L’avvocato dei Vip (e già la definizione me lo fa stare un attimo sulle palle, ma solo un attimo), Harley Lewin, si perde lo zaino e Andra Bocelli lo aiuta a ritrovarlo. Questa è la notizia che ha fatto scatenare i creatori di meme. Nessuno che sappia andare oltre il cliché del cantante cieco che ritrova uno zaino, nessuno capace di immaginarsi dietro una “storia” (sono le “storie” che fanno ridere, non la cecità), nessuno che abbia detto, che ne so “gli hanno fatto fiutare le mutande dell’avvocato dei Vip e Bocelli, cantante molecolare – si sa che i ciechi sviluppano gl altri sensi – ha trovato lo zaino”, una narrazione, insomma, degna di Daredevil. No, soltanto meme, volti allampanati che dovrebbero fare intuire l’intelligenza della persona che vede nella notizia un paradosso (senza neanche leggere la notizia). Purtroppo, a scatenare i meme, sono anche i giornalisti (vil razza dannata) che oramai schivi dell’algoritmo e dei click, mentre sudano anche l’acqua del battesimo al desk per portare la pagnotta a casa – leggete cosa sta succedendo a “Il Tempo”, dove pagavano una collaoratrice 3 euro lordi ad articolo – non vedeveno l’ora di perculare un milionario titolando: “L’avvocato dei Vip perde lo zaino, Andrea Bocelli lo aiuta a ritrovarlo”.

Adesso: io sono un appassionato di meme, ma il meme funziona solo se ci fa vedere, in una immagine, qualcosa che sospettavamo, o che intuivamo, o che sapevamo senza però riuscire a esprimerlo a parola (un conto è dire che Matteo Renzi è uno sgomitatore in cerca di visibilità – adesso è l’anti-Meloni, come se non ci ricordassimo della sua esperienza al governo – un conto è metterlo DIETRO al disturbatore Gabriele Paolini durante una diretta televisiva – io mi spingerei ancora oltre, lo farei prendere a calci da Paolo Frajese). Che Andrea Bocelli sia cieco, invece, lo vedono – per dire – anche i ciechi. Ciononostante gli esseri superiori dei social non hanno mancato neanche questa volta di perculare il cieco Bocelli. Vedete, dire che un uomo che scivola su una buccia di banana fa ridere è una fake news, è una cosa che diciamo noi satiri di professione per non farci rubare il mestiere. Un uomo scivola su una buccia di banana, può fare ridere, ma anche no. Dipende. Se a scivolare è un vecchietto non fa ridere. Se a scivolare è un vecchietto che vuole fare il giovinotto con la camicia aperta sul villoso e canuto pelo, adornato di catenona trapper, allora sì, fa ridere. Ed è per questo motivo che la storia di Raul Bova fa sganasciare.

Così come fa sganasciare Federico Monzino, il cui Instagram è in perfetto stile “rich kids” (di questa poderosa ceppa di minchia) che poi accetta (è notizia di oggi, tutta da verificare) mille euro e il numero di un pusher da Fabrizio Corona per cedere gli audio in cui Raul Bova si comporta come qualsiasi cumenda arrivato alla cinquantina che indossa i jeans a vita bassa con gli strass sul culo (non tanto per i mille euro – barbùn, qualora la notizia risultasse vera – quanto perché un uomo, come si dice, di mondo, sa dove trovare un pusher anche in posti dove non è mai stato… ho visto cose io a Sanremo che neanche al largo dei bastioni di Orione). In ogni caso sarebbe bastato andare oltre il titolo per evitare meme scontati e banali su Bocelli. La storia è la seguente: l’avvocato dei Vip (se lo ripetete abbastanza volte suona come una perculata) si dimentica lo zaino sul treno. Telefona a Bocelli. Bocelli telefona a mezzo mondo, la sua “rete di contatti”, come scrive “Il Tirreno”. Attraverso la geolocalizzazione degli airpods lo zaino viene trovato alla stazione di Pisa Centrale.

Interviene la Polfer ma dello zaino nessuna traccia. “Nel pieno della disperazione – “nel pieno della disperazione”, scrive proprio così “Il Tirreno” - entra in scena un altro alleato. L’ex sindaco di Forte dei Marmi ed ex parlamentare Umberto Buratti riceve la richiesta di aiuto e, comprendendo la delicatezza della situazione, attiva ogni canale possibile. Uno di questi conduce a Mariano Bizzarri Ollandini, noto security manager e titolare del Corpo Guardie di Città. Ricevute le coordinate, Ollandini coinvolge una squadra speciale di guardie, altamente preparate, - “una squadra speciale di guardie, altamente preparate”, continua “Il Tirreno” - coordinate dal direttore tecnico Federico Grossi”. Risultato: lo zaino dell’avvocato dei Vip viene ritrovato. Adesso, al posto di fare meme che non fanno ridere, perché non richiedete tutti a gran voce il numero di Andrea Bocelli? Tutti, d’estate, in viaggio, ci perdiamo qualcosa, eppure questa mobilitazione di “guardie altamente preparate” io non l’ho mai vista. “In quel momento, lo zaino ritrovato non era solo un oggetto. Era la chiave per tornare a casa, era la carezza di un paese che, anche nei suoi imprevisti, sa ancora abbracciare chi lo visita”, ha dichiarato Mariano Bizzarri Ollandini, security manager e titolare del Corpo Guardie di Città, come riporta sempre “Il Tirreno”. Siete sicuri che sia Andra Bocelli che fa ridere?
