image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

“Gianni, l’imperatore dei sogni”, ecco perché Versace ha cambiato il mondo della moda. Siamo andati all'anteprima del documentario di Mimmo Calopresti al Torino Film Festival e...

  • di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

28 novembre 2023

“Gianni, l’imperatore dei sogni”, ecco perché Versace ha cambiato il mondo della moda. Siamo andati all'anteprima del documentario di Mimmo Calopresti al Torino Film Festival e...
Il documentario di Mimmo Calopresti, “Gianni, l’imperatore dei sogni”, ripercorre la carriera di Gianni Versace: dagli inizi a Reggio Calabria nella sartoria della madre fino alle sfilate nei luoghi più esclusivi al mondo. Una moda, quella di Versace, che non si vuole superficiale, effimera: si ispira al mondo e all’arte proprio per creare qualcosa di duraturo. Tra le voci che raccontano lo stilista milanese, anche quella di Carla Bruni

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

“Gianni Versace ha inventato la donna potente”: Carla Bruni, tra le voci del documentario presentato al Torino Film Festival di Mimmo Calopresti, Gianni, l’imperatore dei sogni, descrive così l’impatto di Versace sulla moda e sull’idea che le donne hanno di loro stesse. Vestite di seta e pelle, realizzate e vincenti. Le sfilate ideate dallo stilista calabrese non erano le solite catwalk in cui le modelle guardano fisse davanti a loro. C’era lo show, il buio, i sorrisi: anche nella comunicazione del suo stile Gianni Versace è stato innovativo. Le sue campagne erano affidate a fotografi come Richard Avedon, in un momento in cui lo stilista era anche colui che decideva le scelte negli shooting. Invece, Versace decise di affidarsi a un’altra mente creativa. La sua immaginazione era comunque in costante movimento. Sono pochissimi i momenti in cui lo stilista è fermo davanti alla telecamera a parlare di sé. “Un designer deve essere colto: deve leggere, ascoltare la musica”: se la moda vuole essere qualcosa che rimane nel tempo deve ispirarsi al mondo in cui sorge, all’arte e all’epoca che sta vivendo. Smentendo se stessa, rifiutando la sua definizione effimera. Santo Versace, il fratello di Gianni, ricorda come lo stilista non smettesse mai di lavorare, la sua creatività traeva sempre spunto da qualcosa di nuovo. Da giovane spiegava i film e i libri che leggeva agli amici. Era timido, anche se gli abiti che creava sembravano suggerire il contrario. Forse per questo è stato grande: ha saputo proiettare la sua anima in quello che faceva. I suoi sogni diventavano materia. Il documentario di Mimmo Calopresti unisce alle testimonianze reali di chi ha conosciuto Gianni una messa in scena della sua infanzia a Reggio Calabria, della nascita della sua passione e l’ammirazione per la madre sarta. “Il film non è un documentario sulla moda. E non è l’agiografia acritica, quella che oggi si chiama elegantemente biopic di chi, venuto dal niente, ha costruito un impero”, ha chiarito il regista. L’imperatore dei sogni è, piuttosto, un excursus su un’eccellenza che dall’Italia è arrivata in tutto il mondo. E poi, la morte: quella morte incomprensibile, a cui il documentario solo accenna. Due colpi di pistola. I volti distrutti dei presenti al Duomo di Milano al funerale: Elton John, Naomi Campbell, Lady Diana e Giorgio Armani, il quale aveva confessato di considerare Gianni Versace “l’altra metà della mela”.

Elton John e Gianni Versace a una festa
Elton John e Gianni Versace a una festa

“Sto vivendo il mio sogno. Quale? Quello di essere Gianni Versace”: senza bisogno di aspirare a diventare nessun altro che non fosse se stesso, Versace ha cambiato le donne, gli uomini e la loro immagine. Un cambiamento che, al contrario della caducità della moda, resterà per sempre. Gianni, l’imperatore dei sogni ha fatto discutere soprattutto per il “rifiuto” della direzione della Festa del Cinema di Roma, che ha valutato il documentario di Calopresti come “non idoneo”. Lo stesso regista ha poi dichiarato alla Gazzetta del Sud che, con ogni probabilità, è stato Santo Versace a far ritirare il film dalla manifestazione. Minerva Pictures (di cui Santo è presidente), produttrice al 50% dell’opera, ha fatto sapere che la famiglia Versace si era ritirata dal progetto e che “il film non era pronto” al momento dell’evento romano. Ora il film è arrivato al Torino Film Fest e, dopo un accordo con la famiglia Versace, uscirà anche nelle sale. Al di là di tutto, i film sono più importanti delle polemiche. Specie se ritraggono persone come Gianni Versace, capaci di vestire di metallo la pelle delle donne. Una moda quasi paradossale che fraintende la propria natura passeggera. “Abbiamo bisogno di vino, non di champagne”, qualcosa che rimanga e che non si annulli l’istante successivo alla creazione. Un sogno, quello di Gianni Versace, che è ancora oggi materia vivente.

Gianni Versace con le modelle Carla Bruni e Naomi Campbell
Gianni Versace con le modelle Carla Bruni e Naomi Campbell

More

Tina Turner, l’incontro con Donatella e Gianni Versace, il marito Erwin e quel duetto con Bowie: il ricordo di Roberto Alessi

di Roberto Alessi Roberto Alessi

La musica non si spegne

Tina Turner, l’incontro con Donatella e Gianni Versace, il marito Erwin e quel duetto con Bowie: il ricordo di Roberto Alessi

Alviero Martini 1A Classe stagione autunno/inverno: ecco la nuova collezione uomo Geo Road

di Giulia Ciriaci Giulia Ciriaci

verso mete note e segrete

Alviero Martini 1A Classe stagione autunno/inverno: ecco la nuova collezione uomo Geo Road

Ci ha lasciati Luca Sabatelli, il grande costumista di Raffaella Carrà

di Roberto Alessi Roberto Alessi

Maestri dello spettacolo

Ci ha lasciati Luca Sabatelli, il grande costumista di Raffaella Carrà

Tag

  • Moda
  • Torino

Top Stories

  • FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…

    di Riccardo Canaletti

    FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…
  • Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere

    di Riccardo Canaletti

    Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere
  • Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…

    di Aldo Nove

    Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…
  • ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...

    di Riccardo Canaletti

    ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...
  • Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."

    di Alberto Bertoli

    Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."
  • Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

    di Aldo Nove

    Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

“La musica non genera violenza”. Parla Lorenzo Luporini: “Il teatro-canzone con Gaber? Parlava già dei problemi di oggi, come…”. E intanto “Io, noi e Gaber” torna al cinema

di Ilaria Ferretti

“La musica non genera violenza”. Parla Lorenzo Luporini: “Il teatro-canzone con Gaber? Parlava già dei problemi di oggi, come…”.  E intanto “Io, noi e Gaber” torna al cinema
Next Next

“La musica non genera violenza”. Parla Lorenzo Luporini:...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy