Dall’aborto in Francia (“omicidio”) ai trattori (“o sei un latifondista o non sopravvivi”), poi il Twiga e le polemiche su Daniela Santanchè (e i balneari), Flavio Briatore (“sa cosa deve fare”), l’utero in affitto, la globalizzazione, l’Euro e la cannabis diventata legale in Germania. Abbiamo intervistato Paolo Brosio, il giornalista cattolico più politicamente scorretto d’Italia, che parla di femminismo, delle benedizioni alle coppie omosessuali e i battesimi ai trans. E sul transumassimo e la sconfitta di Dio nella nostra società ha le idee chiare: “Scegliere la legge morale del male ha le sue conseguenze”.
Paolo Brosio, come ha preso la notizia che Francia ha reso l’aborto un diritto costituzionale?
Questa Europa e queste nazioni europee non mi rappresentano praticamente più, perché non rappresentano più i valori cristiani.
A che cosa si riferisce?
Dall’Olanda sull’eutanasia alla Francia sull’aborto, praticamente si va a incidere sulla vita umana. Non c’è più rispetto per Dio.
Quindi lei sarebbe per uscire dall’Unione europea?
Non ho detto che si debba uscire. Ho detto che questa Europa con queste leggi e con questa produzione legislativa contro Dio, non rappresenta più i valori cristiani. Un cristiano oggi non si sente più rappresentato in Europa. Cosa mi rappresenta, una banca? Siamo in pieno transumanesimo, Dio non c’entra più.
Perché dice che non c’entra più Dio?
È stato messo fuori dalla porta, perché quando tu incidi sull’inizio della vita e sul fine vita, hai tolto a Dio le prerogative della creazione e del fine vita. Una volta io sapevo, dall’Antico Testamento e dal Vangelo, che Dio è immanente nel mondo perché ha creato il mondo. Ha donato suo figlio per la nostra salvezza e ci ha dato dei comandamenti, tra cui quello che dice di non uccidere. A parte che dagli Stati Uniti arriva il messaggio che addirittura nell’embrione c’è la vita, figuriamoci se vado ad ammazzare un bambino nel ventre della madre. E questo poi avviene nella cattolicissima Francia, perché se io ti faccio l’elenco in Francia delle mistiche, delle sante e della tradizione religiosa della Francia, non finiamo più. Dove sono finiti i valori cristiani? Non è che stiamo parlando di pizza e fichi, stiamo parlando della vita, della creazione. Il diritto all’aborto è il diritto all’omicidio, è come legalizzare l’omicidio, in sostanza.
Ma lei, da uomo, pensa di poter decidere sul corpo delle donne?
Io non sono un uomo, sono un cristiano. Ma non è che lo dico e basta, sono qua. E poi continuiamo a regalare e a comprare armi. Un’altra cosa che non mi va giù di questa Europa è la mancanza totale di un piano b per le guerre. Perché si va a interagire nella creazione, nel fine vita, perché se tu hai una madre anziana e la mandi in ospedale, oggi non sai se torna a casa.
La pensa un po' come Santoro sulla guerra?
No, io la penso come Paolo Brosio. Se poi le mie idee coincidono con Santoro o con qualunque altra persona di qualunque orientamento politico ben venga, perché qui stiamo andando a incidere sui valori etici, cristiani. Stiamo cancellando il cristianesimo. È lo stesso per la guerra.
Cioè?
Non è possibile che non ci sia un piano alternativo alla fine di Putin. Ma alla fine noi pensiamo che Putin sia cretino? Che Putin sia un dittatore sanguinario, questo lo sa tutto il mondo, come tutte le potenze imperialiste. Perché tu pensi che gli americani o i cinesi non si tirino dietro la scia di sangue della loro storia? Perché devo prevedere che i miei figli o i miei nipoti debbano poter partire da un minuto all’altro, debbano andare a combattere a confine fra l’Ucraina e la Russia a meno quaranta gradi? Abbiamo già perso centomila alpini nella Seconda Guerra Mondiale. Vogliamo perdere altri centomila ragazzi?
Papa Francesco ha fatto delle aperture come il battesimo ai trans o la benedizione alle coppie omosessuali. Potrebbe aprire anche sull’aborto?
Ma per la benedizione non è che stiamo parlando del sacramento del matrimonio. Sono due cose diverse. Non potrebbe aprire un bel niente, perché quella è una concessione che viene data ai figli delle provette, perché da due uomini non è che può nascere un figlio. Fino ad oggi io non penso che possa nascere un figlio da due uomini, si possano impegnare finché vogliono. Ma qui stiamo parlando di figli fra due uomini e due donne che nascono da pratiche alle quali io ovviamente sono contrario, proprio a tutela del femminismo e dell’emancipazione femminile.
In che senso a favore del femminismo?
Come puoi pensare che una donna debba fare da cavia per partorire un figlio se poi se lo vede portare via? Viene pagata centoventimila euro, ma pensi che le centoventimila euro vadano alla donna? Povera illusa, su centoventimila euro che dai a un utero in affitto, la donna, se ne prende quindici o venti, perché il resto va ai trafficanti di bambini.
Quindi è tutto ridotto a una questione di soldi, ma dov’è finito il desiderio di maternità?
Ma quale desiderio? Qui c’è la vanità, l’orgoglio dell’uomo di dire che attraverso delle tecniche produce un figlio, anche se non sei uomo e donna, cosa che va contro la natura. Guarda che andare contro Dio e contro la natura è grave. Questo provoca poi delle conseguenze. Perché se tu vai contro Dio è chiaro che tu agisci in conformità alle leggi del male, non più alle leggi dell'etica del bene. Quindi, se obbedisci alle leggi del male, le leggi del male vogliono la morte dell'umanità e avrai delle conseguenze disastrose. La punizione è implicita nella complicità con il male, non è Dio che ti manda le disgrazie. Poi Dio fa i conti alla fine, perché Dio non è solo misericordioso, Dio è anche giustizia. Quindi c'è da prendersi delle responsabilità. Non è che io ce l'ho con la sinistra, io difendo i valori cristiani. Quindi, faccio un discorso che, se visto dal punto di vista politico, è in contrasto. Ma io sono un attivista dei valori cristiani, sicuro.
Intanto in Germania hanno legalizzato la cannabis. Lei che aveva dichiarato di aver fatto uso di droga, che cosa ne pensa?
Io non sono mica un tossicodipendente. È stato un periodo della mia vita che ho descritto nei miei libri. Io qui di santi non è che ne vedo tanti in giro, non è che siamo tutti santi. Nella mia vita ho avuto un momento particolare di un anno, che poi ho superato andando a Medjugorje. Quando non avevo la fede sbandavo.
Quindi?
Eh, quindi, non avendo la fede in Dio, nel momento della difficoltà, se tu ti appelli alle tue risorse umane, le risorse umane sono tagliate dalla debolezza umana, dalla fragilità dei nostri peccati, delle nostre condizioni. Noi siamo limitati. Stiamo idolatrando il tecnicismo, la tecnologia e tutte le scoperte scientifiche, vengono idolatrate come se fossero i vitelli d'oro di una volta.
Quindi secondo lei anche la scienza proviene da Dio?
