image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Abbiamo letto “L'ingiusto processo al Gesù di Scorsese” (Baldini+Castoldi) di Pierluigi Di Pasquale, ma com'è? Nel film “L’ultima tentazione di Cristo” il vero scandalo è porsi delle domande?

  • di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

3 marzo 2025

Abbiamo letto “L'ingiusto processo al Gesù di Scorsese” (Baldini+Castoldi) di Pierluigi Di Pasquale, ma com'è? Nel film “L’ultima tentazione di Cristo” il vero scandalo è porsi delle domande?
Martin Scorsese voleva raccontare “L’ultima tentazione di Cristo”, ma finì per affrontare l’opposizione dai custodi della presunta ortodossia. Il film divenne un caso prima ancora della sua realizzazione: Paramount abbandonò il progetto, Universal lo riprese, e l’uscita nel 1988 provocò un confronto tra integralisti e difensori dell’arte. Anche Franco Zeffirelli lo attaccò alla Mostra del cinema di Venezia del 1989. Pierluigi Di Pasquale, con “L’ingiusto processo al Gesù di Scorsese”, pubblicato da Baldini+Castoldi, ripercorre la storia di un film che osava dubitare. Perché a volte il vero scandalo è porsi delle domande

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Fare un film blasfemo è un facile esercizio: qualche croce al contrario, l’amplesso di un santo, il sangue del Salvatore lasciato scorrere per diluirne la sacralità. Fare un film sulla tentazione, invece, è più complesso. Nel dubbio probabilmente risiede il vero valore della fede. I dubbi, però, non sempre sono ben accolti. Specie se chi presiede il tribunale si nasconde dietro a una presunta ortodossia. L’ingiusto processo al Gesù di Scorsese (Baldini+Castoldi) di Pierluigi Di Pasquale ripercorre la vicenda produttiva de L’ultima tentazione di Cristo. Sembra scontato, oggi, parlare di un capolavoro. Così non era nel 1983, quando la Paramount si interessò alla sceneggiatura di Martin Scorsese e Paul Schrader, tratta dal romanzo di Nikos Kazantzakis. Solo l’accenno di una possibile produzione scatenò la reazione dei fedeli, che decisero di boicottare il progetto. Nel 1987 Scorsese ci riprovò con la Universal. Di nuovo: gli integralisti fecero di tutto per impedire la diffusione dell’opera. L’anno dopo, il 18 agosto, il film uscì finalmente nelle sale, con protagonista Willem Defoe. Ma l’opposizione non si fermò. Anzi, qualche nome celebre divenne parte di quella battaglia contro L’ultima tentazione: Franco Zeffirelli fu tra coloro che protestarono quando il direttore della Mostra del cinema di Venezia, Guglielmo Biraghi, decise di portare il film al Lido.

https://mowmag.com/?nl=1

“Io credo che sia un film religioso sulla sofferenza e sullo sforzo di trovare Dio. È stato fatto con convinzione e amore e, di conseguenza, credo sia un’affermazione, e non una negazione di fede”, disse il regista anni dopo. Insomma, la ricerca di un Cristo che ha incarnato “il messaggio più importante ai fini della sopravvivenza della nostra razza sulla terra” e non un “pupazzo di plastica attaccato sul cruscotto di un’auto”. Un’indagine che ricalca quella di Kazantzakis - Di Pasquale offre una sintetica ma densa introduzione all’autore - fece nel suo romanzo, anch’esso mal recepito. Viene definito effetto Streisand quello per cui l’informazione censurata ottiene l’effetto contrario, quindi una maggiore diffusione. Talvolta, però, il rimbalzo non è così automatico. E L’ingiusto processo di Di Pasquale rende conto dell’impegno che è servito per salvare il Vangelo secondo Scorsese.

