Ancora nomination per gli Oscar 2025, ancora disagi, polemiche e dibattiti. A noi sono mancati La stanza accanto e Queer, titoli che sembrano essere finiti nel dimenticatoio. Dall'altra parte invece sono fioccate candidature per i musical Wicked ed Emilia Pérez. Tutto giusto? Tutto sbagliato? Per approfondire queste dinamiche e capire se davvero Vermiglio avesse avuto chance contro il favoritissimo musical di Audiard, abbiamo intervistato una delle voci più interessanti della critica cinematografica, Marco Giusti che, anche stavolta, ci ha aiutato a capire meglio il mondo del cinema e le scelte dell'Academy. Tra Anora e film che definisce “anti-Trump”, ci ha fatto notare che Hollywood non sta premiando gli audaci e che Conclave...
Marco Giusti. Le nomination sono uscite ieri. Commento a caldo: tante sorprese o “era già tutto previsto” come cantava Cocciante?
Sorprese ce ne sono state. Ad esempio quella di The Apprentice di Ali Abbasi. Io la vedo in chiave anti-Trump, penso che se non avesse vinto Donald Trump queste elezioni probabilmente non lo avrebbero nemmeno nominato. The Apprentice è un buon film però preferisco Daniel Craig in Queer di Luca Guadagnino a Sebastian Stan. Un’altra bella sorpresa è stata il film di Walter Salles candidato a miglior film, miglior film internazionale e miglior attrice protagonista. Se vincesse Fernanda Torres in Io sono ancora qui sarebbe un caso clamoroso. Un segno nuovo agli Oscar? La scomparsa sia di Angelina Jolie che Nicole Kidman che speravano di essere nominate e invece nulla. Soltanto Demi Moore ce l’ha fatta, e non era mai stata considerata agli Oscar. Un’altra bella sorpresa è stata anche sapere di Isabella Rossellini candidata come miglior attrice non protagonista.
Esatto. Isabella Rossellini è stata candidata come miglior attrice non protagonista in Conclave. Una performance tutto sommato circoscritta all'interno del film.
Lo so, però c’è comunque un nome: è la figlia di Rossellini e Bergman e l’ex moglie di David Lynch. Isabella Rossellini ha un peso storico. Onestamente, il film non l’ho capito; lo trovo modesto. Candidato in troppe categorie.
Il tema principale del monologo della Rossellini era legato all’invisibilità delle donne in Vaticano. Crede che la candidatura sia legata più al tema o alla sua performance?
Capita spesso che un tema forte porti avanti un attore, ricordiamo, ancora, il suo nome e cognome. Il fatto di aver rivisto Isabella Rossellini come Demi Moore agli Oscar funziona molto come ripescaggio di un nome che Hollywood si era dimenticato. Entrambe hanno avuto ruoli e personaggi legati a temi che il cinema ha reso per un attimo visibili, lo avevamo notato anche anni fa agli Oscar. Del resto l’attore non protagonista è quello che ti colpisce. E Isabella Rossellini in Conclave colpisce.
Candidato dappertutto anche Emilia Pérez.
Sì, Emilia Pérez ha ricevuto 13 nomination agli Oscar. È un film diviso perché non piace alle persone trans e neppure ai messicani perché entrambi ci leggono troppe ideologie e stereotipi. Inoltre, è stato fatto da un francese con produzione francese. Credo che sia il film più da Oscar e innovativo. E per la prima volta è stata candidata un’attrice trans, un record, tra l'altro, anche per la Francia ricevere ben 13 nomination. La Francia sta ottenendo grande successo a Hollywood, basta pensare anche alle candidature agli Oscar per The Substance di Coralie Fargeat. Però anche Emilia Pérez, come The Apprentice, Anora, attaccando ricchi e oligarchi, sembrano film anti-Trump. Non lo so se è un caso o se realmente Holywood si schiera dalla parte dei democratici, però è chiaro che se vengono mandati avanti film sulle persone trans o contro i monopoli, quello che appare è una chiara presa di posizione.
Tornando a Conclave, crede che il cast italiano sia meno d'impatto rispetto alle prove attoriali di Stanley Tucci, John Lithgow e Ralph Fiennes?
Troppi americani in questo film. A mio avviso, gli attori italiani sono sbagliati, Sergio Castellitto è poco credibile come prete. Sembra Barbareschi. Avrei scelto altri attori. Però devo dire che Conclave l'ho trovato abbastanza modesto, non mi sembra un grande film, poi per il secondo anno di fila premiamo i film di Edward Berger?
