image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Oscar 2025, davvero Netflix ha fermato la campagna di Karla Sofia Gascon (Emilia Perez) per dei tweet razzisti? La prima attrice trans candidata all’Academy replica: “Io vittima della cancel culture…”

  • di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

5 febbraio 2024

Oscar 2025, davvero Netflix ha fermato la campagna di Karla Sofia Gascon (Emilia Perez) per dei tweet razzisti? La prima attrice trans candidata all’Academy replica: “Io vittima della cancel culture…”
Una situazione quasi paradossale sta complicando la corsa di “Emilia Perez”, il film di Jacques Audiard, agli Oscar 2025. La protagonista Karla Sofia Gascon, prima donna trans a essere candidata come miglior attrice dall’Academy, sembra essere in rapporti tesi con Netflix: la campagna promozionale di Gascon, infatti, sarebbe stata interrotta a causa delle polemiche dovute a dei vecchi tweet apertamente razzisti. Ma l’attrice si è difesa sui social: “Io vittima della cancel culture”. Ecco cosa sta succedendo

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Sarebbe bastata una sola candidatura in più, ad Emilia Perez, per eguagliare il record di Titanic come film più nominato in una sola edizione degli Oscar. Per la pellicola di Jacques Audiard sono “solo” 13 le possibili statuette, mentre per l’opera di James Cameron furono 14 le nomination. Dei vecchi tweet di Karla Sofía Gascón, però, la protagonista di Emilia Perez, rischiano di rovinare tutto. Questa settimana l’attrice avrebbe dovuto partecipare a diversi eventi promozionali a Los Angeles insieme al regista e alle colleghe Selena Gomez e Zoe Saldana. Netflix, però, ha deciso di sospendere la campagna di Gascón a causa delle polemiche che sono nate intorno a dei vecchi post pubblicati dall’attrice sul suo profilo Twitter, apertamente razzisti, offensivi nei confronti dell’Islam (“da mettere al bando”), del movimento a favore di George Floyd (“un truffatore tossicodipendente”) e della politica degli Oscar (“un festival afro-coreano”) sulla diversity per i film in concorso. La stessa politica di cui Karla Sofía Gascon, donna e attrice trans, era diventata un simbolo. Sembra esserci tensione tra Gascón e la grande “N”, con la candidata a miglior attrice che sembra comunicare con la piattaforma solo tramite il proprio agente. I rapporti sono tesi. Altri candidati che avrebbero dovuto presenziare agli stessi eventi dell’attrice hanno minacciato di non partecipare, per prendere le distanze dalle posizioni espresse nei vecchi tweet.

Il cast di "Emilia Perez"
Il cast di "Emilia Perez"
https://mowmag.com/?nl=1

“Sono stata trasparente perché non ho nulla da nascondere. Tempo fa mi sono sentita persa nella mia transizione, cercando approvazione negli sguardi altrui. Ma oggi, finalmente so chi sono. Cerco solo la libertà di esistere senza paura, di creare arte senza barriere e di continuare ad andare avanti con la mia vita”, ha detto Gascón sui social, aggiungendo poi di essere “vittima della cancel culture”. E a chi la critica rivolge una domanda diretta: “Chiedo agli esperti di Hollywood, ai giornalisti che mi conoscono e che hanno seguito il mio percorso, come andare avanti?”. Nel frattempo, sembra che l’attrice potrà partecipare ai premi Goya, gli “Oscar spagnoli”. Gli Stati Uniti, invece, non sembrano intenzionati a perdonare i suoi errori del passato. E a farne le spese potrebbe essere la sua compagna sul set di Emilia Perez, Zoe Saldana, candidata come miglior attrice non protagonista. Un danno d’immagine per associazione. L’11 febbraio comincia l’ultimo giro di votazioni per gli Oscar 2025: Karla Sofia Gascón sarà premiata o contestata?

https://mowmag.com/?nl=1

More

Nanni Delbecchi su “M - Il figlio del secolo” (Sky): “Il Mussolini di Marinelli? Sulla linea da cabaret di Wanna Marchi e Stefano Bandecchi. Italo Balbo? Pare preso da Gomorra”. E su Elon Musk…

