Non sono brava a fare una cosa che sui social funziona moltissimo: insistere su una questione, farla durare, dalle spazio. Personalmente, al secondo post mi pare già di aver stracciato i maroni a tutta la mia bolla in fila per sei col resto di due. Personalmente, io stessa mi smarono assai al secondo post che parla della stessa cosa. Forse, è uno dei motivi per cui non avrò mai un impero di follower adoranti. Per fortuna, non mi interessa. Intanto, però, volevo ringraziare la redazione di MOW, come anche Caterina Collovati (qui l'intervista) e Anna Maria Bernardini De Pace (idem) che hanno preso una posizione in mia difesa rispetto all'affaire Fabio Balsamo dei Jackal. Negli ultimi giorni, mi è capitato di leggere molti commenti a riguardo. Oltre a quelli - tanti - di sostegno, c'è anche chi mi dà dell'aspirante vittima a ogni costo. Per fortuna, trovo che non ci sia nulla di più lontano da me. Altri sostengono che io abbia "provocato" lo sciacallo con le mie critiche (qui la recensione) al quiz che conduce su Rai 2 insieme al socio Ciro Priello, The Floor. Alcuni buttano là che scriverne, mettendo in luce la sua reazione fuori scala e pubblica nei miei confronti, non sia "servito a niente" perché il collettivo sciacallo non ha vinto una "shitstorm" proporzionata all'offesa perpetrata. E il nostro, Fabio Balsamo, se l'è cavata senza manco delle scuse, rimanendo silente in attesa che questa pioggerillina passasse. Ecco, trovo invece che parlare di una prepotenza sia sempre cosa buona e giusta. Anche quando si tratta di una prepotenza legittimata (dai follower, ossia da "noi"). Tra Davide e Golia, a prescindere dal risultato finale, provo da sempre più simpatia per Davide.
Ora, a infastidirmi di tutta questa scenetta messa in piedi dal Dottor Balsamo Fabio, non è tanto il contenuto dei messaggi, sparati a raffica (ma poi cancellati) in una notte qualunque, a distanza di venti giorni dalla mia recensione. A infastidirmi di tutta questa scenetta messa in piedi dal Dottor Balsamo Fabio è il fatto che tali commenti ci siano stati. Perché li ha scritti? Sul web girano altre due recensioni negative di The Floor (solo due, eh?), scritte da Federico Boni per HollywoodReporter e da Aldo Grasso sul Corriere della Sera. Il Dottor Balsamo Fabio non è andato a tampinare queste due altre firme. Perché sono maschi? Non lo so, non mi interessa, non ne voglio fare una questione di sessismo. Per come la vedo io, gli altri due hanno "potuto" scrivere senza conseguenze perché il primo appartiene a una testata "grossa" che si occupa specialmente di cinema. E il Dottor Fabio Balsamo è anche attore, come sappiamo. Il secondo, invece, è il maggior critico televisivo italiano. Sarebbe stato ben stupido andargli contro. Grazia Sambruna, invece, ha 3000 follower scarsi su Instagram, Grazia Sambruna non può creare un danno di immagine, né ripercussioni. E allora Grazia Sambruna è da schiacciare. Tanto, non cambia nulla.
Come scritto, nei giorni successivi alla mia recensione negativa di The Floor, ho misteriosamente perso una collaborazione dalla sera alla mattina. Le due cose potrebbero non essere collegate, certo, non ho prove. A parte la curiosa coincedenza che i Jackal abbiano un ruolo editoriale da quelle parti. Sono stata stupida, dunque, a scrivere le mie oramai famigerate critiche alla trasmissione? No. Perché continuo a pensare che il programma sia bruttarello, ripetitivo e con un meccanismo imbecille. Anche col senno di poi, riscriverei le stesse identiche cose. Il fatto è che non dovrei sentirmi "coraggiosa" a dirlo. Non sono mica Roberto Saviano, non ho fatto saltar fuori intercettazioni Stato-Mafia. Tra l'altro, lo show ha ottenuto buoni ascolti e anche recensioni mediamente positive (che ora mi stupiscono molto meno). Per il Dottor Balsamo Fabio non avrei dovuto essere nemmeno un pensiero, sinceramente, se proprio, me lo sarei immaginata a sbocciare champagne per questo bell'esordio in Rai, lato Auditel. Invece, no.