Giusto candidare in così tante categorie Wicked e non menzionare affatto La stanza accanto di Almodóvar, i due film Guadagnino, Queer e Challengers e Kinds of Kindness di Lanthimos?
Kinds of Kindness l’ho trovato molto brutto e vecchio, Poor things, il film precedente di Lanthimos, era una storia nuova. Dunque, quando fai un film che piace a tutti e subito dopo ne fa uscire uno con lo stesso cast ma che non funziona, fai un passo indietro. Guadagnino ai Golden Globe aveva ricevuto alcune nomination per Challengers e una soltanto per Queer. Eppure, mi chiedo, come si possono dimenticare Daniel Craig o le musiche di Challengers? C'è una cosa da dire. Mi sembra che i temi gay, queer, siano scomparsi, sia agli Oscar che a Cannes. Vincono i temi legati al mondo trans, Emilia Pérez ne è l'esempio. Aveva un tema forte e innovativo e Queer paga probabilmente anche questo. Queer non è alla moda per Hollywood o è troppo sofisticato, artistico e pesante. Francamente non so perché non sia piaciuto, non comprendo perché Edward Berger con Conclave abbia ricevuto così tante nomination e Guadagnino invece nessuna. Penso che Luca sia un po’ troppo signore, mi spiego, non abbia fatto una campagna troppo importante. Inoltre, credo che Challengers sia stato visto come film troppo popolare forse, non da Oscar. Queer invece è troppo spinto per Hollywood. Del resto, questa mattina leggevo anche che gli Oscar non vogliono film troppo legati al sesso e in effetti sono scomparsi Babygirl e Queer. Tranne Anora di Sean Baker che lancia quella che sarà, secondo me, la vincitrice dell’Oscar cioè Mikey Madison, che ha già vinto tutto.
E invece La stanza accanto, giusto escluderlo?
È un film vecchio per un pubblico di signore anziane. Eutanasia chic, mi sembra un tema evitabile. Credo sia un film sbagliato. Anche quando gli hanno dato il premio a Venezia credo lo abbiano consegnato più a lui, alla carriera di Almodóvar che al suo film. Doveva vincere Queer o The Brutalist, altro film interessante di Brady Corbet, altro film anti-Trump.
The Brutalist è finito al centro di svariate polemiche per l'uso dell'Intelligenza artificiale.
Sì sul montaggio, con dialoghi in ungherese fatti con Ai. Ma tutto sommato è giusto. S vuoi fare con le stesse voci l’accento corretto ungherese è chiaro che si debba ricorrere all'intelligenza artificiale, mentre sulla parte grafica non serviva. Anziché rifare l’opera brutalista con l'Ai, scelta che ho trovato patetica, dovevano chiamare un vero architetto. Tuttavia, questo è un problema secondario. Il film è piuttosto bello. Un po' alla Paul Thomas Anderson forse meno riuscito. Ha un tema forte al suo interno, con un finale estremamente sionista che mi aveva lasciato perplesso, però è un durissimo atto d’accusa alla cultura americana.
Torniamo agli esclusi. Vermiglio non è finito nella short list agli Oscar. Se lo aspettava?
Se metti Emilia Pérez nella stessa categoria, hai già il vincitore. Credo che Vermiglio valesse quanto gli altri film, onestamente. Tuttavia, Emilia Pérez è comunque più forte. Stesso discorso vale per Flow, tra miglior film straniero e animato. Vermiglio è un buon film medio, giusto mandarlo agli Oscar perché non c'era molto altro, però aveva pochissime chance di vincere.
Mentre Wicked e A Complete Unknown sono stati nominati praticamente dappertutto...
Wicked è il tipico film da Oscar: un musical che piace agli americani, con icone, due grandi cantanti e attrici, e un tema di integrazione sempre legato a Trump. Quindi è giusto trovarlo. Il film su Bob Dylan non l’ho visto, ci andrò oggi pomeriggio, ma mi sembra il tipico biopic, tipo quello di Freddie Mercury. Lui sarà sicuramente bravo. Preferiscono film “santini” piuttosto che Queer, che è tutt’altro, originale…
Ma quindi Giusti, chi vince l'Oscar?
Se la battono Emilia Pérez e poco altro. È molto forte. Il più forte. A meno che l'Academy non faccia vincere Anora che, va detto, non è bellissimo ma è l’unico film comedy che hanno, innovativo, fresco, positivo contro gli altri che invece sono tutti film con temi pesanti.