Chi si aspettava che il problema principale dell’estate fosse il caro prezzi, si ritrova a fare i conti con un’altra emergenza: quella raccontata da Fabio Amendolara su La Verità, dove tra statistiche, cronache e testimonianze, emerge che a spaventare i turisti in Italia non sono solo le cifre folli degli hotel, delle bibite al bar, piuttosto che le spiagge vuote, ma la violenza crescente di borseggiatori, scippatori e bande organizzate: sempre più spesso i colpi arrivano con spray urticante, spintoni, pestaggi, fino a veri e propri assalti. La cartolina “Vacanze romane” di una volta, con i turisti stranieri a imitare Gregory Peck e Audrey Hepburn su una Vespa, è stata sostituita da fotogrammi che sembrano usciti da un thriller di serie B: furti in pieno giorno, urla nelle stazioni, coltellate sui treni, borse strappate in piazze deserte. Sui social si moltiplicano le immagini geolocalizzate e l’hashtag #pickpocketsitaly accompagna scene riprese da Trento a Palermo. Le cronache di questa estate sono fitte di episodi. A Venezia, il 7 agosto, tre romeni sono stati sorpresi dai carabinieri in borghese con le mani nelle borse dei turisti in piazza San Marco, dopo una serie di colpi tra i tavolini e le code per la Basilica.

Un’operazione “a catena di montaggio”: uno copriva, uno prelevava, il terzo scappava col bottino. Pochi giorni prima, alle Mercerie, una famiglia brasiliana con una bambina di dieci anni era stata immobilizzata dallo spray urticante: in pochi secondi erano spariti borse e portafogli. Tra Venezia e Milano agiva fino a poco fa anche la ventenne bosniaca conosciuta come “Shakira”, con oltre 60 denunce per furto e violazione di divieti di dimora, sempre specializzata nel colpire turisti stranieri. A Milano domina la “banda dei Rolex”: tra il 10 luglio e il 4 agosto ha messo a segno colpi per 445 mila euro. Tra le vittime, un turista tedesco derubato di un Patek Philippe da 150 mila euro mentre passeggiava in via Turati, un ingegnere newyorkese scaraventato a terra per un orologio da 120 mila euro, e un armeno colpito in pieno volto per strappargli un Patek da 110 mila euro. In via Montenapoleone un Richard Mille da 150 mila dollari è sparito dal polso di un imprenditore indiano. Roma non è da meno. La metro A, tra Barberini e Termini, è il terreno di caccia preferito da minorenni e borseggiatrici rom. Anche i pellegrini per il Giubileo sono finiti nel mirino. Sabato scorso, una turista thailandese è stata accerchiata da tre ladri: due sono riusciti a fuggire, la terza, una romena di 24 anni, è stata arrestata. Federico Rocca, consigliere comunale di Fratelli d’Italia e presidente della commissione Trasparenza, se la prende con l’amministrazione Gualtieri: “Gli interventi legislativi del Governo funzionano dove operano le forze dell’ordine, ma la maggioranza in Campidoglio non collabora e la microcriminalità si concentra dove c’è competenza municipale”.

In altre città la situazione non è più rassicurante. A Palermo, il 21 luglio, due turisti austriaci sono stati aggrediti da pusher dopo aver rifiutato di comprare droga; pochi giorni prima, una coppia di americani era stata pestata da un branco armato di bastoni. Alla Vucciria, un irlandese era stato trovato privo di sensi e con il volto insanguinato. A Rimini, in spiaggia, una turista tedesca è uscita dall’acqua e ha trovato la borsa sparita; a Firenze, una studentessa americana è stata scaraventata a terra per strapparle la borsa. Il paradosso è nei numeri. L’Italia ha accolto nel 2024 oltre 65 milioni di turisti internazionali (+25% sul 2019) per una spesa di 55 miliardi di euro. Quest’anno, con il Giubileo, si stimano 27 milioni di arrivi solo via aeroporto. Ma mentre il marketing turistico celebra il boom, i ministeri degli Esteri stranieri lanciano avvisi: la Svizzera raccomanda attenzione ai borseggiatori, il Regno Unito pure. La stampa internazionale sottolinea che, a differenza di città come Barcellona o Lisbona, in Italia i furti sono spesso accompagnati da violenza fisica. Secondo uno studio della compagnia britannica Quotezone, basato sulle recensioni di siti come Tripadvisor, l’Italia è la destinazione con la più alta frequenza di post in cui i viaggiatori segnalano borseggi e furti, con Roma, Firenze e Milano ai primi posti. La Fontana di Trevi è stata indicata come uno dei luoghi preferiti dai borseggiatori, con oltre 470 segnalazioni. L’immagine patinata dell’Italia da cartolina è lontana: al fianco di Colosseo e gondole, nelle valigie dei turisti oggi viaggia anche una raccomandazione secca, “meglio stare attenti”.