Nuove preoccupazioni per la salute di Papa Francesco. Nel primo pomeriggio, dopo una mattinata dedicata alla fisioterapia respiratoria e alla preghiera in cappella, il Pontefice ha avuto una crisi isolata di broncospasmo, che ha causato un episodio di vomito con inalazione e un rapido peggioramento del quadro respiratorio. L’intervento dei medici è stato immediato. Francesco è stato sottoposto a broncoaspirazione e ha iniziato la ventilazione meccanica non invasiva, con una risposta positiva sugli scambi gassosi. Secondo il bollettino della Sala Stampa Vaticana, il Santo Padre è rimasto sempre vigile, collaborando con i sanitari nelle procedure terapeutiche. Nonostante il miglioramento della funzionalità respiratoria però la prognosi rimane riservata e le sue condizioni sono sotto stretta osservazione. In mattinata, prima del peggioramento, aveva ricevuto l’Eucaristia. Il Pontefice, 87 anni, convive da tempo con problemi respiratori. Negli ultimi mesi le sue condizioni di salute hanno richiesto più volte controlli e cure specifiche, soprattutto per le frequenti bronchiti e infezioni respiratorie che lo hanno costretto a ridurre gli impegni pubblici.
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Già lo scorso anno era stato ricoverato al Policlinico Gemelli per una polmonite curata con antibiotici, mentre nelle ultime settimane la sua voce affaticata aveva fatto scattare nuovi allarmi. L’episodio odierno conferma la fragilità delle sue condizioni e solleva interrogativi sulla gestione futura del suo pontificato e saranno necessarie tra le 24 e le 48 ore per valutare se la crisi di oggi avuta abbia causato un drastico peggioramento delle sue condizioni. Nel frattempo, messaggi di vicinanza e preghiere per la salute del Papa stanno arrivando da tutto il mondo. Tra le voci più rilevanti, quella del vicepresidente americano J.D. Vance, che ha definito Papa Francesco "un grande pastore, capace di esprimere la verità della fede in un momento di grande crisi". Vance ha citato il celebre sermone pronunciato dal Pontefice in una Piazza San Pietro deserta all’inizio della pandemia, ricordando di rileggerlo spesso per trarne ispirazione. Ha poi menzionato la lettera che il Papa aveva inviato ai vescovi americani per criticare la politica migratoria di Donald Trump, sottolineando che, nonostante le divergenze politiche, "il Santo Padre è profondamente preoccupato per il benessere del suo gregge di cristiani".
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