Giunti alle porte dell’autunno, la famosa alternativa di Mario Draghi su pace o condizionatori (“Cosa preferiamo la pace, oppure star tranquilli con l'aria condizionata accesa tutta l'estate?", 7 aprile: di pace non c'è traccia e a breve nemmeno di gas per riscaldarsi), è stata risolta dalla pubblica opinione in un senso preciso, ma opposto rispetto alla martellante campagna pro-sanzioni sostenuta dal Governo e dai “falchi” della misura, evidentemente percepita da cittadini e impremnditori come penalizzante più per i nostri interessi che per quelli dei russi. Gli italiani, infatti, almeno stando agli ultimi sondaggi, non gradiscono le sanzioni. E ancor meno le bugie, per quanto contrariamente a Paesi più seri (vedi Gran Bretagna con Boris Johnson) queste non portino mai a reali conseguenze per i governanti che le dicono.
Il Fatto Quotidiano ha raccolto qualche esempio: “La propaganda russa gioca a far credere che saremmo quelli più danneggiati. È falso” (Enrico Letta, 25 febbraio); “Contesto chi dice che non stanno funzionando, l’impatto delle sanzioni è clamoroso. La Russia rischia il default” (Luigi Di Maio, 12 marzo); “Cingolani dice di avere 10 miliardi di contratti nuovi per il gas. Possiamo pensare che forse anche per dicembre possiamo mettere Putin all’angolo” (Carlo Calenda, 7 aprile); “Il tempo ha rivelato e sta rivelando che queste misure sono sempre più efficaci” (Mario Draghi, 21 giugno); “Guardate i Paesi che non hanno imposto le sanzioni. Hanno un’inflazione più alta della nostra” (Luigi Di Maio, 29 agosto).
Non manca neppure Giorgia Meloni, la leader dell’opposizione di centrodestra: “Io credo che le sanzioni, in questa fase, siano lo strumento più efficace che ci sia” (30 agosto). Il leghista Matteo Salvini, invece, ha lanciato una mezza bomba ieri, al Forum Ambrosetti di Cernobbio, affermando che “abbiamo sempre votato le sanzioni e le manteniamo ma chiediamoci se stanno funzionando e soprattutto proteggiamo l'Italia”. E ha rincarato la dose in questi giorni a Bolzano: “Al posto delle sanzioni, che dovevano danneggiare i russi, sarebbe meglio proteggere gli italiani ed europei con uno scudo, un paracadute”. Insomma: sanzioni da mantenere, ma anche no.