Sonia Bergamasco va a caccia di un fantasma: Eleonora Duse, l’attrice che ha cambiato per sempre il modo di stare in scena. Di lei ci restano un film muto, Cenere, qualche foto e un’eredità enorme, che ha folgorato Strasberg e Chaplin. Ma anche un amore tormentato con Gabriele D’Annunzio, tra palcoscenico e vita, tra lettere infuocate e tradimenti. Il film è un’indagine sul corpo dell’attrice, ieri e oggi, e sul mestiere di chi sale ancora su un palco: cosa resta della Duse nel modo in cui recitiamo, guardiamo, sogniamo? Questo si chiede Sonia Bergamasco, attrice da sempre sedotta dall’immagine silenziosa di una donna che non voleva farsi vedere, e forse neppure ricordare. Nel docufilm, attraverso testimonianze e voci di storici del cinema e dello spettacolo e di attrici come Helen Mirren, si ricompone il ritratto di un mito, attraverso chi prima di noi ha visto con i propri occhi il miracolo di Eleonora Duse compiersi in scena.
Di Eleonora Duse si ricordano le sue mani. Strette, unite in preghiera. Pare parlassero più di mille parole, “vere estensioni di pensieri e respiri”, come racconta Sonia Bergamasco nel film. Di lei si studia ancora nel 2025 la sua costante naturalezza in scena, così evidente da far sembrare inesistente la tecnica. E poi quel suo unico film, Cenere, in cui Eleonora Duse si lascia intravedere appena, spesso di spalle, coperta. Forse aveva già capito tutto, forse sapeva che la macchina da presa era troppo invadente per la sua arte e per questo aveva scelto di evitarla. Ma quel film lo fece, l’unico. In Duse - The Greatest, Bergamasco non è sola: accanto a lei ci sono Annamaria Andreoli e Fabrizio Gifuni, che aggiungono pezzi a questo puzzle di assenze, un gruppo di attrici, Valeria Bruni Tedeschi direttamente dalla sua casa parigina (che ha interpretato la Duse nel film di Pietro Marcello). Tutti e tutte che cercano di capire chi era Eleonora Duse, di cui abbiamo più vuoti che pieni. Eppure, la sua eredità si fa ancora spazio tra la gente e le vie. La raccontano storici del cinema e del teatro, la rievocano attrici come Helen Mirren, Ellen Burstyn, la si ritrova dappertutto e da nessuna parte. Perché alla fine, di lei c'è rimasto ogni cosa. O forse niente. Di sicuro, un film riuscito e innamorato che è Duse - The Greatest di Sonia Bergamasco.