image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Perché Salvini è diventato filo cinese? Per fare l'anti Meloni (“benedetta” da Trump) in politica estera. Ma l'Italia (schiacciata tra Ue, Usa e Cina) rischia la tempesta perfetta...

  • di Federico Giuliani Federico Giuliani

27 gennaio 2025

Perché Salvini è diventato filo cinese? Per fare l'anti Meloni (“benedetta” da Trump) in politica estera. Ma l'Italia (schiacciata tra Ue, Usa e Cina) rischia la tempesta perfetta...
Il Matteo Salvini che ha appena celebrato il capodanno lunare organizzato dall'ambasciata cinese a Roma è lo stesso che, nel 2020, protestava davanti alla sede diplomatica di Pechino in Italia “contro le violenze, la repressione e le menzogne del regime cinese”? Sembrerebbe di sì. Ma cosa c'è dietro la metamorfosi del Capitano? L'esigenza di occupare un posto politico rilevante con l'Italia sempre più al centro dei mega interessi di Usa e Cina. E la necessità di trovare un valido partner, visto che Meloni è diventata il riferimento numero uno di Trump in Europa mentre Tajani può contare su un filo diretto con Bruxelles. È in arrivo un Dragone per il Capitano?

di Federico Giuliani Federico Giuliani

C'era una volta il Matteo Salvini che, insieme a un gruppetto di deputati della Lega, nel 2020, organizzava un flash mob davanti all'ambasciata della Repubblica Popolare Cinese a Roma per “tutelare i diritti e le libertà contro le violenze, la repressione e le menzogne del regime comunista cinese”. Che chiedeva, urbi et orbi, una “nuova Norimberga” per accertare le responsabilità della Cina nella diffusione globale del coronavirus, che dubitava dell'ingresso italiano nella Via della Seta (nonostante, ai tempi dell'accordo, Salvini fosse uno dei due vicepremier e non si trovasse in esilio nella Guinea Equatoriale), che invocava il Golden Power contro le aziende cinesi ree di mettere a repentaglio la sicurezza dell'Italia. Oggi esiste un altro Salvini: quello che, in veste di vicepremier del governo Meloni, partecipa alla festa di Primavera organizzata dall'ambasciata cinese d'Italia a Villa Miani, nel cuore della capitale, che annuncia una missione in Cina e che esalta le infrastrutture del Dragone. Chi era abituato al leader della Lega in versione anti Pechino, diffidente contro tutto quello che poteva offrire la Cina, è rimasto sorpreso da quest'altro Matteo. Un Matteo che ha iniziato a partecipare con una certa costanza ai ricevimenti ufficiali della sede diplomatica del Dragone in Italia e che, almeno dalle apparenze, sembra aver cambiato radicalmente idea sul gigante asiatico.

Matteo Salvini alla festa di primavera organizzata dall'ambasciata cinese d'Italia
Matteo Salvini alla festa di Primavera celebrata a Villa Miani dall'ambasciata cinese d'Italia
https://mowmag.com/?nl=1

Per quale ragione? Ci sono almeno due motivi. Il primo è semplicissimo: Matteo Salvini resta un leader populista. Significa quindi che il leader della Lega adotta uno stile camaleontico, nel senso che la sua agenda politica si adatta ai vari contesti nel tentativo di intercettare quanti più elettori possibile. Del resto, per un capo di partito passato dallo sbandierare l'indipendenza della Padania da Roma all'incarnare il sovranismo duro e puro a difesa dell'italica patria, che vorrà mai dire cambiare abito e indossare (finché servirà) le vesti del “filo cinese”, in una mossa presumibilmente giustificata con ragioni di pragmatismo e realpolitik? C'è però un altro motivo che spiega la metamorfosi salviniana. Basta dare un'occhiata alle tre teste che formano il governo italiano: la premier Giorgia Meloni è stata appena “benedetta” da Donald Trump, è riuscita a creare una forte sintonia con il presidente statunitense e, aspetto ancor più rilevante, gode di una discreta fiducia made in Usa; l'altro vicepremier, Antonio Tajani, mantiene un solido cordone ombelicale con Bruxelles, è uomo d'Europa, sa muoversi nei gangli dell'Unione europea e può portare in dote all'Italia garanzie made in EU. E Salvini? Ha ben poco da offrire in politica estera. Anzi: niente. Anche perché la stella dell'amica Marine Le Pen si è eclissata nottetempo, mentre gli altri friends populisti del leghista sparsi in giro per il continente hanno perso rilevanza, oppure, a loro volta, hanno cambiato pelle (vedi l'ungherese Viktor Orban, il conservatore più filo cinese tra i filo cinesi d'Europa).

