C’è chi si vende per un prosciutto, oppure una cena o una mazzetta da 400 euro. Favori in cambio di agevolazioni ai clienti dello Studio Tecnico Mari per eludere i controlli, o per riuscire ad ottenere pratiche edilizie favorevoli. Ora tutte le persone coinvolte rischiano di finire a processo. Ci sono 8 richieste di rinvio a giudizio e 2 patteggiamenti che si apprestano ad approdare in aula. La vicenda gravita intorno ai vertici dello Studio Tecnico Mari, gli stessi che per aiutare i loro clienti a quanto pare avrebbero corrotto pubblici funzionari, che si sarebbero mostrati disposti a falsificare documenti o ad accedere abusivamente ai sistemi informatici. Tuttavia, la procura ora ha svelato il sistema illecito. Bruno e Cinzia Mari hanno chiesto di patteggiare la loro pena, mentre sulla testa di sette vigili urbani e di funzionari dell'Ufficio Edilizia e Ispettorato Edilizio del VII Municipio pende la richiesta di rinvio a giudizio.
L'inchiesta è partita nel luglio 2020, quando i pm hanno scoperto che il noto Palacavicchi, un parcheggio e un albergo che fanno parte delle imprese di Giancarlo Cavicchi, sarebbero andati avanti nonostante le irregolarità, e nonostante i vigili avessero visitato spesso i locali in questione. Agli investigatori è sorto il dubbio che alcuni agenti di polizia potessero aver omesso di segnalare tali irregolarità. Un'indagine che ha portato a galla prosciutti, cene e bustarelle elargite ai vigili, uomini in divisa che si sarebbero venduti per 400 euro. A quanto pare i poliziotti corrotti, secondo il pm, avrebbero rivelato il momento in cui i colleghi onesti, avrebbero effettuato i controlli. Il tutto per soldi o prelibatezze. Un cittadino cinese per ottenere un'ispezione favorevole avrebbe elargito un intero prosciutto e promesso altri generi alimentari. Nell'inchiesta sono spuntati anche i nomi di Angelo e Laura Casamonica della nota omonima famiglia. I due si sarebbero rivolti allo studio Mari «per risolvere alcune pratiche edilizie relative a immobili di loro proprietà».