Ma i taxi a guida autonoma vanno al massimo? E soprattutto, le playlist musicali a bordo chi le sceglie? Vasco Rossi, in quel di Los Angeles (zona Beverly Hills) pare sia andato a mangiare all’Hurt Caffe Mellrose prendendo un taxi a guida autonoma. Il video è divertente e fa sempre piacere passare un paio di minuti con l’ironia di Vasco che con l’età appare sempre più ammantata di grazia. Ma tra le righe del video appare anche un consiglio alla Waymo, la società che ha messo in circolazione i robotaxi in alcune grandi città americane; un consiglio che, venendo dal Komandante, su un argomento del quale, come si dice, ne capisce, potrebbe essere una futura applicazione da non trascurare. Intanto, per i fan di Vasco Rossi che dovessero trovarsi a Los Angeles e volessero viaggiare sullo stesso taxi della rockstar, ecco il numero: è una Jaguar i-Pace numero 78872X3. Vasco ci è salito insieme alla sua amica Marina, dalla risata contagiosa, che ha confessato: “Guida meglio di me”. Nel video, postato da Vasco sul suo profilo Instagram, il cantante dice che il robotaxi: “Da una sensazione di sicurezza”, anche se, come dice Marina: “La musica è inquietante”. Il Blasco conferma. E urla.
Più di un anno fa la giornalista Lyanne Melendez, dell’ABC news, ha fatto un giro esilarante su un taxi a guida autonoma a San Francisco. Niente, non si riusciva a fare arrivare il taxi alla giusta destinazione, la versione americana del “noios vulevam savuar dove dobbiamo andare per andare dove vogliamo andare”. Questi problemi sembrano risolti. Marina e Vasco sono arrivati all’Hurt Caffè senza intoppi, condotti dal “mio amico immaginario” come Vasco ha ribattezzato l’autista fantasma. Resta il problema della musica. Da quanto si sente sembrava proprio quella di un film dell’orrore. Anzi, dalla ripresa con lo smartphone, poteva benissimo essere l’inizio di un mockumentary (film finti documentari) in cui i robotaxi si ribellavano al genere umano e venivano combattuti da Vasco: “Kommandetor”, con la frase iconica: “Io vado al massimo, brutta carretta, vediamo tu cosa sei capace di fare”. Per cui ecco il consiglio che potrebbe coinvolgere Vasco Rossi. Perché non mettere una funzione playlist d’autore sui robotaxi?
Waymo a guida autonoma: contatta le rockstar delle varie nazioni e fatti suggerire il meglio. O quantomeno, metti la musica degli ascensori, quelle musichette lounge un po’ anni ‘70 buttati sull’intramontabile Fausto Papetti (sull schermo potresti anche visualizzare una delle sue mitiche copertine. Anche se, anche se… certo, il robotaxi che all’improvviso ti spara a tutto volume “Vado al massimo” sarebbe bellissimo. Mi piacerebbe vedere le facce dei passeggeri mentre il robotaxi canta: “Vado al massimo/e voglio proprio vedere come va a finire/Voglio vedere come va a finire andando al massimo senza frenare” e poi, all’improvviso, al posto di portarti dove volevi andare, fa un’inversione a U con le ruote sgommanti mentre le casse sparano: “Vado al maassimo/Vado in Messicoooo…”.