image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

“Il mio cognome rubato dai Maneskin”. Damiano David racconta perché, il successo, le paure e le rivincite (da solista)

  • di Beniamino Carini Beniamino Carini

17 gennaio 2025

“Il mio cognome rubato dai Maneskin”. Damiano David racconta perché, il successo, le paure e le rivincite (da solista)
Damiano David, ora solista, rivendica la sua identità artistica e personale: “Mi hanno sempre chiamato ‘Damiano dei Måneskin’, ma il mio cognome è di famiglia e l’ho reclamato”. Tra il nuovo album in lavorazione a Los Angeles e un tour mondiale da tutto esaurito, il cantautore si racconta: dalle difficoltà del trasferimento negli Usa alla paura di cadere nella trappola della fama...

di Beniamino Carini Beniamino Carini

Damiano David non si ferma mai. Con il suo singolo Born With A Broken Heart in vetta alle radio e un tour mondiale che sta già registrando sold out in città come Londra, New York e Berlino, il cantautore romano si racconta con un’intimità sorprendente al sito Genius. E spiega una scelta personale e artistica: usare il suo nome completo. “Mi hanno sempre chiamato "Damiano dei Måneskin". Ha senso, ovvio, ma a lungo andare mi è sembrato che il mio cognome, quello di famiglia, fosse stato rubato” ha detto in un’intervista. “Usarlo come artista solista è il mio modo di riprendermelo. E poi, diciamolo, Damiano David suona bene”. 

Damiano David durante l'intervista a Genius
Damiano David durante l'intervista a Genius

Il suo percorso come solista lo ha portato a Los Angeles, dove sta lavorando al suo nuovo progetto discografico. Ma il trasferimento non è stato una passeggiata: “All’inizio è stato uno choc culturale. A Roma ci sono piazze, bar, luoghi d’incontro. A Los Angeles sembra tutto più deserto, isolato”, ha raccontato a Vogue Italia. Nonostante le difficoltà, la città gli ha offerto una tela bianca: “Potevo essere chiunque volessi. Questo mi ha ispirato. Ho costruito un nuovo mondo: persone, musicisti, autori. E questo si riflette nella mia musica”. Ma Damiano non nasconde le sue paure: “La trappola della fama e della produzione in serie è reale. Ne sono stato ossessionato tre anni fa”, confessa. Ora, con una maturità che si percepisce anche nelle sue parole, aggiunge: “So chi sono come artista. Se questo album fa flop, non sarà un verdetto sul mio talento. Continuerò a creare, perché so di poter fare musica che funziona”. E mentre i biglietti per la sua data romana vanno a ruba, l’artista si prepara a tornare nella sua città l’11 ottobre: “Roma è casa, e casa non te la toglie nessuno” sembra voler dire. Come il suo cognome.

20250117 154548566 4378

More

Abbiamo ascoltato “Balloonerism”, disco postumo di Mac Miller, ma com’è? La prova che sarebbe stato davvero in grado di volare. Vi spieghiamo perché…

di Benedetta Minoliti Benedetta Minoliti

oltre le nuvole

Abbiamo ascoltato “Balloonerism”, disco postumo di Mac Miller, ma com’è? La prova che sarebbe stato davvero in grado di volare. Vi spieghiamo perché…

Abbiamo ascoltato il nuovo album di Myss Keta, “.”. Ma com’è? Pazzesko, come lei. Un disco che ci riporta al liceo e vi spieghiamo perché. E quella citazione a Sinner…

di Benedetta Minoliti Benedetta Minoliti

si torna in Porta Venezia

Abbiamo ascoltato il nuovo album di Myss Keta, “.”. Ma com’è? Pazzesko, come lei. Un disco che ci riporta al liceo e vi spieghiamo perché. E quella citazione a Sinner…

Sean Combs, visionario o demone? Abbiamo visto il documentario “Diddy: The Making of a Bad Boy” e vi spieghiamo perché è l’inquietante fotografia dello stile di vita del rapper, tra abusi di potere, manipolazioni psicologiche e…

di Rosy Canale Rosy Canale

scioccante

Sean Combs, visionario o demone? Abbiamo visto il documentario “Diddy: The Making of a Bad Boy” e vi spieghiamo perché è l’inquietante fotografia dello stile di vita del rapper, tra abusi di potere, manipolazioni psicologiche e…

Tag

  • Damiano David
  • Genius
  • intervista
  • Maneskin
  • Musica

Top Stories

  • FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…

    di Riccardo Canaletti

    FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…
  • Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere

    di Riccardo Canaletti

    Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere
  • Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…

    di Aldo Nove

    Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…
  • ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...

    di Riccardo Canaletti

    ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...
  • Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."

    di Alberto Bertoli

    Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."
  • Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

    di Aldo Nove

    Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

di Beniamino Carini Beniamino Carini

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Con Angelo Duro la destra ha trovato il faro della sua egemonia culturale? Per Stefano Cappellini di Repubblica, che ha visto “Io sono la fine del mondo” al cinema, sì. Ecco perché…

di Beniamino Carini

Con Angelo Duro la destra ha trovato il faro della sua egemonia culturale? Per Stefano Cappellini di Repubblica, che ha visto “Io sono la fine del mondo” al cinema, sì. Ecco perché…
Next Next

Con Angelo Duro la destra ha trovato il faro della sua egemonia...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy