Nel marasma del pop commerciale italiano, o di quel cantautorato che poi è un bluff, perché si rivela di plastica, pensato spesso a tavolino per le orecchie di un pubblico che la musica la vuole consumare in fretta, Brunori Sas è una perla rara. A quattro anni da “Cip!”, album del 2020, a cui ha fatto seguito un unico singolo, “La vita com’è”, il cantautore è tornato con “La ghigliottina”. Un brano che segna una nuova fase musicale, ancora al fianco di Riccardo Sinigallia.
Ma quindi, arriviamo al dunque: com’è “La ghigliottina”? Un brano che parla d’amore, ma anche di contemporaneità, con quell’ironia che caratterizza da sempre la sua scrittura. Brunori Sas è uno che le parole le sa usare davvero. E bene.Ti infila un “maschio etero bianco” con la stessa facilità con cui in tanti brani si parla di “sole, cuore e amore”, senza scadere però nelle banalità. “La ghigliottina” sembra essere un brano che parla di fatica. Di quella fatica che ti fa dire “vorrei tornare a quando ero bambino per non dovermi rendere conto che oh, il mondo fa veramente schifo”. A quando ti rendi conto che poi, alla fine, gli argomenti di discussione sono sempre gli stessi: “la moda, la droga, il calcio, la figa”. Proprio quei temi che sembrano veramente cari ai maschi eterobasici. E ovviamente, non può mancare l’amore. Quell’amore che sembra essere così difficile da provare oggi. Non siamo più in grado di provare emozioni autentiche? O forse abbiamo aspettative troppo alte? Chissà. Magari ci innamoriamo del primo che passa, che sembra perfetto per noi, e poi forse non lo è poi così tanto. E infatti “l’amore dov’è?”.
“La ghigliottina è una canzone d’attualità e l’attualità, si sa, è sempre scivolosa" ha raccontato Brunori Sas a proposito del brano su Instagram. “Per questo, nell’infilarmi in questo ginepraio, ho indossato i panni del cronista, un po’ quelli dell’autore, alternando frasi captate in giro a roba che mi è passata per la testa”. E il cantautore il cronista lo sa fare bene, probabilmente molto meglio di tanti che lo fanno per mestiere. Certo, la poesia dei primi album, con brani come "Arrivederci tristezza” o “La verità”, forse un po’ ci manca. Ma questa nuova fase creativa di Brunori Sas sembra essere molto ispirata. Sicuramente, il cantautore è un puntino luminoso in un mare di stelle giganti, che nonostante tutto però non riesco a brillare tanto quanto lui.