image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Abbiamo letto “Il male maschio” di Enrico Dal Buono: ma com’è? Ecco perché solo la letteratura rovescia il dogma transfemminista (ma non si accontenta delle scuse dei maschi alfa)

  • di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

12 marzo 2025

Abbiamo letto “Il male maschio” di Enrico Dal Buono: ma com’è? Ecco perché solo la letteratura rovescia il dogma transfemminista (ma non si accontenta delle scuse dei maschi alfa)
“Il male maschio” di Enrico Dal Buono (La Nave di Teseo, 2025) è un romanzo che viola le difese della nuova vulgata transfemminista: il problema non è l’uomo, il problema è l’essere umano. E la violenza non è solo patriarcale, ma universale…

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Potrebbe essere il miglior titolo dell’anno, Il male maschio (La Nave di Teseo, 2025). Musicalmente omogeneo, concettualmente perfetto. Il “male maschio” è ciò che la nostra società si sforza di combattere. Non tanto il male fatto dai maschi, ma il male in quanto maschio. Per intenderci, quello di cui scrive Francesco Piccolo in Son qui: m’ammazzi o Alessandro Giammei in Parlare fra maschi, pessimi esempi di lecchinaggio ideologico. Virilità come peccato originale, il maschio è sempre tossico. Per usare un titolo di Vanity Fair: “Tutti gli uomini pensano come pensa un femminicida”. Per dirla con Michela Murgia: siamo tutti figli di mafiosi, se non uccidiamo godiamo nel nostro privilegiato costruito sul sangue innocente, quello delle donne. Neanche gli uomini illuminati si salvano davvero. Neanche gli omosessuali o i queer, o le donne transgender. Tutti gli uomini biologici hanno sedimentato, anche per un solo anno della loro vita pensante (diciamo intorno all’adolescenza), i pregiudizi di genere. È il nuovo dogma della sociologia. Ma annacquando il dogma si arriva lo stesso a una verità tanto chiara quanto estrema: qualcosa di vero c’è, ma per capirlo bisogna mettersi dal lato dell’uomo tossico, Andrea Occasi, un traditore, un uomo fondamentalmente dalla mentalità semplice. Quel che si perde, preferendo la letteratura all’attivismo, è proprio ciò che Enrico Dal Buono dimostra in questo romanzo: l’uomo è ferito.

"Il male maschio" di Enrico Dal Buono (La Nave di Teseo, 2025)
"Il male maschio" di Enrico Dal Buono (La Nave di Teseo, 2025)

Occasi ha tradito, si è innamorato e ha tradito ancora. Ma la donna che ama lo punisce e lo fa superando di gran lunga la coltre di nebbia psicologica che caratterizza dei rapporti tossici. È tutto sotto la luce del sole, chiaro. È tutto violentemente mostrato, rinfacciato. Fin dall’inizio. “In una città a Occidente ormai c’è buio e c’è un divano e steso sul divano c’è il cadavere di un maschio bianco quarantenne con la faccia di un testimonial della Kinder invecchiato e la testa rotta da quattro colpi di bistecchiera antiaderente”. Ora, questa violenza non è legittima difesa né un omicidio inaccettabile. È violenza naturale, aggressività umana. Aggressività che non ha a che fare con il maschilismo, neanche con un maschilismo assorbito involontariamente dalle donne. Quante volte si sente dire che la donna è violenta perché ha interiorizzato caratteristiche maschiliste, come l’assertività. Ma ne Il male maschio ciò che si nega non è tanto questo, le donne non hanno preso caratteristiche maschiliste; si dice di più. Che l’uomo è un trauma, non è assertivo, è angosciato, in costante decostruzione, sia per spinte esterne (i nuovi militanti transfemministi) sia per spinte interne, primitive, profonde. L’uomo, affetto da una “malattia mortale”, per dirla con Kierkegaard, è incastrato nella violenza tanto quanto la donna. Ecco ciò che li accomuna nel romanzo. Dal Buono scrive con perfida raffinatezza, non si dilunga ed evita facili barocchismi. Preferisce confrontarsi con la realtà in modo estremo, accettando che i suoi libri siano un esempio di estetica pratica, calata nella vita reale. Ma qual è il centro fondamentale che traduce il trauma, l’incapacità di essere migliori di ciò che si è, in amore? Il rapporto con una madre, totem della femminilità sempre fraintesa o rifiutata (la madre stessa è chiamata per nome in tutta la prima parte del romanzo), eppure unico scandaglio per comprendere finalmente che il male non è maschio: è umano.

https://mowmag.com/?nl=1

More

Abbiamo letto “La missione possibile” il libro-manifesto di Luigi Marattin: ma il suo è un nuovo partito liberal democratico o il nuovo partito dei nerd? E la tirannia della competenza (che auspica) e quasi leninista…

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

MOWbook review

Abbiamo letto “La missione possibile” il libro-manifesto di Luigi Marattin: ma il suo è un nuovo partito liberal democratico o il nuovo partito dei nerd? E la tirannia della competenza (che auspica) e quasi leninista…

Siamo tutti creator, ma nessuno è più creativo? Abbiamo letto “Prompting” di Niccolò Monti: davvero si può fare arte usando Chatgpt? E perché non possiamo farne a meno?

di Jacopo Tona Jacopo Tona

Alla portata di tutti?

Siamo tutti creator, ma nessuno è più creativo? Abbiamo letto “Prompting” di Niccolò Monti: davvero si può fare arte usando Chatgpt? E perché non possiamo farne a meno?

Abbiamo letto “L'ingiusto processo al Gesù di Scorsese” (Baldini+Castoldi) di Pierluigi Di Pasquale, ma com'è? Nel film “L’ultima tentazione di Cristo” il vero scandalo è porsi delle domande?

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Mowbook review

Abbiamo letto “L'ingiusto processo al Gesù di Scorsese” (Baldini+Castoldi) di Pierluigi Di Pasquale, ma com'è? Nel film “L’ultima tentazione di Cristo” il vero scandalo è porsi delle domande?

Tag

  • Enrico Dal Buono
  • Letteratura
  • recensione libri
  • Cultura
  • Libri
  • Romanzi
  • Femminismo

Top Stories

  • Ma come si pronuncia il nome del Nobel per la letteratura 2025? Siamo gli unici così onesti da dirvi che László Krasznahorkai non sappiamo chi sia (ma proviamo a dirvelo lo stesso)

    di Riccardo Canaletti

    Ma come si pronuncia il nome del Nobel per la letteratura 2025? Siamo gli unici così onesti da dirvi che László Krasznahorkai non sappiamo chi sia (ma proviamo a dirvelo lo stesso)
  • Scandalo San Carlo, anche Fedora Sorrentino, come Spedaliere e Tzempetonidis, assunta per un ruolo che prima non esisteva: ma quante cariche si sono inventati?

    di Riccardo Canaletti

    Scandalo San Carlo, anche Fedora Sorrentino, come Spedaliere e Tzempetonidis, assunta per un ruolo che prima non esisteva: ma quante cariche si sono inventati?
  • E se qualcuno vi dicesse che “Una battaglia dopo l’altra” di Anderson con DiCaprio non è un capolavoro (né è un film attuale)? Lo fa Bret Easton Ellis. E la rivoluzione...

    di Matteo Cassol

    E se qualcuno vi dicesse che “Una battaglia dopo l’altra” di Anderson con DiCaprio non è un capolavoro (né è un film attuale)? Lo fa Bret Easton Ellis. E la rivoluzione...
  • Intervista dolce, violenta, vera ad Anna Negri: “Mio padre Toni? Voleva cambiare il mondo, ma non si accorgeva dei rapporti di potere con mia madre e me”

    di Leonardo Caffo

    Intervista dolce, violenta, vera ad Anna Negri: “Mio padre Toni? Voleva cambiare il mondo, ma non si accorgeva dei rapporti di potere con mia madre e me”
  • La folle storia del Supersonic Record Store, che da Foligno porta la gente a New York partendo da un ex cinema a luci rosse

    di Cosimo Curatola

    La folle storia del Supersonic Record Store, che da Foligno porta la gente a New York partendo da un ex cinema a luci rosse
  • Quando tutti erano cantautori impegnati lui era già avanti e parlava del futuro: disinformazione, gossip, pigrizia. Cosa ci resta di Ivan Graziani, l'Andrea Pazienza della musica

    di Riccardo Canaletti

    Quando tutti erano cantautori impegnati lui era già avanti e parlava del futuro: disinformazione, gossip, pigrizia. Cosa ci resta di Ivan Graziani, l'Andrea Pazienza della musica

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Io so i nomi dei responsabili: da Giuliani, Cucchi e Regeni al "sistema" Gintoneria, dal lavoro precario alle stragi dei miranti. Ma non so più a chi dirli...

di Leonardo Caffo

Io so i nomi dei responsabili: da Giuliani, Cucchi e Regeni al "sistema" Gintoneria, dal lavoro precario alle stragi dei miranti. Ma non so più a chi dirli...
Next Next

Io so i nomi dei responsabili: da Giuliani, Cucchi e Regeni al...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy