“Anche preti e suore guardano i porno”. A dirlo è Papa Francesco in un incontro coi seminaristi che studiano a Roma e che ha avuto luogo lunedì 24 ottobre. “È un vizio che ha tanta gente, tanti laici, tante laiche, e anche sacerdoti e suore. E non parlo soltanto della pornografia criminale come quella degli abusi dei bambini: questa è già degenerazione. Ma della pornografia normale”. E ancora giù: “Il cuore puro, quello che riceve Gesù tutti i giorni, non può ricevere queste informazioni pornografiche che oggi sono all'ordine del giorno. E se dal tuo telefonino tu puoi cancellare questo, cancellalo, così non avrai la tentazione alla mano. E se non puoi cancellarlo, difenditi bene. Vi dico, è una cosa che indebolisce l'anima. Il diavolo entra da lì: indebolisce il cuore sacerdotale”.
Parole destinate a far discutere, e che evidenziano una tendenza piuttosto diffusa sull'utilizzo della pornografia tra il clero, per cui il Santo Padre ha scelto di pronunciarsi proprio come fosse un ammonimento. Ma proprio sul binomio demonio - sesso si era già espresso Mario Adinolfi nel mezzo della querelle col Bergamo Sex proponendo una black list dei siti porno su modello del gioco d'azzardo per veicolare l'acceso solo con documentazione che certifichi la maggior età. Clausola rilanciata a sorpresa dal king del sesso, il più indicato ad allungare un commento sullo scandalo YouPorn in seno ai preti. Così abbiamo battezzato un asse inimmaginabile pornodivo - Pontefice contattando Rocco Siffredi, con cui abbiamo già disquisito di altre pratiche, come del recente affaire Totti-Ilary...
Un suo commento...
Come dargli torto? Ma si dovrebbe preoccupare anche dei bambini che hanno accesso al porno e non solo di preti e suore che è roba già vista e rivista.
Si spieghi meglio
Ecco, dice attenzione ai preti per la pornografia su internet, e non parla dei bambini di 11/12 anni che hanno accesso facile ai contenuti hard sui telefonini. Tutti, anche quelli meno improbabili, che i genitori pensano guardino Topolino. Per questo il suo messaggio è a metà, manca l'altra parte. Il messaggio giusto sarebbe stato per preti, suore e bambini.
La denuncia non indica anche che la castità non è così fattibile?
Per coerenza chi decide di dare il voto dovrebbe a prescindere... ma è complicato gestire la carne. Che i preti siano fan della sessualità lo sa anche il Papa, e giustamente diffonde questo tipo di messaggio, che ripeto trovo giusto nella coerenza, ma ci sono migliaia di storie che dicono il contrario. Forse sarebbe il caso di rivedere il tutto. Senza dimenticare i preti pedofili, parliamo di 500/600 casi, non di 5 o 6... D'altra parte la problematica della carne nella Chiesa esiste da secoli, mentre la problematica della pornografia diffusa ovunque è nuova e riguarda soprattutto la nuova generazione di teenager, tra cui anche quelli che vogliono diventare preti. Poi che associ il sesso al diavolo... Certo, è una tentazione. Ma il diavolo è nel sesso, nell'alcool, nella droga, nei video game… Annidarlo solo nella sessualità è old style, roba vecchia.
Come si risolve l'accesso all'hard per i bambini?
Questo non lo so, ma se chi è al potere vuole, sicuramente in un istante blocca tutto. Quindi sanno come fare, se vogliono.
Tornando al Papa, meno di un anno fa sosteneva che i peccati della carne non sono quelli più gravi. Si contraddice?
Va un po’ a corrente alternata quando deve farsi perdonare o ritrovare consensi. Allora una volta dice che le coppie gay non sono poi così tanto male, e un'altra finisce che spara con messaggi retrò...