image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

SCALATA CONGELATA, RISIKO BOLLENTE: UniCredit-Banco Bpm tra golden power, Tar con Orcel, sospensione dell’Ops “abnorme” per Castagna, passivity rule, futuro dei lavoratori e imprese e veleni

  • di Beniamino Carini Beniamino Carini

12 giugno 2025

SCALATA CONGELATA, RISIKO BOLLENTE: UniCredit-Banco Bpm tra golden power, Tar con Orcel, sospensione dell’Ops “abnorme” per Castagna, passivity rule, futuro dei lavoratori e imprese e veleni
Un’estate rovente si prospetta per i vertici della finanza italiana: tra sospensioni “abnormi”, accuse incrociate e golden power, la scalata di UniCredit a Banco Bpm si trasforma in una guerra di nervi. Il Tar dà ragione a Orcel, ma Castagna non arretra: davvero l’Ops è così svantaggiosa? E cosa succederà il 9 luglio, data chiave per il destino dell’intero risiko bancario?

di Beniamino Carini Beniamino Carini

In un’estate che si preannuncia torrida non solo per le temperature, ma anche per la finanza italiana, il risiko bancario tra Unicredit e Banco Bpm entra in una fase sospesa, ma tutt’altro che quieta. Come una partita a scacchi giocata al rallentatore, ogni mossa pesa, ogni parola è calibrata, ogni sentenza può essere risolutiva. L’ultima è arrivata giovedì 12 giugno: il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di Banco Bpm di revocare lo stop all’Ops (Offerta pubblica di scambio) deciso dalla Consob. Risultato? L’operazione resta "congelata" almeno fino al 21 giugno.

Una sospensione che, in apparenza tecnica, nasconde invece tutto il carico politico ed economico della vicenda. Per chi non mastica la terminologia finanziaria, l’Ops è una proposta da parte di una banca (in questo caso Unicredit) per acquisire un'altra (Banco Bpm), offrendo azioni proprie in cambio. Il meccanismo si complica quando entra in scena il cosiddetto golden power – una norma che permette al governo di bloccare o modificare operazioni societarie in settori considerati strategici, come quello bancario, per motivi di interesse nazionale.

Banco Bpm, che dell’offerta è il destinatario, ha bollato come «provvedimento abnorme» la decisione della Consob di sospendere l’Ops, sostenendo che «non tiene in alcun conto degli interessi della banca, del mercato e degli azionisti» (fonte: Milano Finanza). Secondo Piazza Meda, le eventuali condizioni del governo erano già “messe in conto” da chi ha lanciato l’offerta, e dunque non giustificherebbero un congelamento d’urgenza.

Unicredit, però, ha segnato un punto nel suo tabellino: il Tar ha accolto la linea dell’amministratore delegato Andrea Orcel, che continua a muoversi su un crinale sottile tra determinazione e prudenza. Mercoledì scorso, in un evento a Berlino organizzato da Goldman Sachs, Orcel ha assegnato solo il «20% di probabilità» alla riuscita dell’operazione, sottolineando che «l’m&a (merger & acquisition, ovvero l’operazione di fusione o acquisizione) è uno strumento, non un obiettivo. Deve creare valore e rafforzare il gruppo. Se non aggiunge valore rispetto al nostro piano base, già molto forte, non si fa».

orcel meloni castagna unicredit banco bpm risiko bancario
Il risiko bancario illustrato tra Orcel (UniCredit) e Castagna (Bpm) con il Governo Meloni nel mezzo, illustrato

Ma il clima, nei corridoi delle due banche, è tutt’altro che disteso. L’amministratore delegato di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, e il presidente Massimo Tononi, sono tornati a mettere in discussione l’intera offerta: «L’Ops lanciata su Banco Bpm continua a non essere conveniente per gli azionisti e non lo è mai stata sin dal primo giorno», dichiarano, sottolineando come «è nata senza premio e tale è rimasta, con uno sconto attualmente tra il 7 e l’8%, mentre operazioni comparabili avevano premi anche del 45%» (fonte: Milano Finanza).

Il tempo, in finanza, è tutto. E gli otto mesi di durata di questa offerta – a fronte di una media di cinque – pesano come macigni su una banca che, secondo i suoi vertici, si vede "ingessata" da una passivity rule (norma che impedisce a una società oggetto di Ops di mettere in atto contromisure senza autorizzazione) proprio in un momento cruciale per il riassetto del settore bancario italiano.

Ma non è solo una questione di percentuali o piani industriali mai chiariti. In gioco c’è molto di più: la rete territoriale, il futuro dei dipendenti, il credito alle piccole e medie imprese. Tononi e Castagna parlano apertamente di «preoccupazione per il futuro di colleghe e colleghi così come per le famiglie, le Pmi e le comunità locali» che rischiano di vedere ridimensionata la presenza dell’istituto in territori chiave, alla luce delle ipotizzate cessioni di filiali da parte di Unicredit.

Ecco allora che il 9 luglio, data in cui il Tar del Lazio si esprimerà sul ricorso di Unicredit contro il golden power, potrebbe diventare lo snodo definitivo. Orcel lo dice chiaramente: «L'aggregazione è valida, ma si scontra con visioni che la rendono de facto non economica. Se il responso del Tar non arriverà in tempo, l'offerta potrebbe decadere».

A farne le spese, forse, sarà la fiducia dei mercati in un sistema dove le regole non sembrano mai essere scritte del tutto. E dove il tempo, come nei migliori drammi, è sempre il giudice finale.

More

Risiko bancario, Orcel (UniCredit) dà l’ultimatum a Banco Bpm e si prepara a colpire anche Mediobanca? Fra Caltagirone, Milleri e Mps, il cda per l’ops su Banca Generali è già una spy story…

di Matteo Suanno Matteo Suanno

AFFARE BOLLENTE

Risiko bancario, Orcel (UniCredit) dà l’ultimatum a Banco Bpm e si prepara a colpire anche Mediobanca? Fra Caltagirone, Milleri e Mps, il cda per l’ops su Banca Generali è già una spy story…

Il risiko bancario ribolle: dalla scalata di Mediobanca a Banca Generali all’assalto di Bper su Popolare di Sondrio (dove spunta Jp Morgan), e l’ops di UniCredit su Banco Bpm e il Golden Power del Governo Meloni…

di Matteo Suanno Matteo Suanno

SUL TAVOLO

Il risiko bancario ribolle: dalla scalata di Mediobanca a Banca Generali all’assalto di Bper su Popolare di Sondrio (dove spunta Jp Morgan), e l’ops di UniCredit su Banco Bpm e il Golden Power del Governo Meloni…

Per UniCredit salta il Banco? Orcel: “Ops Bpm? Probabilità al 20% o meno”. Lo slalom del Ceo tra Antitrust, Tar e Golden Power: “Se non viene chiarito ci ritireremo”

di Matteo Suanno Matteo Suanno

Risiko bancario

Per UniCredit salta il Banco? Orcel: “Ops Bpm? Probabilità al 20% o meno”. Lo slalom del Ceo tra Antitrust, Tar e Golden Power: “Se non viene chiarito ci ritireremo”

Tag

  • Andrea Orcel
  • banche
  • Banco Bpm
  • Economia
  • Finanza
  • Monte dei Paschi di Siena
  • scalata bancaria
  • Unicredit

Top Stories

  • Jonathan Bazzi, vai a raccogliere le arance a Catania! Lui sbotta contro Milano: “Troppo povero per restare, quando piove mi si allaga il loft”. Ma nessuno lo obbliga a restare. Segui il consiglio di uno scrittore più grande di te (e leggi Steinbeck)

    di Ottavio Cappellani

    Jonathan Bazzi, vai a raccogliere le arance a Catania! Lui sbotta contro Milano: “Troppo povero per restare, quando piove mi si allaga il loft”.  Ma nessuno lo obbliga a restare. Segui il consiglio di uno scrittore più grande di te (e leggi Steinbeck)
  • Clarkson asfalta la sinistra: “Ti danno soldi per comprare un’auto elettrica, ma non per una Tesla”. E avverte: “Ci stanno pagando per mandare i nostri soldi a Pechino”

    di Ilaria Ferretti

    Clarkson asfalta la sinistra: “Ti danno soldi per comprare un’auto elettrica, ma non per una Tesla”. E avverte: “Ci stanno pagando per mandare i nostri soldi a Pechino”
  • Omicidio Poggi, LA MEDIUM CHE “PARLAVA CON CHIARA”: “Di notte mi faceva rivivere la sua morte”. Poi la condanna per aver perseguitato Alberto Stasi: ma ve lo ricordate il primo caso di giustizia online?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, LA MEDIUM CHE “PARLAVA CON CHIARA”: “Di notte mi faceva rivivere la sua morte”. Poi la condanna per aver perseguitato Alberto Stasi: ma ve lo ricordate il primo caso di giustizia online?
  • Elkann-fisco, Mario Giordano percula sui 175 milioni: “Quindi gli eredi Agnelli sono dei benefattori dell’erario?”. La “pensioncina” di Donna Marella e gli orecchini di Ginevra “se cadono in un tombino”…

    di Domenico Agrizzi

    Elkann-fisco, Mario Giordano percula sui 175 milioni: “Quindi gli eredi Agnelli sono dei benefattori dell’erario?”. La “pensioncina” di Donna Marella e gli orecchini di Ginevra “se cadono in un tombino”…
  • Omicidio Poggi, SE STASI AVESSE TOCCATO IL CORPO di Chiara e si FOSSE MACCHIATO LE SCARPE DI SANGUE l’avrebbero dichiarato innocente? “No, avrebbero girato la frittata dicendo che era stato lui…”

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, SE STASI AVESSE TOCCATO IL CORPO di Chiara e si FOSSE MACCHIATO LE SCARPE DI SANGUE l’avrebbero dichiarato innocente? “No, avrebbero girato la frittata dicendo che era stato lui…”
  • Clarkson spara a zero sulle TECNOFOLLIE. Il caso Air India e l’incidente in volo: “Perché un aereo ha degli interruttori per tagliare il carburante?”. E sbotta contro i controlli inutili (anche per le auto?)…

    di Ilaria Ferretti

    Clarkson spara a zero sulle TECNOFOLLIE. Il caso Air India e l’incidente in volo: “Perché un aereo ha degli interruttori per tagliare il carburante?”. E sbotta contro i controlli inutili (anche per le auto?)…

di Beniamino Carini Beniamino Carini

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Il referendum ha fallito, ma rimane l'elefante nella stanza: LA CITTADINANZA! Il no del popolo di sinistra è il nuovo fascismo o la fine dell'integrazione?

di Francesco Mazza

Il referendum ha fallito, ma rimane l'elefante nella stanza: LA CITTADINANZA! Il no del popolo di sinistra è il nuovo fascismo o la fine dell'integrazione?
Next Next

Il referendum ha fallito, ma rimane l'elefante nella stanza:...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy