image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Porte chiuse ai laureati italiani
in Gran Bretagna? Il prorettore
della Bocconi: “Una mossa inutile
e di propaganda inglese”

  • di Redazione MOW Redazione MOW

23 maggio 2022

Porte chiuse ai laureati italiani in Gran Bretagna? Il prorettore della Bocconi: “Una mossa inutile e di propaganda inglese”
Stefano Caselli, prorettore agli affari internazionali della Bocconi di Milano, ridimensiona gli effetti della lista che esclude le università italiane (e quasi tutte le europee) stilata dalla Gran Bretagna di Boris Johnson: “Nessuna novità pratica, è solo uno sgarbo”

di Redazione MOW Redazione MOW

“La Gran Bretagna esclude gli studenti italiani dalla lista delle università scelte per il visto speciale? Mossa propagandistica del governo inglese senza effetti pratici”. Il Prorettore agli Affari Internazionali della Bocconi di Milano, Stefano Caselli, intervistato da Domenico Arruzzolo per il podcast Blacklist di MOW ridimensiona la notizia sull’elenco dei 37 atenei da cui ammettere i giovani cosiddetti High Potential Individual, ovvero i laureati che potranno candidarsi al visto biennale anche senza avere prima un’occupazione. L’Italia, assieme a quasi tutta l’Europa, è rimasta fuori. Spiega il docente: “La normativa risale al 2016, dopo la Brexit, quando è stato stabilito che il visto speciale viene dato a studenti e studentesse che hanno già un’offerta di lavoro prima di arrivare. Chi esce infatti dalle migliori università della terra, incluse quelle italiane, ha normalmente già un lavoro in mano. Già sei anni fa pareva più un segnale politico, quasi di propaganda”.

20220523 150949386 6432
Una università di Londra

“Oggi – continua il professore – la Gran Bretagna introduce un ulteriore canale di concessione del visto, per cui gli studenti anche senza un’offerta lavorativa possono entrare e ottenerlo per due anni a patto si siano laureati in una lista che a partire dal 2016 viene pubblicata ogni anno”. Uno strumento “aggiuntivo”, dunque. Ma “quel che conta è la prima regola”. Nella lista sono presenti soltanto cinque università europee, le altre 32 sono statunitensi, come Yale, Harvard, Standford. “Il criterio inglese”, fa osservare Caselli, “prevede, in modo un po’ sbrigativo, di utilizzare il ranking generalista”, che equivale a preferire “quelle più grandi, che coprono tutti i settori disciplinari”. Ciò favorisce le americane e penalizza le università specializzate d’eccellenza “come la Bocconi o la francese Insead, o anche la Sapienza, che è la prima al mondo in archeologia”.

Il dato più importante, in ogni caso, è l’effetto nullo della classifica, già ampiamente sperimentato in questi anni: “Anche se si è uno studente della Bocconi si viene presi prima dell’ingresso in Gran Bretagna, dato che in economia, finanza e management siamo al terzo o quarto posto in Europa. La regola non incide minimamente, per questo ha una finalità di propaganda. È un gesto di sgarbo: gli inglesi sanno bene che nel classificone generale QS (QS World University Rankings, ndr) che esce a marzo di ogni anno, se si è specializzati come noi, non si può arrivare ai primi posti come invece per le generaliste”. “La verità”, conclude Stefano Caselli, è che il governo inglese ha voluto far passare il seguente messaggio: “Se il lavoro non ce l’hai, o se vieni a fare, detto con tutto il rispetto, il barista, il visto non te lo diamo. In realtà, anche a chi va a fare lavori di questo tipo fanno il contratto prima. Ripeto: è una regola che non produce nessun risultato. Tanto è vero che l’unica novità è stata renderla più blanda: mentre prima lo studente doveva essere laureato da un anno, oggi deve esserlo da cinque”.

More

Partygate, recessione ed elezioni flop, Johnson si dimette: ecco perché per gli inglesi ha sbagliato tutto

di Riccardo Belardinelli Riccardo Belardinelli

Hard times

Partygate, recessione ed elezioni flop, Johnson si dimette: ecco perché per gli inglesi ha sbagliato tutto

Johnson shock su Putin: "È uno spacciatore di petrolio e gas"

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Accuse a profusione

Johnson shock su Putin: "È uno spacciatore di petrolio e gas"

Ok, li abbiamo battuti a calcio, ma gli inglesi ci stanno stracciando nella partita più importante, quella del Covid

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Ok, li abbiamo battuti a calcio, ma gli inglesi ci stanno stracciando nella partita più importante, quella del Covid

Tag

  • Attualità

Top Stories

  • Come si vive davvero in Corea del Nord? Abbiamo intervistato chi c'è appena stato: “Molte persone hanno uno smartphone. E le auto...”

    di Federico Giuliani

    Come si vive davvero in Corea del Nord? Abbiamo intervistato chi c'è appena stato: “Molte persone hanno uno smartphone. E le auto...”
  • Wanna Marchi è tornata! Dopo l'arresto di Stefania Nobile e Davide Lacerenza per il caso Gintoneria, ecco come si reinventa: personal chef. Come e dove? Ve lo diciamo noi

    di Jacopo Tona

    Wanna Marchi è tornata! Dopo l'arresto di Stefania Nobile e Davide Lacerenza per il caso Gintoneria, ecco come si reinventa: personal chef. Come e dove? Ve lo diciamo noi
  • Omicidio Poggi, IL PARTICOLARE CHE FA DUBITARE dell’innocenza di Alberto Stasi: perché la sera prima del delitto non ha dormito con Chiara lasciandola sola a casa? E se fossero stati una coppia, normale, che non trascorreva tutto il tempo insieme?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, IL PARTICOLARE CHE FA DUBITARE dell’innocenza di Alberto Stasi: perché la sera prima del delitto non ha dormito con Chiara lasciandola sola a casa? E se fossero stati una coppia, normale, che non trascorreva tutto il tempo insieme?
  • Caso Orlandi, NUOVA BOMBA su Emanuela: indagato blogger per favoreggiamento dopo dei post social. Il fratello Pietro: “La cosa particolare è che è stata l’Antimafia ad agire”. Forse perché il pm che si occupa del caso è della DDA?

    di Giulia Ciriaci

    Caso Orlandi, NUOVA BOMBA su Emanuela: indagato blogger per favoreggiamento dopo dei post social. Il fratello Pietro: “La cosa particolare è che è stata l’Antimafia ad agire”. Forse perché il pm che si occupa del caso è della DDA?
  • Omicidio Poggi, IL MISTERO DEI 7 SLIP USATI sparsi sulla scena del crimine di Garlasco: appartenevano a Chiara o a un’altra persona? Perché non sono mai stati analizzati? Ennesima dimenticanza? Il dettaglio che forse avrebbe potuto scagionare Alberto Stasi

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, IL MISTERO DEI 7 SLIP USATI sparsi sulla scena del crimine di Garlasco: appartenevano a Chiara o a un’altra persona? Perché non sono mai stati analizzati? Ennesima dimenticanza? Il dettaglio che forse avrebbe potuto scagionare Alberto Stasi
  • Altro che UniCredit e Mediobanca: sapete chi vince il risiko bancario? Chi non lo fa: Intesa Sanpaolo con Messina vola – 3,6 miliardi di utile – alla faccia di Orcel, Nagel e tutti gli altri…

    di Matteo Suanno

    Altro che UniCredit e Mediobanca: sapete chi vince il risiko bancario? Chi non lo fa: Intesa Sanpaolo con Messina vola – 3,6 miliardi di utile – alla faccia di Orcel, Nagel e tutti gli altri…

di Redazione MOW Redazione MOW

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

L'Eurovision e il problema dei volontari nei grandi eventi: uno spettacolare risparmio

di Pantaleo Romano

L'Eurovision e il problema dei volontari nei grandi eventi: uno spettacolare risparmio
Next Next

L'Eurovision e il problema dei volontari nei grandi eventi: uno...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy