La Costa Smeralda di Costa Crociere è una delle cinque navi da crociera più grandi del mondo. L’ho scoperto solo poche ore prima di imbarcarmi in quella che sarebbe stata la prima volta in una grande nave e che, per di più, sarebbe stata anche la mia prima volta come spettatore – semi diretto - a una diretta del Festival di Sanremo. Diciamo subito che finire nella nave da crociera che per quattro giorni avrebbe seguito e ospitato le vicende di Sanremo non è proprio, da principio, quello che avrei voluto fare durante i giorni del Festival della canzone italiana. Ma per vari motivi – non lavorativi, bensì di svago – mi ritrovo in mezzo ad allegre coppie e comitive over 60 arrivate da ogni parte d’Italia, tour operator di varie compagnie, ricconi con la sindrome della foto per i social e, soprattutto, tanti tiktoker che condividono il mio viaggio sulla Costa Smeralda durante Sanremo 2024. Siete pronti a Salpare? Ci siamo.
La musica
Partiti da Savona dopo uno snello check in, mi viene assegnata una normale cabina a prua, di quelle che danno davanti al mare. Ma qualcosa di lynchiano alberga in quella nave ed è (paradossalmente, visto che siamo a Sanremo) la musica. Ovunque c’è musica. Chiaramente per me che non sono stato mai prima di questa volta su una nave da crociera è un fatto notiziabile (per gli abitudinari sarà normalissimo) ma quello che noto girando tra i corridoi sono le continue barre dei Righeira, degli Zucchero, dei Pupo. Praticamente, il festival della musica italiana entra dentro di te come se tu fossi parte di un esperimento: “Prova a immergerti in Sanremo”. Poi vabbé, andiamoci piano, non è che sia proprio sempre e soltanto musica italiana. Sempre per restare in tema Twin Peaks, ogni tanto parte qualche traccia pop, ma soprattutto roba jazz. E fidatevi che quando sono le tre di notte, stai tornando in cabina e la nave sente il mare, con un po’ di smooth jazz nelle orecchie non è impossibile sperare di vedere Il nano di Twin Peaks. Di giorno, invece, magari non incontri creature mistiche, al massimo qualche creator. Ne ho beccato uno che stava bloccando il passaggio per registrare per la sua community l’unveiling della propria cabina sulla Costa Smeralda. Sotto andava Baila Morena, ed è subito Vanzina. O magari un film di Sorrentino? O è tutto un grande contenuto per TikTok?
Mondo TikTok
Infatti la nave, per quanto sia una delle più grandi al mondo, non è abbastanza grande per non incrociare la strada in un qualsiasi ponte con un tiktoker. Sì, la Costa Smeralda per il festival di Sanremo si è riempita di content creator GenZ o poco più che, su invito, producono contenuti in giro nelle loro cabine e nelle aree comuni. A volte per i propri contenuti coinvolgono i passeggeri della cruise, altre volte - da quello che vedo sui loro profili TikTok – spiegano semplicemente quale sarà la scelta dell’outfit per la serata o cosa hanno fatto durante il giorno. Quasi tutti i loro contenuti su TikTok sono accompagnati da #invitedby, un hashtag obbligatoriamente da utilizzare quando chi crea contenuti è stato invitato da un’azienda o da un ente a promuovere un determinato prodotto o evento. Ovviamente nei video ci sono anche il tag e l’hashtag di Costa Smeralda. Li incontro tra gli spazi dedicati ai principali stereotipi artistici italiani (il ponte Capri, il ponte Firenze) e gli interni déco à la Grande Gatsby di un bar jazz, e soprattutto fra tanti addetti stampa e/o pubblicità che gironzolano indossando orgogliosamente il proprio badge al collo. Si notano questi ragazzini che si muovono (per lo più in branco) a metà tra la gita del quinto superiore e il gruppo di amici che va in giro a piazzare. Anche se devo dire che I tiktoker sulla Costa Smeralda durante il giorno sono meno presenti. Si fanno vivi per lo più la sera, prevalentemente al buffet della nave (meno nei ristoranti) o al jazz bar, scherzando su cosa hanno postato durante il giorno o che cosa chiedono loro le varie agenzie. Non sono una generazione cerebrolesa come qualche reporter l’ha definita negli anni. Non sono sempre piegati su uno schermo: guardano Sanremo, sparano una marea di cazzate fra loro. Si confrontano per i contenuti. E poi ballano.
