Paola Egonu torna a giocare in una squadra italiana, e per la precisione nella Vero Volley Milano (‘manca solo la firma’). Ancora tu, ma non dovevamo vederci più? Un ritorno che inevitabilmente ha agitato le acque della pallavolo mondiale, ma anche il sentimento nazionale, per via delle sue recenti dichiarazioni, sbattute a destra e a manca - dalle riviste patinate (Vanity Fair) a Sanremo - sul razzismo dell'Italia, quasi simile agli anni delle segregazioni razziali negli Stati Uniti o dell'apartheid in Sudafrica. Non a caso l'opposto veneto se n'era andata sbattendo la porta, verso la “liberalissima” Turchia, alla corte del connazionale Giovanni Guidetti. Un trasferimento accompagnato da un contratto faraonico, un milione di euro. Auguri. Salvo poi scoprire che la terra promossa era soltanto una chimera (il club turco l'ha scaricata dopo una stagione) e che si può cambiare idea per lauti bonifici. Già, fuori dal campo a far discutere ancora è proprio il suo stipendio, che rimane sul milione di euro complessivo, vale a dire 800 mila euro di ingaggio più i vari bonus. Ma in fondo questa è una legge di mercato, criticabile solo da chi ha rifiutato un'offerta simile.
Allora, come se la passano gli altri pallavolisti? La pantera azzurra insegna, sicuramente i nostri campionati sono tra i più ricchi, e altro che gender gap, uomini e donne percepiscono analoghe cifre. Girava voce, ad esempio (i contratti sono privati) che il paperone della volley fosse Wilfredo Leon, il fuoriclasse cubano - polacco che milita tra le fila del Perugia: lo schiacciatore, ritenuto il più forte al mondo, guadagnerebbe 900 mila euro che con gli sponsor arrivano a 1,2 milioni all'anno. Seguito da Earvin N’Gapeth e Bartosz Kurek, con stipendi intorno agli 800 mila euro. Poi i nostri Osmany Juantorena e Simone Giannelli, che incassano una cifra intorno ai 350 mila. Mentre sono 500 mila gli euro guadagnati dallo Zar Ivan Zaytsev, ex stella della nazionale. Per le pallavoliste donne, invece, nella stessa categoria troviamo Kimberly Hill con 240mila euro e Lucia Bosetti, Malwina Smarzek, Asia Wolosz e Miriam Sylla con 200mila euro. Più in basso Caterina Bosetti a 170mila euro, Robin De Krujif a 160mila euro e poi Britt Herbots e Cristina Chiribchella a 150mila euro a stagione. Insomma, cifre quattro volte inferiori alla Egonu, che con il suo cachet da sultana schizza in cima alle classifiche: è lei la pallavolista più pagata al mondo, persino in Italy.