Giorgia Meloni e Matteo Salvini
Matteo Salvini e la premier Giorgia Meloni

Del Matteo Salvini che stava con Hong Kong, schifava la Via della Seta, respingeva Huawei e il 5G di Pechino, sospettava di ogni investimento cinese e via dicendo, di questo Salvini qui non è rimasta neppure l'ombra. Considerando che l'Italia è finita (ancor di più rispetto al passato) al centro di tre mega interessi contrapposti - quelli di Unione europea, Stati Uniti e Cina – i rappresentanti del nostro governo che possono vantare un rapporto privilegiato con Bruxelles, Washington e Pechino avranno un posto in prima fila da qui ai prossimi anni. In sostanza, tra Meloni, Tajani e Salvini, è proprio il leader leghista l'unico che potrebbe finire nell'irrilevanza. La Cina equivale quindi a una specie di salvagente per il Capitano, che spera così di poter salire sulle spalle del Dragone per guadagnare spazio, prestigio e potere. Chissà se in Cina qualcuno si ricorda di quando Salvini chiedeva all'Italia di “rialzare la testa” e di prendere le distanze dalla “Cina che contagia, massacra e aggredisce Paesi e ricchezze” (spoiler: se lo ricordano eccome). E chissà se Salvini riuscirà a creare una qualche sinergia infrastrutturale con Pechino. La sensazione è che la sua missione sarà molto, molto, molto difficile. In ogni caso, comunque andrà a finire, l'Italia rischia di finire schiacciata da interessi contrapposti, divergenti e per nulla conciliabili. 

Donald Trump
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, considera Meloni il suo punto di riferimento politico in Europa...
https://mowmag.com/?nl=1

More

L’Italia esce dall’Oms come gli Stati Uniti? La Lega chiede lo stop, ma Giorgia Meloni è d’accordo? E come reagirà l’Europa?

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Cosa sta succedendo?

L’Italia esce dall’Oms come gli Stati Uniti? La Lega chiede lo stop, ma Giorgia Meloni è d’accordo? E come reagirà l’Europa?

Caso Almasri, davvero, come dice Matteo Renzi, “l’interesse nazionale in Libia si chiama Eni”? Sì e noi ve lo avevamo spiegato qui. Non solo il Memorandum sui migranti (che aiuta gli scafisti) ma anche il piano Mattei per gas e petrolio…

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Dietro le quinte

Caso Almasri, davvero, come dice Matteo Renzi, “l’interesse nazionale in Libia si chiama Eni”? Sì e noi ve lo avevamo spiegato qui. Non solo il Memorandum sui migranti (che aiuta gli scafisti) ma anche il piano Mattei per gas e petrolio…

⁠“Elon Musk? Sta finendo il lavoro iniziato da Silvio Berlusconi”. Parla Fukuyama, il più importante filosofo politico vivente. La sua profezia: “Trump si sta stancando di lui: ecco cosa farà il ceo di X e Tesla…”

