aveva pc”. I punti oscuri sull’omicidio della trentatreenne sono ancora molti, dal momento che non sono stati individuati né il movente né l’arma del delitto. E, soprattutto, l’identità del suo assassino è ancora un mistero. Gli inquirenti comunque andranno avanti con le audizioni dei testimoni e i conoscenti della vittima. Sergio Rucco verrà ascoltato ancora?