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Il Duce e altri fumetti

Nanni Delbecchi su “M - Il figlio del secolo” (Sky): “Il Mussolini di Marinelli? Sulla linea da cabaret di Wanna Marchi e Stefano Bandecchi. Italo Balbo? Pare preso da Gomorra”. E su Elon Musk…

Ma quanto è mediocre Timothée Chalamet come attore? E Bob Dylan in A Complete Unknown è solo un poser. Era necessaria questa trasformazione a Hollywood per portare la Gen Z al cinema?

di Elvio Carrieri Elvio Carrieri

Gen Z style

Ma quanto è mediocre Timothée Chalamet come attore? E Bob Dylan in A Complete Unknown è solo un poser. Era necessaria questa trasformazione a Hollywood per portare la Gen Z al cinema?

“La violenza politica? Oggi si fa con lo smartphone”. Il regista Laugelli (“Mario Rossi – Di comune solo il nome” su Prime Video): il carcere, i “braccetti della morte” degli anni Settanta e la redenzione…

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Mondo di mezzo

“La violenza politica? Oggi si fa con lo smartphone”. Il regista Laugelli (“Mario Rossi – Di comune solo il nome” su Prime Video): il carcere, i “braccetti della morte” degli anni Settanta e la redenzione…

Tag

  • attrice
  • Cancel Culture
  • Cinema
  • Film
  • Hollywood
  • Los Angeles
  • Netflix
  • Oscar
  • Razzismo
  • trans

Top Stories

  • Le Scelte stupide di Fedez e Clara (altro che flirt), Damiano David torna Maneskin e Emis Killa e Lazza… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio dei singoli del venerdì

    di Benedetta Minoliti

    Le Scelte stupide di Fedez e Clara (altro che flirt), Damiano David torna Maneskin e Emis Killa e Lazza… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio dei singoli del venerdì
  • Daria Bignardi distrugge Valérie Perrin e Joel Dicker: “Come la torta al cioccolato del supermercato, golosa ma non ti nutre e magari è tossica…” Cambiare l’acqua ai fiori? “Ho perso sei ore a leggerlo e…”

    di Riccardo Canaletti

    Daria Bignardi distrugge Valérie Perrin e Joel Dicker: “Come la torta al cioccolato del supermercato, golosa ma non ti nutre e magari è tossica…” Cambiare l’acqua ai fiori? “Ho perso sei ore a leggerlo e…”
  • LE PAGELLE del Concertone del primo maggio: Gabry Ponte imperatore assoluto (10 e lode), Lauro vampiro di Twilight (4)

    di Grazia Sambruna

    LE PAGELLE del Concertone del primo maggio: Gabry Ponte imperatore assoluto (10 e lode), Lauro vampiro di Twilight (4)
  • Abbiamo visto The Four Seasons con Steve Carell su Netflix, ma com’è? Una serie per adulti (ma non nel senso che credete)

    di Ilaria Ferretti

    Abbiamo visto The Four Seasons con Steve Carell su Netflix, ma com’è? Una serie per adulti (ma non nel senso che credete)
  • Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."

    di Alberto Bertoli

    Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."
  • Abbiamo ascoltato in anteprima Ranch di Salmo: essere invecchiati è crudele ma averlo fatto così è un lusso. La recensione di MOW traccia per traccia

    di Cosimo Curatola

    Abbiamo ascoltato in anteprima Ranch di Salmo: essere invecchiati è crudele ma averlo fatto così è un lusso. La recensione di MOW traccia per traccia

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

L'unico luogo dove la satira è al sicuro? Il premio Gianfranco Funari: il Giornalaio dell’anno 2024 va ad Antonio Ricci, Barbara D’Urso e Valerio Lundini

di Domenico Agrizzi

L'unico luogo dove la satira è al sicuro? Il premio Gianfranco Funari: il Giornalaio dell’anno 2024 va ad Antonio Ricci, Barbara D’Urso e Valerio Lundini
Next Next

L'unico luogo dove la satira è al sicuro? Il premio Gianfranco...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy