Negli ultimi giorni, il dibattito scientifico sulla pericolosità dei terremoti ai Campi Flegrei si è acceso con uno scontro tra due esperti di vulcanologia: Giuseppe Mastrolorenzo e Giuseppe De Natale. Durante una trasmissione televisiva andata in onda su Nano tv, Mastrolorenzo ha mosso pesanti accuse nei confronti del suo collega e di altri direttori dell’Osservatorio Vesuviano, sostenendo che non abbiano fornito informazioni corrette sui rischi del fenomeno. Inoltre, ha criticato De Natale per il suo coinvolgimento in due progetti geotermici, uno dei quali avrebbe provocato una fuoriuscita di gas e cenere nella zona dei Pisciarelli nel 2020. Durante la trasmissione, Mastrolorenzo ha sostenuto che i suoi colleghi abbiano minimizzato il rischio di un’eruzione vulcanica e abbiano promosso progetti di perforazione ritenuti pericolosi. Uno degli episodi più controversi riguarda un foro realizzato in Via Antiniana, che, secondo Mastrolorenzo, avrebbe provocato uno squilibrio nel sistema geotermico dell'area, con conseguenze ancora oggi visibili. Le sue dichiarazioni hanno riacceso le preoccupazioni della popolazione locale e delle autorità.
In risposta alle accuse, Giuseppe De Natale ha pubblicato un lungo post su Facebook, in cui ha voluto chiarire la sua posizione e confutare le affermazioni di Mastrolorenzo. “In una recente trasmissione su una tv privata, in cui si parlava di bradisisma, un collega ha fatto alcune pesanti affermazioni sulla mia persona. Non ho ritenuto di rispondere, sia per non scendere allo stesso livello, sia perché non ritenevo giusto sottrarre tempo ad una trasmissione da cui gli spettatori si aspettavano risposte, sia pure parziali, ad un problema serissimo che sta sconvolgendo la vita di tante persone”. De Natale ha poi respinto l'idea che le perforazioni crostali siano pericolose, sottolineando come esse siano state condotte con successo in tutto il mondo. “Si è detto che io abbia proposto progetti di perforazione crostale, affermando che siano ‘pericolosissimi’: è vero, sono stato promotore e coordinatore internazionale del progetto Campi Flegrei Deep Drilling (CFDDP), che annovera i maggiori esperti internazionali di vulcanologia e perforazioni scientifiche. Ma le perforazioni crostali non sono affatto pericolose, e non possono in alcun modo alterare alcun sistema: tanto meno generare terremoti o eruzioni”.

Un'altra accusa mossa contro De Natale riguarda il suo presunto coinvolgimento in due progetti geotermici ad Ischia e ad Agnano, con un potenziale conflitto di interessi rispetto al suo ruolo di Direttore dell’Osservatorio Vesuviano. Anche su questo punto, De Natale ha fornito una chiara smentita: “Si è detto che io sia stato ‘consulente’ per due progetti geotermici, ad Ischia e ad Agnano, ‘prendendo soldi’ in pieno conflitto di interessi col mio ruolo, all'epoca, di Direttore dell'Osservatorio Vesuviano: bene, premesso che sono un convinto sostenitore della geotermia, premesso che le affermazioni che essa sia pericolosa in un'area vulcanica sono a mio avviso delle fake news senza fondamento scientifico, preciso innanzitutto che non sono mai stato ‘consulent’ per i due progetti, ma semplicemente ‘responsabile scientifico’”. De Natale ha inoltre precisato di non aver mai percepito compensi personali per tali progetti e di aver interrotto il suo coinvolgimento non appena divenuto Direttore dell'Osservatorio Vesuviano.
L'ex direttore ha poi affrontato il tema più preoccupante per la popolazione: la possibile evoluzione del bradisismo e i rischi di un'eruzione vulcanica. “Non è vero che io abbia mai ‘rassicurato’, ma bensì è vero che, fino ad un paio di anni fa, ero certamente molto più ottimista di oggi sull'evoluzione della crisi in atto. Il problema, infatti, è esattamente questo: quando, un paio d'anni fa, il livello del suolo ha superato il livello massimo raggiunto nel 1984, siamo entrati in una fase nuova, mai sperimentata negli ultimi secoli”. Secondo De Natale, ci troviamo in un momento di grande incertezza, con un’evoluzione dei fenomeni che ricorda quella precedente all’eruzione del 1538. Tuttavia, ha invitato a evitare sia allarmismi eccessivi sia rassicurazioni ingiustificate: “Affermare che ‘ci può essere un'eruzione in qualsiasi momento’ è in parte vero, ma è vero dal 2023 ad oggi, non prima; ma è comunque un'affermazione abbastanza banale ed inutile se non si dice anche cosa si dovrebbe fare per mitigare il rischio”.
