Dal bestiario de La Zanzara è uscito anche Filippo Champagne, punto fermo della notte milanese, uno di quelli sempre pronti ad avvinazzarsi alla Gintoneria di Davide Lacerenza. Tempi d’oro che però sembrano giunti al termine, non solo per l’inchiesta e i provvedimenti che hanno raggiunto Lacerenza, ma per la crisi delle economie di Champagne. Lo riporta Gennaro Marco Duello su Fanpage.it, che a sua volta ha appreso la notizia da Affari e Maranza. Le entrate di Champagne derivano anche dal possesso delle quote di Ermes Servizi srl, l’azienda di famiglia amministrata da suo padre. Quest’ultimo avrebbe rimesso mano ai conti aziendali, con i fatturati che sono calati da 918mila a 858mila euro. I costi, poi, sono stati tagliati: da 917mila a 754mila euro di spese. Una strategia che ha riportato in positivo l’azienda (l’esercizio del 2024 si è chiuso con un utile di 60mila euro). Le quote di Champagne, dicevamo: nel 2023 Filippo prendeva circa 36mila; nel 2024, invece, il flusso di denaro è sceso a “soli” 21mila euro. Tempi duri per tutti, anche per una delle stelle de La Zanzara.

Non è solo una questione di contanti: anche le auto in leasing, riporta ancora Duello, sono scomparse dal bilancio, e dunque tolte dalla disponibilità di Filippo (che qualche incidente l’aveva pure fatto). Un ridimensionamento generale che pare aver influenzato anche il peso dell’immagine di Champagne, o quantomeno la frequenza con cui l’influencer appare al suo pubblico: sul gruppo Telegram dedicato alle scommesse sui cavalli, infatti, a postare consigli c’è spesso “il Cobra”, partner in crime di Filippo nella “Scuderia Champagne”. E il nostro, che fine ha fatto? Non è dato saperlo. Magari nei prossimi mesi, da settembre, quando la “sbornia” estiva (causa calore) sarà passata, allora anche la notte milanese riavrà un suo paladino. Così come, forse, chi ha soldi da buttare (o investire?) nell’ippica potrà sperare in qualche fine settimana vincente.
