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Senza Twin Peaks (e le musiche di Angelo Badalamenti) non sarebbe esistita l'epoca del vintage

  • di Morgan Morgan

13 dicembre 2022

Senza Twin Peaks (e le musiche di Angelo Badalamenti) non sarebbe esistita l'epoca del vintage
È morto Angelo Badalamenti. Era il braccio musicale del regista David Lynch. Morgan lo ricorda, spiegando come riuscisse a tradurre le ambientazioni del passato (spesso anni ’50) costruendo arredi sonori, centrati specialmente sullo “score”, la musica di commento di grandi sinfonisti. E così è anche grazie al suo genio che si è affermato il “passatismo” vintage in musica, con gli Oasis che riprendevano i Beatles, Jamiroquai che si ispirava a Stevie Wonder, Lenny Kravitz che si rifaceva a Jimi Hendrix

di Morgan Morgan

Angelo Badalamenti è stato il braccio musicale di David Lynch, regista con le idee molto chiare in tutti gli aspetti della direzione cinematografica, con particolare attenzione a  quello musicale, sia attingendo da repertorio originale - ricordiamo Blue Velvet, o i meravigliosi blues di Chris Isaac- sia lavorando al cosiddetto “score” , cioè la musica di commento generalmente composta dai grandi maestri sinfonisti e realizzata con le grandi orchestre d’archi e di fiati.

David Lynch
David Lynch

Nel cinema di Lynch è sempre avvenuto qualcosa di particolarmente organico nel congegno musicale, cioè l’integrazione del suono su molti livelli, e questo per merito della visione del regista tradotta e garantita dal musicista, ovvero Badalamenti, abile costruttore di arredi musicali, con tanto di “data di creazione”, con sonorità che rispecchiassero meticolosamente le epoche di ambientazione, spesso anni ‘50.

Twin Peaks
Twin Peaks, serie cult degli anni '90

Ecco perché ad un certo punto della carriera di Lynch, quando negli anni Ottanta arrivò il successo commerciale con Twin Peaks, abbiamo la musica dei titoli di testa di Badalamenti, che riscontra altrettanto successo al punto da venire trasformata in una pop song da classifica diventando una hit (anche se quel pezzo non è una pop song, bensì uno “score” trasformato in canzone).

Lenny Kravitz
Lenny Kravitz

E succede una cosa rivoluzionaria nella musica pop: ha inizio l’epoca del cosiddetto “vintage”, che partorirà artisti totalmente “passatisti”, alla ricerca della sonorità storica (Oasis > Beatles, Jamiroquay > Stevie Wonder, Lenny Kravitz> Jimi Hendrix). Tutto questo, e anche molto altro, grazie al genio di Angelo Badalamenti.

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