Non saranno le trote e gli uccelli a fermare il ponte. E la promessa di Matteo Salvini è stata mantenuta. Il ponte sullo Stretto si farà per decreto. Il Consiglio dei ministri ha infatti approvato il progetto, “salvo intese”, ovvero salvo imprevisti e perfezionamenti ancora da apportare. Da quando si sa? Dalle 19.10 (il ministero dei Trasporti ha tenuto a evidenziarlo nella nota). Un piccolo passo per l’uomo, forse, ma un grande passo nel progetto delle grandi opere avviato da Salvini. Proprio il ministro ne parla come dello sbarco sulla luna: “Una giornata storica. Dopo cinquant’anni di chiacchiere, questo Consiglio dei ministri approva il ‘ponte a campata unica’ che unisce la Sicilia all’Italia e al resto dell’Europa”. Stappiamo le bottiglie. A elettrizzare il leader della Lega sono anche i possibili record che questa costruzione potrebbe ottenere a sua detta. Infatti, sembra sarà “il più green del mondo”, poiché porterà a una riduzione dell’inquinamento da anidride carbonica. Nonostante molte sigle ambientalista, a partire dal Wwf, l’opera è destinata a essere un progetto “fallimentare”.
Ma Salvini tira dritto. Non solo l’ecosostenibilità, ma anche il turismo ne trarrà beneficio, poiché si tratterà del ponte strallato (ovvero sostenuto da cavi) più lungo al mondo: 3,2 chilometri. Altro record? Resuscitare i morti. E in particolare la società ponte sullo Stretto spa, fondata nel 1971. A questi successi se ne potrebbe poi aggiungere un altro: la partecipazione all’investimento da pare della Banca europea di investimento. Infatti, Salvini avrebbe parlato con la vicepresidente della Bei, Gelsomina Vigliotti, un’opera che si potrebbe aggiungere al piano di investimenti Invest-Eu che vede la Bei protagonista della ristrutturazione della tratta ferroviaria Palermo-Catania. Abbiamo anche una prima stima dei tempi, fornita dal braccio destro di Salvini, il viceministro leghista Edoardo Rixi: “I tempi di realizzazione tecnica del ponte sullo Stretto sono di un quinquennio. Si ripartirà dalle autorizzazioni già ottenute nel 2012 relative ai raccordi ferroviari e stradali. Rimetteremo in vita il piano per quell’opera, aggiornandolo, così da essere in grado di fare una cantierizzazione più veloce”. Buon lavoro.