Niente da fare. L’asta con oltre 200 oggetti appartenuti alla leggendaria Moira Orfei, regina del circo italiano, è saltata. L’appuntamento, organizzato dalla casa d'aste Bolli & Romiti e previsto per ieri 10 giugno a Palazzo Cenci, non ha avuto luogo “per motivi di causa maggiore derivanti da terzi e non dipendenti da noi”, secondo quanto precisato sul sito della casa d'aste. Dietro l'annullamento si celano domande e si parla di una presunta spaccatura familiare. Da una parte Stefano Orfei, figlio della celebre circense, che insieme alla moglie Brigitta Boccoli aveva organizzato la vendita. Dall'altra la sorella Lara Orfei. Entrambi, stando al Corriere, avrebbero preso pubblicamente le distanze dall'iniziativa. Lara Orfei: “Sebbene non approvassi la decisione di mettere all'asta gli oggetti del circo e addirittura anche quelli personali di mia madre, come la famosa acconciatura detta 'tuppo' o la statuetta di Padre Pio che lei teneva sempre sul comodino, non sono stata io a bloccarla”, ha dichiarato Orfei al quotidiano. La donna precisa di non essere stata lei a fermare l'asta, e spiega: “Anche perché se avessi voluto farlo mi sarebbe bastato mettere subito in campo un avvocato. Invece la mia diffida si era limitata a un comunicato stampa diffuso alla stampa”.

La vicenda ha innescato quello che sembra “un vero e proprio polverone mediatico”, con botta e risposta tra i fratelli attraverso tv, interviste e social network. “Non era nelle mie intenzioni mettere in piazza certi dettagli della vita privata - spiega Lara al Corriere - e mi sono ritrovata a dovermi difendere da veleni e accuse che hanno sconfinato la questione dell'asta”. Si parla anche una presunta lettera della cognata Brigitta Boccoli, che accuserebbe Lara: “Hai preferito restare a San Donà di Piave a fare la mamma, scelta nobilissima. Ma da lì, oggi, non puoi lanciare giudizi su ciò che non hai voluto vivere”. E ancora: “Mi addolora profondamente vederti tentare di spegnere questo sogno”. Non sono mancate (altre) accuse personali, come quelle mosse da Marina La Rosa durante la trasmissione Pomeriggio 5, che pare abbia accusato Lara di non aver assistito il padre Walter Nones negli ultimi mesi prima della morte nel 2016. Dichiarazioni che Lara ha respinto con forza, definendole “gravissime” e “del tutto false”. “Mi stanno trascinando in una polemica in cui a perdere siamo tutti”, lamenta Lara Orfei, sottolineando come il polverone mediatico “non fa altro che infangare il nome degli Orfei”. Nonostante ammetta che una pace sarebbe per il momento impossibile, la donna lancia un appello sul quotidiano: “Basta con i contrasti mediatici”.
