Gli italiani presto dovranno fare i conti con la stangata d’autunno che colpirà tutti indifferentemente, conseguenza dello shock energetico e dell’inflazione che non accenna a diminuire. L’Unione nazionale consumatori ha stimato che all’incirca si spenderanno 155 euro in più, tra settembre e novembre, rispetto allo stesso periodo del 2021. Per quanto riguarda le bollette i clienti del mercato tutelato della luce nel quarto trimestre pagheranno 280 euro, contro i 200 euro del corrispondente periodo del 2021. Per il gas si passerà da 461 a 588 euro. Chi ha scelto il mercato libero può stare tranquillo: il governo ha bloccato le modifiche unilaterali dei contratti fino alla prossima primavera. In salvo anche i nuclei che beneficiano dei bonus sociali energia elettrica e gas, rivolti alle famiglie che hanno un Indicatore della situazione economica equivalente pari o inferiore a dodicimila euro. Salirà anche la spesa sui libri e sul corredo scolastico, in aumento del 7% sul 2022. Incognita sul prezzo dei carburanti: il taglio delle accise sulla benzina scade il 20 settembre. Senza l’aiuto del governo il prezzo alla pompa potrebbe salire di poco più di 30 centesimi al litro, spingendo la benzina e il diesel di nuovo oltre la soglia di 2 euro. Anche il carrello della spesa si farà sempre più caro. Se si dovesse mantenere lo stesso trend al rialzo degli ultimi mesi, i prezzi sui generi alimentari salirebbero dell’11%, pari a un rincaro per una famiglia di 620 euro su base annua, 155 euro come stangata d’autunno. Se la crisi del gas continuerà, la situazione non potrà che complicarsi.
Per il periodo che va dal 22 agosto al 20 settembre 2022, è stato programmato un taglio di accise e Iva sul carburante, per cercare di contrastare gli effetti economici della grave crisi internazionale. Tuttavia i prezzi alla pompa continuano a destare preoccupazione. Rispetto a un anno fa, oggi un un litro di benzina costa oltre il 7% in più, mentre il diesel è aumentato di circa il 19%. Anche il caro voli non scherza. Difatti, le tariffe del trasporto aereo hanno raggiunto livelli da record, come confermato dall’Istat che nel mese di luglio ha registrato un incremento del 160% per i biglietti aerei. L’aumento dei prezzi ha raggiunto anche hotel e ristoranti. Il caffè a Roma costerà 20 centesimi in più. Negli alberghi spunta la tassa energia: in molte strutture, in aggiunta al prezzo della camera, viene addebitato un extra per coprire le spese della luce e dell’aria condizionata: mediamente 50 euro a settimana. Del resto, nel settore del turismo e del terziario, la stangata energetica nei prossimi dodici mesi potrebbe arrivare a costare 11 miliardi di euro.