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Paola Egonu, il monologo
l'hai già fatto: a Sanremo
giocherai a volley?

  • di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Paola Egonu, il monologo l'hai già fatto: a Sanremo giocherai a volley?
Paola Egonu spoilera il suo pippone sanremese sulle pagine di Vanity Fair. Una miscela di piagnistei lungo il colore della pelle: “Vale la pena far nascere un bimbo nero in Italia?”. O ancora: “Non metto mai le mani in borsa dentro un negozio per evitare di essere accusata di furto”. La musica non cambia, anzi peggiora. A lezione di antidiscriminazione da chi ci sfancula e accusa a caso di razzismo. “Perché mai dovrei rappresentare voi?”. Basterà il cachet di Sanremo per cambiare idea? Intanto, già che si trova, attacca pure la Meloni…

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Paola Egonu anticipa il suo pippone sanremese sulle pagine di Vanity Fair. E immaginandosi nell’Alabama di oltre mezzo secolo fa, continua a frignare di razzismo. “Vale la pena far nascere un bimbo nero in Italia?”. O ancora: “Non metto mai le mani in borsa dentro un negozio per evitare di essere accusata di furto”. Di tutto e di più, mentre getta fango sul suo Paese. “Perché mai dovrei rappresentare VOI?”. Intanto, già che si trova, attacca pure il governo Meloni: “Come fate a dormire sereni?”. Secchiate di negatività e solito melodramma, ma era proprio necessaria? Speriamo almeno sia relegata a tarda serata (a giocare a volley?). 

Altro che lustro allo sport sul palco dell'Ariston: vale la pena ricordare che la piangente pallavolista non più di tre mesi fa lasciava la nazionale attaccando la stampa a caso, per via del commento di un coglione che si chiedeva come mai giocasse nel Belpaese. Non a caso è volata in Turchia, Paese non necessariamente noto per essere un faro dei diritti umani e civili con un ingaggio esorbitante (un milione di euro!), dando lezione di antidiscriminazione condite da racconti sulle sue frequentazioni amorose.

Paola Egonu co-conduttrice della 3ª serata di #Sanremo2023 ✨🏐 pic.twitter.com/1b7kpUVthi

— Festival di Sanremo (@SanremoRai) January 15, 2023

È pure vero che per rimediare al due di picche della sciatrice Sofia Goccia era necessario un nome che facesse rumore, insomma spendibile per la causa. Parliamoci chiaro: al di là dei meriti sportivi, se la Egonu non fosse di colore e fluid, e così chiacchierata, l'avrebbero ugualmente invitata? Ci sono fior di sportivi e persino pallavoliste che meritavano la stessa chance. Come Monica Moki De Gennaro, che in primis non sputa sulla maglia azzurra, ed è il miglior libero del mondo. O un'altra a caso, Francesca Piccinini, indimenticata regina del volley italiano. Forse è questo il vero razzismo?

🟢 Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà ospite nella serata finale di #Sanremo2023, in videocollegamento. A rivelarlo Bruno Vespa a Domenica In. pic.twitter.com/DFNIv2djd4

— Trash Italiano (@trash_italiano) January 15, 2023

Curioso, inoltre, che per colmare la distanza tra “non torno più, l'Italia è razzista” e “eccomi qua” basta un cachet del Festival (e chi lo paga?!). Pecunia non olet. Alla fine il pianto a favor di telecamera dà i suoi frutti, e come sempre “chi chiagne fotte 'a chi rire!”. A questo punto s’accettano altri inviti anche per Lady Soumahoro e Roberto Saviano, soprattutto dopo l'arresto di Matteo Messina Denaro. Del resto il prezzemolino di Kiev, Zelensky, è già sistemato in collegamento nella serata finale, rivelato da Bruno Vespa – novello Ministro degli Esteri -  dalla “zia Mara” a Domenica In. E chissà che non arrivino pure i Kalush Orchestra, la band Ucraina che “a sorpresa” ha vinto l'Eurovision made in Italy. Perché Sanremo è Sanremo o meglio un revival del politicamente corretto? Così è (se vi pare).

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