Indagini e aumenti. Gli ultimi sviluppi delle indagini sugli appalti pubblici di Anas, rischiano di far tremare anche il mondo della politica italiana. Così, Tommaso Verdini è ora agli arresti domiciliari, il gip di Roma ha disposto la stessa misura cautelare per altre quattro persone oltre a due misure interdittive della durata (sarebbero coinvolti anche imprenditori), mentre il padre Denis (ex parlamentare e deputato) è a sua volta iscritto nel registro degli indagati. La causa? Una gara dal valore complessivo di 180 milioni di euro, relativa ai lavori di risanamento delle gallerie in autostrada; e le indagini sono incentrate sulle modalità di affidamento di questi lavori. Tutto ebbe inizio nel 2021, quando un ex dirigente Anas sporse denuncia al Tribunale di Roma, mentre il nome di Verdini (figlio) entrò per la prima volta tra gli indagati, ai quali si contestano i reati di corruzione e turbata libertà degli incanti, nel luglio del 2022. Verdini junior, il quale si trova a capo di Inver, società che si occupa di lobbying, è stato oggetto di perquisizioni da parte della Guardia di Finanza. Secondo quanto rivelato dal gip, “dalle indagini è emersa la sussistenza di un sistema corruttivo forte e stabile che ha portato ad una turbativa delle gare per importi milionari”. “Gli indagati - ha riferito il giudice - hanno operato con pubblici ufficiali e con i privati loro clienti mettendo a disposizione i loro rapporti stretti con pubblici ufficiali in posizioni apicali all'interno di Anas e delle strutture pubbliche, di volta in volta, coinvolte nelle procedure di interesse dei clienti”. Inoltre, le persone coinvolte nelle indagini “erano in grado (anzi sono stati in grado) - si legge nell'ordinanza - grazie ai loro ‘agganci politici e conoscenze all'interno di Anas’ e ad un sistema di scambio di reciproci favori, di avvantaggiare i propri clienti nell'aggiudicarsi gare”. Per quanto riguarda invece la coppia dei Verdini, i due “si stavano adoperando in concreto per proseguire il rapporto con gli imprenditori, interponendo una ulteriore società per mettersi al riparo dalle conseguenze penali del loro agire illecito”. Ma adesso le intercettazioni telefoniche di Tommaso Verdini rischiano di far tremare la politica, e una frangia del Governo.
In un articolo apparso sull’edizione odierna (29 dicembre) del Corriere della Sera, questo a firma di Ilaria Sacchettoni, vengono rese note “le intercettazioni di Tommaso Verdini e soci al telefono. La cena con il sottosegretario leghista (Federico Freni, ndr). Le preoccupazioni per non essere tracciati dalla Finanza”, e la presenza di un presunto accordo con il partito di Matteo Salvini (compagno di Francesca Verdini, sorella di Tommaso). Riguardo a Denis Verdini, il Corriere riporta un passaggio del documento scritto dai magistrati: “(Verdini) è colui che in virtù del suo peso politico e dei suoi rapporti con il sottosegretario Freni e con il dottor Bruno che incontra presso l’abitazione o il ristorante del figlio, assicura sponde o appoggi istituzionali tali da consentirgli, direttamente o tramite il figlio Tommaso, e Fabio Pileri di promettere e garantire ai vari Cedrone, Veneri, Petruzzelli avanzamenti di carriera in Anas o ricollocamento in posizioni lavorative di rilievo”. Riguardo il presunto accordo con la Lega, il virgolettato riportato dalla Sacchettoni rivela il dialogo tra Pileri (socio di minoranza della Inver Srl) e un imprenditore: “Quando s’è fatto la lista d’accordo con Massimo, quando nel cda è passato con loro e gli ha dato una mano quello della Lega, lui ha fatto un accordo con quelli della Lega di futura collaborazione con Matteo e con noi tramite Freni un rapporto di intermediazione... ci ha chiesto una lista di persone interne a quel gruppo da aiutare e noi gli abbiamo messo un po’ di persone che ci hanno dato i nostri”. Sviluppi preoccupanti, e intanto le indagini dei pm vanno avanti; ma a preoccupare è anche il decreto Milleproroghe, che riguarda direttamente la realtà delle autostrade italiane. Infatti, da un passaggio del decreto si viene a sapere che “nelle more degli aggiornamenti convenzionali, le tariffe autostradali sono incrementate nella misura del 2,3 per cento, corrispondente all'indice d'inflazione (NADEF) per l'anno 2024. Gli adeguamenti rispetto a tali incrementi tariffari, in difetto o in eccesso, sono definiti con l'aggiornamento dei PEF (ndr)". In breve, si paga di più...