Come sta Michael Schumacher? Quali sono le sue condizioni mediche? Lo rivedremo mai? Ecco, queste sono domande che qualsiasi appassionato di Formula 1, e non solo, si pone ormai da oltre dieci anni. Ovvero da quel maledetto 2013, quando l’ex campione tedesco, con un glorioso passato anche in Ferrari, è rimasto vittima di un tragico incidente con gli sci sulla neve di Méribel, nelle Alpi francesi. Da quel momento nessuno, tranne i familiari più stretti e qualche amico stretto, come l’ex team principal del Cavallino Jean Todt, può far visita al pilota classe ’69, e nessuno può informarsi sul suo reale stato di salute. Schumi in questi undici anni, dunque, si è trasformato in un vero e proprio mistero, anche piuttosto fitto; tutto merito della cortina di ferro invalicabile costruita intorno al pilota dalla moglie Corinna. Un recinto, immaginario a dire il vero, realizzato con l’obiettivo di rendere quanto più segreto e inscrutabile il privato di Michael. Eppure, nonostante questa segretezza di ferro, Schumacher sembra non riuscire a trovare pace. Di recente, infatti, Corinna è stata vittima di un “ricatto milionario”, come lo ha chiamato il Corriere della Sera, e non si tratta nemmeno della prima volta…
Quindi, riporta ancora il Corriere, “due uomini sono stati arrestati per aver ricattato la famiglia di Michael Schumacher con l’intenzione di estorcere ‘milioni’ […] I due, padre e figlio di cui non sono state divulgate al momento le generalità, pretendevano un pagamento ‘milionario’ dietro la minaccia di pubblicare online informazioni sensibili sul pilota”. Ma si tratta solamente dell’ultimo di una lunga serie di casi, o di scandali, legati al nome del sette volte campione del mondo di F1. Infatti, appena lo scorso anno, la famiglia Schumacher ha vinto una causa contro Die Aktuelle, rivista tedesca, rea di aver pubblicato una falsa intervista con Michael, in cui le risposte venivano generate in realtà dall’intelligenza artificiale. In questo caso il risarcimento, secondo quanto riportato da Bild, dovrebbe aggirarsi intorno ai duecento mila euro. Poi, si legge sul Corriere, “nel 2017 un uomo fu condannato dal Tribunale di Reutlingen a un anno e nove mesi di libertà vigilata per tentata estorsione. Inoltre, gli fu inflitta una multa di quattromila e cinquecento euro e cinquanta ore di servizi sociali”. Nel 2014, invece, “fu denunciato il furto delle sue cartelle cliniche”. Insomma, Schumi oltre a essere un ex pilota e un mistero, pare essere diventato anche un’ossessione morbosa per molti.