Le serate
La Costa Smeralda infatti è piena di feste. Prima c’è il collegamento dal 17esimo ponte della nave dove, uno per ogni sera, all’interno di una piscina coperta, in ordine Tedua, Bob Sinclair, Bresh, Gigi D’Agostino e ancora Tedua si esibiscono per pochi minuti in diretta nazionale. Poi, dopo che Amadeus riprende il collegamento dalla terra ferma, le tracce continuano. E continua anche la cafonaggine. Infatti, soprattutto durante le esibizioni di personaggi più agé come Bob Sinclair e Gigi D’Agostino, decine e decine di gruppi di persone altrettanto agé si dimenano per trovare un posto buono per registrare un video della diretta. Qualcuno, ancora più bellicoso, si fa avanti a spintoni per finire nella diretta Rai. Noto situazioni divertenti. Signore che urlano a quelli davanti di abbassarsi per fare il video (lei: “tu puoi abbassarti? Non riesco a registrare”; lui: “Sono arrivato prima, stacce”), chi si lamenta con la sicurezza di avere la prenotazione e poi rimane in fondo. In tutto ciò i più bersagliati sono “quelli con le sedie”, cioè dei geni che prendono una sedia, la piazzano in mezzo alla folla, e ci salgono sopra per fare video in cui dall’alto si riesce a vedere l’artista - le prime file a bordo piscina sono inaccessibili (“l’avranno già decisi loro”, mi dice rammaricato un signore). Una ragazza di fianco a me, a piedi nudi, sale su una poltroncina fra scossoni e occhiatacce, e quando le faccio notare che magari può farsi male, mi dice “Ma tanto faccio il video e scendo”. Una parola: Videodrome. Molti lasciano scontenti la piscina del diciottesimo ponte e tornano al sesto o al settimo a vedere la diretta di Sanremo dallo spazio comune chiamato Colosseo; gli altri restano per un’altra mezz'ora ad ascoltare gli ultimi dischi del Capitano o di Bob Sinclair. D’altronde siamo sulla crociera di Sanremo: non si può non sentire l’effetto festival. In ascensore una coppia alza i toni parlando di un confronto fra gli outfit di Annalisa e Alessandra Amoroso. Conversazioni che poi ritrovo ai bar durante le serate o ai tavoli di ristoranti e buffet. Beviamoci su.
All inclusive
L’euforia della festa si mischia con quella dell’all inclusive. E insieme possono far male. Non tutti hanno il pass per una crociera con i pasti e i drink inclusi, ma è certo che buona parte degli ospiti della Costa Smeralda ne ha usufruito soprattutto al bar. E non certo solo per i caffè. Come aveva già notato David Foster Wallace in Una cosa divertente che non farò mai più e come ha sottolineato anche quel grande film che è Triangle of sadness, la gente sulle navi beve molto. E alle feste sulla cruise sanremese, che sia un party anni Settanta o Novanta (si va con feste a tema dai Seventies ai Duemila, un per sera), potreste incontrare il vostro commercialista o ricambista ubriaco perso a ballare Vamos a la playa, intento a fare il trenino con una fascia gialla alla testa con scritto “Peace and love”. Preservare un minimo di lucidità con il free bar è stato difficile e non è durato molto, ma per vedere quel dialogo ebbro tra boomer e genZ ne vale la pena. Anche perché la prima categoria si esalta nella serata anni Settanta, mentre alle ultime generazioni conquistano in quelle dedicate agli anni Duemila e Ottanta, in cui, alla fine, è arrivato pure il mitico rapper Izi. Folla adolescenziale in visibilio. Io vado al bar.