image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Perché la Gen Z che scopre la lettera di Bin Laden vent’anni in ritardo è in “crisi esistenziale”?

  • di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

16 novembre 2023

Perché la Gen Z che scopre la lettera di Bin Laden vent’anni in ritardo è in “crisi esistenziale”?
E se la lettera all’America di Osama Bin Laden, uno dei testi con cui il leader di al-Qaeda tentò di giustificare una “guerra santa” contro l’Occidente, diventasse virale su TikTok? Sì, la Gen Z ha scoperto il documento e le condivisioni sono state così tante da portare il The Guardian ha cancellare la pagina nel sito in cui si poteva trovare il testo integrale. Il motivo? L’attuale conflitto israelo-palestinese ha colpito molti giovani americani che ora sono arrivati a vivere una vera e propria “crisi esistenziale”, tanto da trovare le parole di Bin Laden “davvero motivanti"

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Sono passati ventuno anni da quando il The Guardian pubblicò sull’Observer la lettera di Osama Bin Laden all’America, il documento con cui il leader di al-Qaeda incitava, a un anno dall’11 settembre, i fedeli a una nuova guerra santa contro la “crociata giudaico-cristiana” di Bush nei confronti dei Paesi arabi. Una lettera rimasta online, come si dice, “a futura memoria”. Ma cosa succede se ciò che dovrebbe ricordarci l’orrore del terrorismo (e in questo caso dell’11 settembre 2001) viene vissuto come una novità, una scoperta, dai giovani della Gen Z? È quello che è successo in queste ore su TikTok, quanto citazioni e video dell’arringa di Bin Laden hanno iniziato a moltiplicarsi sul social cinese, tanto da portare il The Guardian ha cancellare dopo due decenni la lettera dal sito, preferendo rimandare a un articolo che contestualizzava il documento storico. Tutto inizia con l’influencer americana da 12 milioni di follower Lynette Adkins, che ha invitato il pubblico a recuperare la “Lettera all’America”. Adkins, infatti, dopo averla letta, sarebbe entrata in una vera e propria “crisi esistenziale”. La lettera è stata trovata da Adkins “davvero motivante”. 

Dopo il suo appello, sempre più persone hanno iniziato a condividere degli screen della lettera di Bin Laden dal Guardian e una responsabile del giornale inglese ha spiegato che dietro alla scelta di rimuovere la pagina ci sia stato proprio questa nuova diffusione decontestualizzata di un documento, tra le altre cose, antisemita. Lynette Adkins ha pubblicato altri video politici nel corso di questi giorni. Le sue critiche sono anche dirette al “capitalismo e all’imperialismo” occidentali, che avrebbero “ucciso lo spirito” delle persone, mentre chiede che i propri “fratelli e sorelle” dell’Africa e del Medio Oriente possano essere liberi di scegliere il mondo in cui vivere. Adkins ha ammesso di essersi resa conto di quanto sta accadendo nel mondo da poco, in questi mesi, tanto da aver scelto di prendersi una breve pausa dai social prima di tornarci, per parlare di quello che definisce “un genocidio” contro i palestinesi. 

 La pagina rimossa del The Guardian
La pagina rimossa del The Guardian

Dopo due decenni dall’11 settembre c’è chi recupera un documento storico tanto controverso quanto la lettera di Bin Laden contro gli Stati Uniti d’America. E succede proprio in America, all’interno della compagine progressista, tra i cosiddetti “woke” e “social justice Warrior”. Nella lettera di Bin Laden si fa anche riferimento alla Palestina, chiedendo che quei territori occupati da Israele venissero restituiti agli arabi. Eliot Higgins, il fondatore di Bellingcat, uno dei gruppi di giornalismo investigativo e di fact-cheking più famosi al mondo, ha commentato la notizia delle migliaia di ricondivisioni così: “Osama bin Laden come il Noam Chomsky della Gen Z è una cosa che non avevo previsto”. Chomsky è stato infatti più volte definito uno dei massimi teorici dell’antiamericanismo contemporaneo, soprattutto per via di tesi politiche e analisi pseudostoriche fortemente criticate e considerate controverse, talvolta ai limiti del complottismo. Noam Chomsky ha pubblicato svariati testi sul conflitto israelo-palestinese, l’ultimo dei quali insieme allo storico israeliano Ilan Pappé, famoso per considerare l’oppucazione israeliana dei territori palestinesi come un’operazione di “pulizia etnica” iniziata nel 1948 con la Nabka. Il libro scritto a quattro mani con Chomsky si intitola Ultima fermata Gaza. La guerra senza fine tra Israele e Palestina (Ponte alle Grazie, 2023) e recupera anche questa tesa. 