Ma tutto è sempre Dio. Anche la scienza è una cosa meravigliosa, ma è un dono di Dio. Hai mai visto uno scienziato che ha creato qualcosa dal nulla? Io no. Lo scienziato scopre qualcosa che è già immanente nella natura che Dio ci ha donato, ma tutto parte da Dio. Se noi eliminiamo Dio nella nostra vita e andiamo a colpire l'inizio della vita, la fine della vita, vogliamo le guerre, ma come si può pensare che l'Italia abbia sottoscritto adesso un accordo bilaterale che poi è alla stregua di un trattato internazionale dove ci impegniamo a partire in ventiquattro ore e andare a mandare i nostri soldati, il nostro esercito in Ucraina. Abbiamo dovuto mandare dieci miliardi di armi secretate, sono elenchi secretati, che nessuno sa in Parlamento e non passiamo neanche dal Parlamento, scavalchiamo tutto. E meno male che la Meloni aveva adesso, che era cristiana. Ma io sono senza parole. Io l'ho anche stimata la Meloni all'inizio, ma questo atteggiamento bellico è spaventoso. Perché l’Europa ha lasciato le trattative con la Russia a Erdogan, che non mi sembra sia un dittatoredi quelli stinchi di santo, considerando cosa ha fatto al popolo kurdo e agli armeni. Da una parte aiutiamo l'Ucraina, ma dall'altra apriamo una trattativa di pace. Siamo senza una trattativa di pace. Tra un pochino i russi arrivano a Kiev.
E per quanto riguarda la legalizzazione della cannabis e delle droghe in generale?
Io so, proprio grazie alla scienza, che oggi la cannabis, l'erba e il fumo hanno un principio attivo molto più alto rispetto a quelli dei miei anni. Io sono nato nel 1956, quindi ha una potenza dieci volte superiore. C'è stata un'evoluzione nella coltivazione, nel modo di trattare questo tipo di droghe cosiddette naturali. Un conto è se sei ricoverato in ospedale e c'è una persona che sta soffrendo particolarmente, possiamo dargli la morfina, che non è una droga, che dai per non farlo soffrire. Meglio rispetto all'eutanasia che toglie la vita. Lo accompagni dolcemente alla morte ma senza provocare la morte, con l'aiuto della scienza e di Dio. Ma scusa, se te devi legalizzare per dei ragazzi di quindici anni, le canne, con questo principio attivo così forte, secondo me è un errore drammatico. Non è che se un ragazzo viene trovato deve essere messo in carcere, deve essere aiutato a uscire da questa situazione, non deve essere penalizzato.
Vede in difficoltà la sua ex socia al Twiga, Daniela Santanchè, visto che dovrà affrontare da ministra il nodo concessioni balneari come da richieste europee?
Intanto io non sono più socio. L'ho tenuto tredici anni, poi dopo sono uscito con Marcello Lippi. Ma anche lì, noi siamo una nazione che ha la sua sovranità popolare e che deve rispondere a dei principi generali dell'Unione Europea, oppure l'Unione Europea entra a casa nostra e fa come gli pare? Fammi capire. La specificità italiana viene messa a rischio dalla globalizzazione. L'Europa ha sposato la globalizzazione. Io non ho mai sentito l'Europa che fa una legge a favore della piccola media borghesia, degli operai, degli impiegati, della gente semplice.
Ma qual è il collegamento con le concessioni balneari?
Quando siamo passati dalla lira all'euro è iniziata la discesa in un abisso. Il facoltoso o chi ha grandi proprietà è sempre più ricco e la fascia medio-bassa sta diventando la fascia degli schiavi dell'Europa. Non abbiamo più attenzione a quella che è la famiglia artigianale, che è la spina dorsale dell'Italia. I più grandi manufatti italiani, cercati in tutto il mondo, nascono dall'artigianato. I trattori che vanno a protestare a Bruxelles? Hanno ragione, perché o sei un grande latifondista, che hai diecimila ettari di terreno e fai colture intensive, ma se sei un piccolo agricoltore che ha la propria specificità, o non riesci a sopravvivere. Per quanto riguarda il Twiga, penso che Flavio abbia le spalle grosse e sappia come fare. Perché se hai una ricchezza alle spalle, a prescindere dallo stabilimento balneare che ha Flavio, ha altre migliaia di attività.
E quindi?
Sicuramente, essendo il maggior azionista, sa cosa deve fare. Io non so se poi loro abbiano riscattato la licenza, l'abbiano comprata oppure siano subconcessionari. Noi all'inizio eravamo subconcessionari e pagavamo un canone elevato a un imprenditore che aveva la titolarità della concessione.