Invece no perché il Dottor Balsamo Fabio mi è venuto a cercare, nottetempo, su Instagram per darmi ripetutamente del pagliaccio, scrivermi che sarei affetta da una qualche "patologia vera" (sottintendo di natura psichiatrica, come presumo che, nel giro di 20 giorni, si sia preso una Laurea in Medicina, con tanto di specializzazione). Poi, il famigerato commento "sessista" in cui attribuisce le mie critiche a frustrazione da astinenza sessuale. Questo tiro al bersaglio di cui si è reso protagonista infastidisce, a prescindere dai contenuti, per la prepotenza. E anche per la sicumera con cui il Dottor Balsamo Fabio è andato a colpire solo là dove sapeva di poterlo fare.
I personaggi che abbiamo fatto diventare influenti con i nostri cuoricini virtuali tengono spesso questo problema: abituati a centinaia di migliaia di persone a dar loro consenso ogni giorno, cadono dal pero nel momento in cui ricevono la minima critica. Non ci sono avvezzi, non ritengono possibile che qualcuno "si permetta". E allora si permettono loro. Si permettono di attaccare una persona, in questo caso io, che aveva semplicemente svolto un lavoro. Un lavoro di certo meno pagato di una qualunque frazione di secondo di un reel dei Jackal. Ma pur sempre di lavoro si tratta. Debole con i forti e forte con i deboli, questa sembrerebbe essere la prassi del Dottor Balsamo Fabio che, incapricciato, se la va a prendere con una vocetta discordante. Vocetta discordante che non sposterà nulla lato Auditel del suo show. Ma che gli ha dato fastidio. Come un qualunque villain Marvel, il Dottor Balsamo Fabio agisce perché può. Perché sente di poterlo fare. Quindi, schiocca le dita. E il fatto che nessuno, salvo - immaginiamo - il suo staff di comunicazione, sia andato a chiedergliene conto, dimostra che l'era dello strapotere degli influencer non sia poi così "finita", come il (temporaneo?) declino di Chiara Ferragni sta lasciando supporre a molti.
A me non interessa affatto che al centro di questa vicenda ci sia io, cancellatemi pure dal quadro. Se fosse successo a chiunque altro, avrei scritto in sua difesa e cercato di far scoppiare il bubbone in faccia a chi lo avesse preso d'assalto così, di notte, perché sentiva/sapeva di poterlo fare. Nel momento in cui sei un personaggio pubblico, dovresti entrare nell'ordine di idee che una critica negativa non sia un dispetto, un attacco personale. È soltanto una critica negativa che qualcuno magari leggerà, concordando o meno a seconda dell'idea che già si era fatto dello show in questione. Inoltre, è importante mettere in conto anche che, diventando "noto", a milioni di persone piacerai e ad altrettanti milioni invece no. Succede a Vasco Rossi, senza ovviamente togliere nulla al suo mito, perché non dovrebbe succedere al Dottor Balsamo Fabio? Perché il Dottor Balsamo Fabio è nato sul web e, da come si pone, ha con ogni evidenza l'ego pompato dal consenso a tutti i costi. Ce ne sono tantissimi altri come lui, li abbiamo tutti alimentati noi. E, a prescindere dal fatto che io possa centrare o meno nella prossima prepotenza, l'unica certezza che ho è che, finché avrò spazio per scriverne, ne scriverò. Consapevole che ciò non risolverà il problema, ma dubito che ignorarlo, invece, possa farlo. You may say I'm a dreamer...