La serata delle cover del Festival di Sanremo ci ha regalato dei duetti indimenticabili: Santi Francesi con Skin che cantano Hallelujah, entità ultraterrene, Annalisa agguerrita con La Rappresentante di Lista, il sempiterno talento di Roberto Vecchioni che riempie l'Ariston insieme ad Alfa, Angelina Mango che duetta con la Musica, ossia con la memoria che porta stampata nel suo cognome, suo papà Mango, il mitico Pino D'Angiò da spalla ai Bunker 44 che ci ha fatto ballare come matti, e poi la polemica su Geolier con Guè, Luchè e Gigi D'Alessio. Il rapper napoletano si è portato a casa non solo il primo posto nella classifica della serata ma anche una bella ondata fangosa di fischi e urla dal palco dell'Ariston e da casa da alcune persone che non solo non sono d'accordo con la sua vittoria, ma che addirittura insinunano che le sue origini, campane, abbiano in qualche modo interferito nella competizione. Chi la pensa così, per la Lucarelli, forse dovrebbe rivedere i suoi rapporti con il Meridione. Selvaggia Lucarelli su Instagram: “Applaudiamo Ghali che canta ‘Io sono un italiano vero’ (giustamente) e poi i primi posti di Geolier ci fanno storcere il naso perché ‘eh i napoletani’ lo hanno votato. Sì, lo hanno votato, e forse non solo a Napoli”.
Selvaggia Lucarelli nel suo post Instagram: “Geolier non mi piace, però voglio dire alcune cose. Ci sono due questioni diverse che lo riguardano: il marketing aggressivo fatto di video sul come votare con 5 sim diverse, i suoi giri nelle scuole campane prima di partire per Sanremo, voci su un'organizzazione capillare per votarlo e poi l'aereo privato, l'entourage di decine di persone e tutto quello che magari non lo rende particolarmente simpatico, ma che fino a prova contraria è legittimo. Poi c'è il tema “la sua musica fa schifo”. Ripeto, a me non piace, ma Geolier a 23 anni è un tormentone su TikTok (l'avete visto il figlio di Amadeus esultare?), è un fenomeno su Spotify, il suo album con quello di Lazza è tra i più venduti nel 2023, riempie i concerti, molti artisti noti della scena musicale hanno avuto collaborazioni con lui e scrive comunque canzoni interessanti per il suo pubblico. Ora, ieri forse la sua performance non era da primo posto, ma siamo sicuri che a Sanremo sia il primo cantante supportato da una fanbase che dopa la classifica? Da anni ci sono fenomeni di talent che spesso arrivano a Sanremo con canzoni molto modeste (e talenti più discutibili di quello di Geolier) che si posizionano alti in classifica. Non credo che Geolier meriti il nostro sdegno più di altri. Per niente. Credo che ci sia un bel po' di razzismo interiorizzato nei confronti di un pezzo di Paese che non riconosciamo come reale, degno di essere supportato e rappresentato, capace di sostenere i suoi eroi con una partecipazione massiccia, che sa di competizione, orgoglio e riscatto, sa di quel campanilismo che è forza e debolezza. Può non sembrarci giusto ma non è che se un anno gli invasati tele voto sono i fan di Emma va bene, se sono i fan di Geolier che schifo e giù di fischi. Applaudiamo Ghali che canta 'Io sono un italiano vero' (giustamente) e poi i primi posti di Geolier ci fanno storcere il naso perché “eh i napoletani” lo hanno votato. Sì, lo hanno votato, e forse non solo a Napoli. Se poi ci sono altre questioni poco limpide (si parla di scommesse e altro, ma allora aboliamo le scommesse su Sanremo) no so. Ma se si tratta di unirsi al coro di chi schifa Geolier perchè in fondo è un po' terrone e lo votano i terroni, beh, a Sanremo sono arrivate spesso sul podio un sacco di canzoni orrende e le hanno votate pure a Trento. E non erano manco state scritte da ragazzi di 20 anni ma spesso interpretate da cantanti modesti che non sanno manco leggere le note su uno spartito. Detto questo, gli italiani che possono votare altro sono tanti (a Trento per esempio potete votare che so, i Santi francesi? Grazie) e la sala stampa avrà modo, se vuole, di bilanciare come e quanto vuole, come sempre. #Sanremo2024”.
Come riporta Adnkronos, Geolier ha prontamente smentito l'opinione della giornalista, sostenendo che i fischi durante l'esito della vittoria della serata non siano stati altro che la rappresentazione di un proprio pensiero, di dissenso. In conferenza stampa il rapper ha detto che: "I fischi sono un modo per esternare un parere, come un applauso. Ieri mi sono esibito all'Ariston mentre le persone fischiavano e se ne andavano, è stato difficile. Alla fine, è un parere. Le persone potevano applaudire o restare neutre". Ha poi aggiunto: "Credo non ci sia più questa cosa del razzismo nord-sud, non esiste... Al di là della classifica, io avrò ricordi bellissimi di Sanremo: alle persone sto facendo vedere ciò che sono davvero, niente di più e niente di meno". E sul televoto: "Mi sento a disagio a rispondere a questa domanda... Alla fine, la mia fan base mi ha sempre supportato. Io mi sono esibito, non mi sento di aver rubato... È una brutta parola...".