Visto che si parla molto di intimo in questi giorni, vi presento la mia vulva: ha 50 anni, se li porta benissimo ed è super naturale e pelosissima. Donne e fanciulle, evviva il fiore di loto che schiude la femminilità. Io ci faccio i quadri, lo sapete? Quadri bellissimi che onorano la divina sacralità della donna. Perché parlo di questo? Intanto prendo spunto per annunciare che a maggio farò una mostra dei miei quadri pazzeschi per il progetto Vulvart, con tutte le mie modelle presenti (in fondo trovate una anteprima). Detto questo, vorrei rivolgermi a questioni più delicate. Voglio mettere in guardia le giovani donne, che spesso imitano le follie che fanno le “influencer” e in questo caso Michelle Comi, protagonista di un nuovo circo di illusioni e errori di comunicazione. Non fate cavolate! Vedo che quasi tutti hanno sentito l’urgenza di riportare sulle loro testate l’’importantissima informazione che Michelle si sarebbe rifatta la vagina per tornare vergine. Dice anche che, come il seno e tutti i regali che lei riceve, l’operazione è stata pagata da uno dei suoi famosi corteggiatori (spesso uomini sposati). Oh My God! Davvero qualcuno crede e promuove queste favole? Oltre al povero Giuseppe Cruciani, che a quanto ho visto personalmente alla Zanzara sembra che sia proprio lui a spingere tutta questa farsa, visto che sembravano molto intimi, ho conosciuto Michelle Comi proprio lì nella sua trasmissione radiofonica. Mi chiamarono per un confronto. Tutto architettato. Costruito a pennello. E se non stai al loro gioco ti trattano pure male.
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Infatti me ne andai dalla trasmissione appena capii che era tutta una grande montatura. Nessuno mantiene nessuno. Una giostra di sponsor e negozi e influencer che raccontano storielle per far incazzare le persone sui social, scrivere cattiverie e così crearsi una nuova sorta di visibilità fatta di hater e commenti negativi che però aumentano moltissimo i follower e la visibilità. Cresce l’account e arrivano sponsor. Come la storia dei Rolex. Vanno nei negozi famosi dove i proprietari probabilmente pagano 1000 euro per vedere Michelle con la sua pelliccetta triste e cheap di animali morti (se la porta in giro come il lenzuolo di Linus ma chissà quanto puzza) perché non ha altro da ostentare tranne borse e orologi che tiene in prestito e poi restituisce. Mi ha letteralmente chiesto di aggredirla in radio. E quando mi sono rifiutata di stare al loro gioco, Cruciani mi ha zittita e lei mi ha detto dolcemente “guarda che mi puoi urlare contro se vuoi…”. Povera creatura. Che tristezza. A me fa molta tenerezza quella ragazza. Non è cattiva, è solo entrata in un meccanismo sperando di guadagnare sulla scia di un mondo che sta morendo. Nessuno crede più a queste cose. Quindi giovincelle, aprite gli occhi. Sono tutte bugie. Non seguite chi dice certe cose ma poi non le fa davvero. Lasciate le vostre belle vagine in pace e pensare a cose più costruttive.
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