"L'ingiusto processo al Gesù di Scorsese" (Baldini+Castoldi) di Pierluigi Di Pasquale
"L'ingiusto processo al Gesù di Scorsese" (Baldini+Castoldi) di Pierluigi Di Pasquale
https://mowmag.com/?nl=1

More

Oscar 2025, davvero Netflix ha fermato la campagna di Karla Sofia Gascon (Emilia Perez) per dei tweet razzisti? La prima attrice trans candidata all’Academy replica: “Io vittima della cancel culture…”

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Paradossi

Oscar 2025, davvero Netflix ha fermato la campagna di Karla Sofia Gascon (Emilia Perez) per dei tweet razzisti? La prima attrice trans candidata all’Academy replica: “Io vittima della cancel culture…”

“Il cinema a Roma? Caz*eggio, soldi e tutto bellissimo”. Parla l’attore e artista Robert Gligorov: “Ecco il problema nella discografia di oggi…”. Poi Lucio Fulci, Donatella Rettore e i Bluvertigo…

di Redazione MOW Redazione MOW

Mondo a parte

“Il cinema a Roma? Caz*eggio, soldi e tutto bellissimo”. Parla l’attore e artista Robert Gligorov: “Ecco il problema nella discografia di oggi…”. Poi Lucio Fulci, Donatella Rettore e i Bluvertigo…

Abbiamo visto la serie “Zero Day” su Netflix con Robert De Niro: ma com’è? L’ambizione è politica, ma resta un dramma familiare. E la strategia della tensione da anni di piombo? Guardate un film di Bellocchio, che è meglio...

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Noi moderati

Abbiamo visto la serie “Zero Day” su Netflix con Robert De Niro: ma com’è? L’ambizione è politica, ma resta un dramma familiare. E la strategia della tensione da anni di piombo? Guardate un film di Bellocchio, che è meglio...

Tag

  • Arte
  • Cinema
  • Festival di Venezia
  • Film
  • Libri
  • Religione

Top Stories

  • Le Scelte stupide di Fedez e Clara (altro che flirt), Damiano David torna Maneskin e Emis Killa e Lazza… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio dei singoli del venerdì

    di Benedetta Minoliti

    Le Scelte stupide di Fedez e Clara (altro che flirt), Damiano David torna Maneskin e Emis Killa e Lazza… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio dei singoli del venerdì
  • Daria Bignardi distrugge Valérie Perrin e Joel Dicker: “Come la torta al cioccolato del supermercato, golosa ma non ti nutre e magari è tossica…” Cambiare l’acqua ai fiori? “Ho perso sei ore a leggerlo e…”

    di Riccardo Canaletti

    Daria Bignardi distrugge Valérie Perrin e Joel Dicker: “Come la torta al cioccolato del supermercato, golosa ma non ti nutre e magari è tossica…” Cambiare l’acqua ai fiori? “Ho perso sei ore a leggerlo e…”
  • LE PAGELLE del Concertone del primo maggio: Gabry Ponte imperatore assoluto (10 e lode), Lauro vampiro di Twilight (4)

    di Grazia Sambruna

    LE PAGELLE del Concertone del primo maggio: Gabry Ponte imperatore assoluto (10 e lode), Lauro vampiro di Twilight (4)
  • Abbiamo visto The Four Seasons con Steve Carell su Netflix, ma com’è? Una serie per adulti (ma non nel senso che credete)

    di Ilaria Ferretti

    Abbiamo visto The Four Seasons con Steve Carell su Netflix, ma com’è? Una serie per adulti (ma non nel senso che credete)
  • Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."

    di Alberto Bertoli

    Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."
  • Abbiamo ascoltato in anteprima Ranch di Salmo: essere invecchiati è crudele ma averlo fatto così è un lusso. La recensione di MOW traccia per traccia

    di Cosimo Curatola

    Abbiamo ascoltato in anteprima Ranch di Salmo: essere invecchiati è crudele ma averlo fatto così è un lusso. La recensione di MOW traccia per traccia

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Oscar 2025, in attesa del prossimo 007 sappiamo chi è la nuova Bond Girl? Ecco perché si parla di Margaret Qualley per il film Amazon dopo lo show al Dolby Theatre…

di Domenico Agrizzi

Oscar 2025, in attesa del prossimo 007 sappiamo chi è la nuova Bond Girl? Ecco perché si parla di Margaret Qualley per il film Amazon dopo lo show al Dolby Theatre…
Next Next

Oscar 2025, in attesa del prossimo 007 sappiamo chi è la nuova...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy