È una settimana decisamente intensa per Zerocalcare. Ma facciamo un passetto indietro di qualche giorno. Evento numero uno: l’annuncio al Lucca Comics & Games del titolo della sua nuova serie animata su Netflix. Chi scrive stava attendendo questo momento da troppo tempo. Troppo. L’annuncio in stile Michele Rech ovviamente non poteva mancare, per la gioia dei fan. Infatti Netflix, a Piazza San Michele a Lucca, ha organizzato una sorpresa ideata proprio per coinvolgere il pubblico di Zerocalcare nella rivelazione di questo “segreto”. Del resto creare un po’ di hype ci sta sempre. Ed è così che nel centro di Lucca è apparsa un’istallazione con tanto di Armadillo gigante. Tanta roba. Qui si invitava la gente a spremere le meningi, immedesimarsi in Michele Rech, e provare a indovinare il titolo della nuova serie. Soltanto due parole. Spoiler, nessuno a quanto pare ci ha azzeccato pur essendoci andati vicino. A Roma si direbbe “lo hanno allisciato”. Alla fine è stato il fumettista in persona a svelare l’arcano: “Due Spicci”. E qui chi è romano di Roma, come chi scrive, ha subito storto il naso. E Michele ha subito messo le mani avanti: “Ve prego se siete di Roma, non rosicate che non è du’ spicci”. Insomma. Perché mamma Netflix non ha voluto cedere al romanesco simbolo delle serie di Zerocalcare? Parlata velocissima in romano e sto. Du’ spicci dopo “Strappare lungo i bordi” e “Questo mondo non mi renderà cattivo” avrebbe solo che alzato l’asticella. “Cioè forse pensavate che era una cosa più figa ma era solo questo!”. Tanto Michele Rech è pienamente consapevole che, a prescindere di come sia scritto, in quel di Roma verrà pronunciato solo in un modo il titolo: DU’ SPICCI. Su Netflix nel 2026, la data di rilascio è ancora avvolta nel mistero.
Ma gli episodi che collegano il fumettista a questa edizione del Lucca Comics & Games 2025 non finiscono qui. Ed ora viene il bello. Zerocalcare ci ha appena regalato uno dei suoi video reportage in cui racconta ciò che gli accade dal suo punto di vista. Video animati sia chiaro, il mezzo di comunicazione che vince non si cambia. In questo video Michele Rech ha spiegato cosa si cela veramente dietro la rimozione dai social dalla foto che lo ritrae insieme a Hideo Kojima, scattata in quel di Lucca che il game designer giapponese ha pubblicato e poi cancellato. Una foto che aveva superato i 4,5 milioni di visualizzazioni. Anche qui tanta roba. Ma veniamo al dettaglio. Nello scatto sotto accusa Kojima teneva in mano una copia giapponese di Kobane Calling, il fumetto in cui Zerocalcare ha raccontato la resistenza curda contro l’ISIS. Kojima dopo averla pubblicata è finito sotto attacco: “Ho visto tipo 200 siti turchi che lo hanno accusato di aver fatto un post a favore del terrorismo”. Eppure Zerocalcare riesce comunque a strapparci un sorriso: “Kojima è il Gesù Cristo dei videogiochi. Il creatore di quella roba su cui ho perso cumulativamente circa quattro anni de vita. Che se li avevo usati pe studia mo ero un cardiochirurgo. Sia messo agli atti che sto cazzo de libro lo ha alzato lui, io manco volevo fallo vede nella foto giuro”. Ti crediamo. Ma non finisce qui: “È una storia oggettivamente drammatica che conferma un sospetto che già c’avevo. Mesa che non posso andà a fà il trapianto de capelli in Turchia, sono condannato alla calvizie per colpa delle mie opinioni scomode”. A questo punto meglio calvi, perché delle opinioni comode non ce ne facciamo nulla. Daje.