Il sostrato per la diffusione della lettera di Bin Laden sembra dunque quello di un antioccidentalismo sempre più di moda tra le nuove generazioni, tanto da rendere appetibili anche le parole di un terrorista. In Italia, nel 2011, sollevò una forte polemica un articolo del sessantottino Franco Piperno in cui i kamikaze che si scagliarono contro le Twin Towers venivano definiti un “pugno audace di intellettuali” verso cui doveva andare “l’ammirazione dell’uomo libero”. La diffusione delle parole di Bin Laden tra la Gen Z, legata agli entusiasmi della nuova sinistra, sembra confermare la brutta china che tanto venne criticata da Oriana Fallaci, inascoltata all’indomani dell’attentato di inizio Millennio, nel suo frigo di rabbia e orgoglio. 

More

Un nuovo 11 settembre? Ecco perché i prossimi kamikaze saranno di sinistra

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Il nemico all'interno

Un nuovo 11 settembre? Ecco perché i prossimi kamikaze saranno di sinistra

Tutto quello che dovremmo imparare dalla lettera di Habermas pro Israele

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

La zattera

Tutto quello che dovremmo imparare dalla lettera di Habermas pro Israele

Parla una dottoressa italiana a Tel Aviv: “Perché la Croce Rossa non si interessa agli ostaggi?”. E sui media: “Fanno passare Israele per il cattivo”. Ma negli ospedali…

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Dentro al conflitto

Parla una dottoressa italiana a Tel Aviv: “Perché la Croce Rossa non si interessa agli ostaggi?”. E sui media: “Fanno passare Israele per il cattivo”. Ma negli ospedali…

Tag

  • 11 settembre 2001
  • Terrorismo
  • TikTok

Top Stories

  • Delitto di Garlasco e Milo Infante, Aldo Grasso durissimo contro la cronaca nera in tv: “Mi verrebbe voglia di gridare”. E sul conduttore di Ore 14 che passa in prima serata...

    di Ilaria Ferretti

    Delitto di Garlasco e Milo Infante, Aldo Grasso durissimo contro la cronaca nera in tv: “Mi verrebbe voglia di gridare”. E sul conduttore di Ore 14 che passa in prima serata...
  • Abbiamo visto una partita di calcio in Corea del Nord, ma si può fare? Lo stadio più grande del mondo, la Premier League e la nazionale femminile: ecco come Pyongyang ama il pallone (a modo suo)

    di Federico Giuliani

    Abbiamo visto una partita di calcio in Corea del Nord, ma si può fare? Lo stadio più grande del mondo, la Premier League e la nazionale femminile: ecco come Pyongyang ama il pallone (a modo suo)
  • Ok, ma chi caz*o è Marilena Sansone, la ragazza che mangia un chilo e mezzo di carne cruda al giorno e che caga una volta al mese (come ha detto da Cruciani a La Zanzara)?

    di Jacopo Tona

    Ok, ma chi caz*o è Marilena Sansone, la ragazza che mangia un chilo e mezzo di carne cruda al giorno e che caga una volta al mese (come ha detto da Cruciani a La Zanzara)?
  • Omicidio Poggi, PERCHÉ STASI NON HA UCCISO CHIARA la sera che era a cena a casa sua ma è tornato la mattina dopo con il rischio di essere scoperto? È forse la prova della sua innocenza? Ecco cos’è accaduto sulla scena del delitto di Garlasco…

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, PERCHÉ STASI NON HA UCCISO CHIARA la sera che era a cena a casa sua ma è tornato la mattina dopo con il rischio di essere scoperto? È forse la prova della sua innocenza? Ecco cos’è accaduto sulla scena del delitto di Garlasco…
  • Omicidio Poggi, APPARTIENE A SEMPIO ANCHE LA TRACCIA DI SANGUE vicina al corpo di Chiara? “Non è compatibile con un’arma, ma con un braccio in movimento”. Ma cosa è accaduto sulla scala, Andrea si è appoggiato con la mano al muro dopo il delitto?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, APPARTIENE A SEMPIO ANCHE LA TRACCIA DI SANGUE vicina al corpo di Chiara? “Non è compatibile con un’arma, ma con un braccio in movimento”. Ma cosa è accaduto sulla scala, Andrea si è appoggiato con la mano al muro dopo il delitto?
  • Delitto di Garlasco, parlano gli AVVOCATI STAR! Carlo Taormina: “Sempio è il movente, Stasi il colpevole”. Fabio Anselmo: “Troppo voyeurismo, ma no al bavaglio della stampa…”

    di Emiliano Raffo

    Delitto di Garlasco, parlano gli AVVOCATI STAR! Carlo Taormina: “Sempio è il movente, Stasi il colpevole”. Fabio Anselmo: “Troppo voyeurismo, ma no al bavaglio della stampa…”

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Camillo Langone contro lo chef Norbert Niederkofler, il “guru” da tre stelle Michelin: “Si crede un Dio onnipotente che salva il pianeta, ma...”

di Domenico Agrizzi

Camillo Langone contro lo chef Norbert Niederkofler, il “guru” da tre stelle Michelin: “Si crede un Dio onnipotente che salva il pianeta, ma...”
Next Next

Camillo Langone contro lo chef Norbert Niederkofler, il “guru”...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy