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Zerocalcare è al festival di Venezia: “A me non me ne frega un caz*o di Maria Callas”. E su Disclaimer e Valerio Mastandrea…

  • di Giulia Ciriaci Giulia Ciriaci

30 agosto 2024

Zerocalcare è al festival di Venezia: “A me non me ne frega un caz*o di Maria Callas”. E su Disclaimer e Valerio Mastandrea…
La cosa più bella del festival del cinema di Venezia? I commenti di Zerocalcare. Come ogni anno il fumettista romano Michele Rech ci regala delle pillole in versione fumetto parlato in romano velocissimo sui film che ha visto in sala. E già siamo partiti con il botto: “Non me ne frega un caz*o a me de Maria Callas…”

di Giulia Ciriaci Giulia Ciriaci

C’è chi aspetta il festival di Venezia per vedere i film in concorso e chi lo attende solo per i commenti di Zerocalcare. Il fumettista romano, come ogni anno, è alla mostra del cinema e, proprio come ogni anno, ha iniziato a regalarci le sue perle (recensioni) in versione fumetto parlato in romano velocissimo. Solo per veri intenditori, sia chiaro: “Questi sono i film più rilevanti che sto guardando. La prima cosa in realtà è una serie di Alfonso Cuarón, Disclaimer, con Cate Blanchett. È la storia di una vendetta generazionale, e per le prime tre puntate non succede un caz*o. Poi all'improvviso boh diventa un por*o. I due pischelli dei primi anni duemila scopano come due manguste indemoniate. Poi all'improvviso smettono perché uno dei due muore. Porco due so due ore che non succede un caz*o. Uno è morto de morte naturale, vedi un po’ te? Prima de morire però sto pischello ha fatto in tempo ad accollasse. Sta tragedia si consuma in Italia. Tutti quelli che assistono parlano tutti Super Mario”. Come racconta Zerocalcare le trame dei film, asfaltandole, nessuno mai.

Zerocalcare
Zerocalcare
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Poi tocchiamo l’apice, con il suo pensiero sul film più applaudito per ora a Venezia: Maria, interpretato da Angelina Jolie. E qui da voce a una grande verità, che in molti però non hanno il coraggio di pronunciare: “Poi c'è Maria di Pablo Larraín. Ammetto che sono un coglione perché non sapevo qual era la Maria del titolo. Maria Callas, il grande soprano. Porco due non me ne frega un caz*o a me de Maria Callas. Ma no per lei poraccia, perché non me ne fotte proprio un caz*o della musica lirica. Non esiste un campo delle scienze o dell'arti cui me ne fotte meno della lirica. Poi il film è pure bello, ma io non lo capisco”. Eppure c’è qualcosa che del film si salva: “Alba Rohrwacher, io la amo”. E su Valerio Mastandrea, l’unico e solo Armadillo: “Noi se conoscemo quindi lo posso solo insultà e quindi meglio se me sto zitto. Mi fa schifo faglie un complimento”. Poi, udite udite, il cambio di rotta su Disclaimer: “Scusate, sono un coglione. Coglione! Coglione! Sono un coglione, non bisogna parlare delle cose prima di averle viste per intero. Le ultime tre puntate sono molto fighe e se le avessi viste prima non avrei parlato come ho fatto. Quindi la morale è che la prossima volta mi taglio la lingua”. Alla prossima recensione, nel frattempo non s’annamo a pija un gelato.

Michele Rech e l'arte dei suoi firmadilli
Michele Rech e l'arte dei suoi firmadilli
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