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

L'analisi definitiva

⁠“Elon Musk? Sta finendo il lavoro iniziato da Silvio Berlusconi”. Parla Fukuyama, il più importante filosofo politico vivente. La sua profezia: “Trump si sta stancando di lui: ecco cosa farà il ceo di X e Tesla…”

Tag

  • Attualità
  • Cina
  • Donald Trump
  • Esteri
  • Geopolitica
  • Giorgia Meloni
  • Italia
  • Matteo Salvini
  • Stati Uniti
  • USA

Top Stories

  • Come si vive davvero in Corea del Nord? Abbiamo intervistato chi c'è appena stato: “Molte persone hanno uno smartphone. E le auto...”

    di Federico Giuliani

    Come si vive davvero in Corea del Nord? Abbiamo intervistato chi c'è appena stato: “Molte persone hanno uno smartphone. E le auto...”
  • Wanna Marchi è tornata! Dopo l'arresto di Stefania Nobile e Davide Lacerenza per il caso Gintoneria, ecco come si reinventa: personal chef. Come e dove? Ve lo diciamo noi

    di Jacopo Tona

    Wanna Marchi è tornata! Dopo l'arresto di Stefania Nobile e Davide Lacerenza per il caso Gintoneria, ecco come si reinventa: personal chef. Come e dove? Ve lo diciamo noi
  • Caso Gintoneria nel settore degli hotel? Lingotti d'oro, macchine di lusso, festini a luci rosse e “sciabolate” dai tetti: la vita al limite della famiglia Agostini

    di Jacopo Tona

    Caso Gintoneria nel settore degli hotel? Lingotti d'oro, macchine di lusso, festini a luci rosse e “sciabolate” dai tetti: la vita al limite della famiglia Agostini
  • Omicidio Poggi, IL PARTICOLARE CHE FA DUBITARE dell’innocenza di Alberto Stasi: perché la sera prima del delitto non ha dormito con Chiara lasciandola sola a casa? E se fossero stati una coppia, normale, che non trascorreva tutto il tempo insieme?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, IL PARTICOLARE CHE FA DUBITARE dell’innocenza di Alberto Stasi: perché la sera prima del delitto non ha dormito con Chiara lasciandola sola a casa? E se fossero stati una coppia, normale, che non trascorreva tutto il tempo insieme?
  • Caso Orlandi, NUOVA BOMBA su Emanuela: indagato blogger per favoreggiamento dopo dei post social. Il fratello Pietro: “La cosa particolare è che è stata l’Antimafia ad agire”. Forse perché il pm che si occupa del caso è della DDA?

    di Giulia Ciriaci

    Caso Orlandi, NUOVA BOMBA su Emanuela: indagato blogger per favoreggiamento dopo dei post social. Il fratello Pietro: “La cosa particolare è che è stata l’Antimafia ad agire”. Forse perché il pm che si occupa del caso è della DDA?
  • Omicidio Poggi, LE FOTO INEDITE DEL POMPIERE che potrebbe far crollare l’alibi di Andrea Sempio. Sa che lo scontrino del parcheggio non appartiene a lui ma alla madre? E se ad uccidere Chiara non fosse stato Alberto Stasi in carcere da anni?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, LE FOTO INEDITE DEL POMPIERE che potrebbe far crollare l’alibi di Andrea Sempio. Sa che lo scontrino del parcheggio non appartiene a lui ma alla madre? E se ad uccidere Chiara non fosse stato Alberto Stasi in carcere da anni?

di Federico Giuliani Federico Giuliani

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Le bombe di Report su Santanchè e Visibilia e quelle della Rai sul programma di Ranucci: “Arrivano i commissari”. Fine della “libera Repubblica” delle inchieste?

di Otto De Ambrogi

Le bombe di Report su Santanchè e Visibilia e quelle della Rai sul programma di Ranucci: “Arrivano i commissari”. Fine della “libera Repubblica” delle inchieste?
Next Next

Le bombe di Report su Santanchè e Visibilia e quelle della Rai...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy