Quasi un anno fa, il 16 maggio 2024, Sofia Stefani, agente della polizia locale di Anzola Emilia, è stata uccisa da un colpo di pistola nell’ufficio del comandante Giampiero Gualandi, con cui avrebbe avuto una relazione extraconiugale. Gualandi ha dichiarato che il colpo di pistola è partito accidentalmente mentre puliva l’arma, ma secondo l’accusa la versione del comandante sarebbe impossibile, a partire dal motivo per cui la pistola sarebbe stata prelevata dall’armeria. Il movente sarebbe nella relazione extraconiugale che Gualandi non sarebbe più riuscito a gestire a causa delle bugie raccontate alla moglie, ma anche alla vittima. Durante il processo è inoltre emerso un “contratto di sottomissione sessuale”, in cui Sofia Stefani si impegnava a diventare “schiava” del piacere del comandante. Secondo quanto emerso, il 18 maggio 2023 i due si sarebbero scambiati il file word, di due pagine, sui loro dispositivi elettronici.

La pubblicazione sui social del “contratto di sottomissione sessuale”stipulato tra i due da parte del Corriere della Sera ha dato il via a una pesante shitstorm. Il motivo? Diversi utenti si chiedono perché divulgare un documento del genere. “Si poteva tranquillamente evitare di pubblicare questo strazio. L’avete umiliata e uccisa una seconda volta”, “perché divulgare questi dettagli così intimi”, “trovo agghiacciante che questi documenti arrivino alla stampa. Trovo schifoso che le testate lo pubblichino. È ora di finirla con questa totale mancanza di rispetto. Fa venire il vomito”. E ancora: “Vi meritate la sospensione per aver pubblicato questa roba, voi e tutti quelli che lo fanno”, “Mostrare il “contratto di sottomissione” di una donna brutalmente assassinata lo trovo morboso … non è giornalismo, è umiliazione postuma. È una seconda morte inflitta mediaticamente, che trasforma la vittima in uno spettacolo mentre ci si dovrebbe concentrare sul vero problema: la violenza subita e la responsabilità dell’assassino. Che orrore”. Questi sono solo alcuni dei commenti apparsi sotto il post pubblicato dal Corriere della Sera riguardante il “contratto” tra Sofia Stefani e Giampiero Gualandi. Noi abbiamo provato a spiegarvi (in questo articolo), se il documento fosse un gioco o un abuso di potere, soffermandoci sulla figura del comandante, che potrebbe essere “un narcisista patologico che ha manipolato la vigilessa”. I commenti, pubblicato sotto al post del quotidiano, mettono in luce un altro aspetto problematico della vicenda: perché questo tipo di contenuti arriva alla stampa? E per quali motivi poi vengono pubblicati e diffusi dalla stampa, in particolare sui social?

