Il nome di Emanuela Orlandi fa davvero così paura? Nel contesto del Giubileo in corso, una richiesta per l'istituzione di una giornata dedicata alle persone scomparse è stata appena rifiutata dal Vaticano. A lanciare l’appello, lo scorso gennaio, erano stati Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, e l’avvocato della famiglia, Laura Sgrò. La richiesta era arrivata in un momento simbolico, poco prima del compleanno di Emanuela, e mirava a riconoscere pubblicamente il dolore delle famiglie che vivono nell’incertezza e nel silenzio delle scomparse. Nonostante l’entusiasmo iniziale, il Vaticano ha risposto negativamente. La lettera, datata 25 marzo, firmata dall'arcivescovo Rino Fisichella, ha precisato che non verrà organizzata una giornata specifica per le persone scomparse. “Sarebbe stato un bel gesto, specie per quelle famiglie che non hanno voce e che vivono nell’oblio”, ha commentato l'avvocato Sgrò, manifestando delusione per la mancanza di attenzione verso chi vive quotidianamente nell'angoscia dell'incertezza.


La proposta avanzata dalla famiglia Orlandi avrebbe riguardato non solo il caso della giovane Emanuela, quindicenne cittadina vaticana di cui si sono perse le tracce il 22 giugno 1983, ma tutte le persone scomparse. Pietro Orlandi ha sottolineato il significato simbolico di tale iniziativa: “Avevamo fatto richiesta che una giornata del Giubileo fosse dedicata alle persone scomparse. Visto che in tutte le giornate del Giubileo, iniziate con la giornata dedicata ai detenuti e si concluderà ancora con una giornata dedicata ai detenuti, non ce n'era purtroppo una dedicata agli scomparsi, e ai famigliari che vivono questa vita sospesa. Abbiamo fatto richiesta al Sostituto della Segreteria di Stato. Evidentemente sono allergici alla parola "somparsi" e per loro non meritano che gli si dedichi una giornata del Giubileo.Non sarebbe stato un bel gesto? Anche se a poco sarebbe servito, ma almeno un gesto di vicinanza, se non a noi, alle tante famiglie che vivono questa situazione nel silenzio di tutti.Della consolazione ne faccio a meno”. La risposta ufficiale ha tuttavia suggerito un’alternativa: il Giubileo della Consolazione, che si terrà il 15 settembre, un'occasione pensata per chi affronta tribolazioni e sofferenze, come quelle vissute dai familiari di persone scomparse. La richiesta di una giornata specifica era stata inviata a gennaio, con una lettera formale in cui Sgrò aveva chiesto al Vaticano di formulare una petizione a Papa Francesco per dedicare una giornata agli scomparsi. L’iniziativa, considerata un gesto di speranza, mirava a offrire conforto spirituale alle famiglie, chiedendo anche un incontro con il Papa, per dare loro risposte e, soprattutto, giustizia. In risposta, il Vaticano ha ribadito che la giornata del 15 settembre sarà comunque un’occasione di preghiera e speranza, in particolare per coloro che vivono la perdita e la mancanza dei propri cari.

