Ma avete capito cosa è successo a Raoul Bova? L’attore è finito in una polemica via social dopo la diffusione di alcuni presunti messaggi personali durante una puntata di Falsissimo di Fabrizio Corona. Al centro dello scandalo, come afferma Io e Donna, “la presunta relazione segreta tra l'attore - da tempo legato a Rocío Muñoz Morales - e la modella 23enne Martina Ceretti.” Salvo Sottile è intervenuto sulla questione divenuta virale in poco tempo e sui social avverte i colleghi, attori, persone vicine all’attore e li esorta a prendere le sue difese. “L’audio dei vocali di Raoul Bova con una signorina rimbalzano ormai ovunque, vengono usati sui social per imitarlo e prenderlo in giro”, ha scritto il giornalista nel copy Instagram sotto il suo video. Si dice sorpreso dal silenzio generale: “Nessun attore o nessun amico è arrivato in suo soccorso per difenderlo, invece no tutti zitti. Attori, registi, commentatori”.
Sottile va oltre la solidarietà personale e tocca un tema molto più ampio legato alla privacy. “Trovo ignobile che tutta questa roba, messaggi, chat, telefonate vengano vendute sui social da un signore senza che nessuno riesca a fermarlo”. Per poi sottolineare ancora il suo sgomento sul caso: “Nessun avvocato, garante della privacy, nessun magistrato, possibile che nessuno sia alzato e abbia detto basta?” La conclusione del reel di Sottile è un monito diretto al mondo social e a quello dello spettacolo. A suo dire bisognerebbe agire, farsi sentire e mostrare vicinanza a Bova: “Oggi è toccato a lui, domani a chi toccherà finire nel tritacarne?”. Parole che sembrano di affetto e vicinanza al di là dell’amicizia, visto che il conduttore ha ammesso di non essere amico dell'attore. “Io non sono suo amico ma credo che ciò che gli è stato fatto sia una barbarie”.