image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Abbiamo letto il libro “Sangue di cane” di Veronica Tomassini: perché è diventato un caso editoriale? Prendete Chuck Palahniuk e Marguerite Duras e avrete questo romanzo senza redenzione e...

  • di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

16 dicembre 2024

Abbiamo letto il libro “Sangue di cane” di Veronica Tomassini: perché è diventato un caso editoriale? Prendete Chuck Palahniuk e Marguerite Duras e avrete questo romanzo senza redenzione e...
Un romanzo diventato un caso letterario, forse più violento di qualsiasi altro libro italiano di questi anni. “Sangue di cane” è un racconto (autobiografico?) senza redenzione, che tiene insieme la crudeltà della società (Palahniuk) e la voracità dei sentimenti (Duras)

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Quando uscì fu un caso editoriale. Lo riconosce nella prefazione alla nuova edizione anche l’autrice, Veronica Tomassini, una delle scrittrici più grandi che abbiamo in Italia: “Dovevo raccontare, non era possibile che raccontare. Era l’unico senso forse di quella vita eretta in bilico, la pietra di scarto che indossava l’orrore degli altri. Io la chiamerei pietà”. Raramente la ferocia si è unita, negli ultimi cinquant’anni di storia della letteratura nostrana, con un virtuosismo linguistico e stilistico capace di prosciugare ogni possibilità di speranza in una storia. Anzi, la speranza diventa, se si accetta questo particolare patto con il narratore, una perversione, una mancanza di empatia. Qui non si tratta di ricostruire qualcosa di rotto, ma di assistere alle macerie, alla salmodia di una voce che, nell’abisso, trova comunque le parole. Il titolo del libro è Sangue di cane è La Nave di Teseo.

20241216 113553882 9783
"Sangue di cane" di Veronica Tomassini (La Nave di Teseo, 2024)
https://mowmag-store.myspreadshop.it/

Il libro è il racconto non tanto della marginalità, che è operazione commerciale e piatta, ma della vita possibile all’interno di una condizione del genere, condizione che implica la costante ripetizione di parole, di espressioni, di concetti, quasi giustapposti nella scrittura teatrale e minimale, à la Marguerite Duras di Occhi blu, capelli neri – così diversa dalla recente scrittura giornalistica di Tomassini – che pare debba servire a convincere il lettore, ma anche l’io narrante, che le cose non potevano non andare in un certo, tragico, modo. Forse è nello spazio dell’impossibilità che l’amore, per quanto possibile, diventa invece necessario. E lo diventa con la forza del Cantico dei cantici, “perché forte come la morte è l'amore”, cioè come un destino. “Non ti dissi un bel no deciso mai, e a lungo fu così. Però arrivò anche quel giorno, il giorno in cui provai a dire basta”. La necessità sembra anche una dimostrazione della debolezza del carattere, dell’incapacità di decidere. Ma davvero è così? Piuttosto, lontani dall’essere deboli, i protagonisti sono forti e risoluti. Sono le loro azioni a non contare quasi nulla, a essere paradossalmente inerti. Più che azioni, inazioni, perché sterili, e forse pure i personaggi sono consci dell’infecondità del loro agire. Vivono schiacciati dalla legge di natura, che è il nascere, che Alberto Bevilacqua definì in un suo libro di poesie del ’75 “la crudeltà”.

Veronica Tomassini
Veronica Tomassini

Poi c’è il lampo, la svolta, l’imbarazzo di scoprire i tratti autobiografici di questo libro violentissimo e senza redenzione. La stessa autrice, raccontandosi in un’intervista su Rolling Stone, racconta la sua vita con cui sembra essere riuscita a venire a patti solo ora, mentre prima, dice, considerava la sua adolescenza tra tossici e povertà “una vergogna”. Eppure, ecco il miracolo della letteratura, con Sangue di cane, uscito per la prima volta quattordici anni fa, nel 2010, quella rimozione in pubblico, quel trauma conservato gelosamente, è diventato invece una notizia, anzi, di più, un caso letterario. Insomma, è diventato un racconto esposto potenzialmente a chiunque, in Italia e all’estero. Anche questo dimostra che non si tratta di una storia della marginalità, ma di una storia dentro la marginalità, una storia nulla affatto marginale e, anzi, centrata, centripeda, che rincorre la lenta implosione umana, quasi antropologica, di quel tratto di vita, come un fuoco che si assopisce e nell’unica scintilla tra la brace raggiunge una specificità oltre la quale la notte raggela.

https://mowmag.com/?nl=1

More

Abbiamo letto “Tatà” di Valérie Perrin (“Cambiare l’acqua ai fiori”), il libro più venduto in Italia: una zia morta due volte, una voce registrata, i ricordi d’infanzia e… ecco perché merita il primo posto in classifica

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Un giallo sentimentale

Abbiamo letto “Tatà” di Valérie Perrin (“Cambiare l’acqua ai fiori”), il libro più venduto in Italia: una zia morta due volte, una voce registrata, i ricordi d’infanzia e… ecco perché merita il primo posto in classifica

Michel Houellebecq aveva ragione su tutto, ma lo abbiamo mai ascoltato? Torna in libreria “Sottomissione”, il libro profezia sull’Europa: islamizzazione, omologazione, dittatura del politicamente corretto e… leggetelo!

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Profezia

Michel Houellebecq aveva ragione su tutto, ma lo abbiamo mai ascoltato? Torna in libreria “Sottomissione”, il libro profezia sull’Europa: islamizzazione, omologazione, dittatura del politicamente corretto e… leggetelo!

Abbiamo letto “Quando ormai era tardi” di Claire Keegan: davvero gli uomini sono tutti avidi e patriarcali? Tre pessimi racconti sulla misoginia e la fine dell’amore di una scrittrice miracolosa. Meglio “I titoli di coda” di De Silva o Nick Hornby

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Stroncature

Abbiamo letto “Quando ormai era tardi” di Claire Keegan: davvero gli uomini sono tutti avidi e patriarcali? Tre pessimi racconti sulla misoginia e la fine dell’amore di una scrittrice miracolosa. Meglio “I titoli di coda” di De Silva o Nick Hornby

Tag

  • Amore
  • Cultura
  • la nave di teseo
  • Libri
  • recensione
  • Romanzi
  • Sicilia

Top Stories

  • FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…

    di Riccardo Canaletti

    FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…
  • Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere

    di Riccardo Canaletti

    Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere
  • Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…

    di Aldo Nove

    Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…
  • ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...

    di Riccardo Canaletti

    ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...
  • Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."

    di Alberto Bertoli

    Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."
  • Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

    di Aldo Nove

    Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Intervista definitiva a Leonardo Caffo: «Il filosofo è finito, sono il mostro». Il femminismo? «Come le Brigate Rosse, aspetto un gesto violento». E su Chiara Valerio, Michela Murgia e Più Libri Più Liberi…

di Gianmarco Aimi

Intervista definitiva a Leonardo Caffo: «Il filosofo è finito, sono il mostro». Il femminismo? «Come le Brigate Rosse, aspetto un gesto violento». E su Chiara Valerio, Michela Murgia e Più Libri Più Liberi…
Next Next

Intervista definitiva a Leonardo Caffo: «Il filosofo è finito,...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy