image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Abbiamo letto “Urì” di Kamel Daoud (La Nave di Teseo), lo scrittore che in Italia rischia di essere arrestato: ma com’è? Ci dimostra che a essere muti non sono i dissidenti algerini ma noi, che non riusciamo a difendere uno scrittore davvero libero

  • di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

  • Foto: Ansa

20 giugno 2025

Abbiamo letto “Urì” di Kamel Daoud (La Nave di Teseo), lo scrittore che in Italia rischia di essere arrestato: ma com’è? Ci dimostra che a essere muti non sono i dissidenti algerini ma noi, che non riusciamo a difendere uno scrittore davvero libero
Un romanzo che racconta una storia vera, quella di una donna che perde la voce per colpa di un regime che non vuole lasciarla parlare. E lei, invece, racconta la sua storia. Parla. Resiste. Anche Kamel Daoud, l’autore di “Urì” (La Nave di Teseo, 2025), parla ed è costretto a difendersi dal governo algerino, che vuole metterlo in carcere. Ma anche dall’Italia, che non sa schierarsi per difenderlo. Per questo non può venire alla Milanesiana organizzata da Elisabetta Sgarbi. Abbiamo letto il suo libro e abbiamo capito che i muti (e i vigliacchi) siamo noi

Foto: Ansa

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Liberate Kamel Daoud dai vincoli di interesse di una politica piegata agli accordi commerciali, economici. Liberato dalla nostra paura, visto che lui, di paura, non ne ha. Liberatelo come lui ci ha liberato dai paraocchi del “colonialismo al contrario”, che vede il male solo in Occidente e immagina, in modo mitico, finto, brutalmente ingenuo, l’Oriente, le dittature. Lo ricorda Jean Birnbaum in Occidente infedele, la sinistra si sbronza di entusiasmo quando c’è da sostenere qualche rivoluzione anti-occidentale, da quella iraniana a quella algerina. Poi queste rivoluzioni portano a nuovi regimi, islamici, forse pure peggiori di quelli che con tanta energia criticano: le colonie occidentali. Daoud ce lo racconta a partire da una ragazza a cui hanno tolto la voce. No, non è una metafora. In Urì (La Nave di Teseo, 2025) Alba racconta quello che non può dire, in quel ribaltamento che è così profondo, così estremo, da restituirle le corde che vibrano tra le pagine. La parola scritta, voce muta di chi non ha più voce per volontà di dittatori, torturatori e assassini. Alba, che vive a Orano (Algeria), è stata marchiata dal regime che reprime. Ora coglie “l’occasione unica” per raccontarlo: “Perché, sì, tu sei l’evento imprevisto. Mi piove dal cielo, in testa, con la precisione di un meteorite sul cranio di un profeta afflitto”.

"Urì" di Kamel Daoud (La Nave di Teseo, 2025)
"Urì" di Kamel Daoud (La Nave di Teseo, 2025) Ansa

Daoud doveva venire a parlarne alla Milanesiana, il festival organizzato da La Nave di Teseo. Ma non può, perché teme di essere arrestato dalle autorità italiane e rispedito in Algeria, dove un mandato di cattura lo attende per fargli fare la fine di Boualem Sansal, autore di 2084, il 1984 dei nostri tempi, e cioè una distopia islamista. In quella distopia, però, qualcuno già ci vive. “La lama del coltello rimbalzava sulla mia cannula, indifferente al mio dolore. Insisteva a voler incidere un messaggio col suo filo tagliente” scrive Daoud, o meglio, così parlano i personaggi. Cosa resta, di quell’umanità cancellata dal regime, dall’oscurantismo, dal fondamentalismo. In una parola: dal Potere? Resta il futuro: “Tutto può portarmela via: il vento, il mare, un gabbiano che le svolazza intorno, il sole o una barca invidiosa. Anche quando ce l’ho sotto gli occhi, temo per lei. Perché lei contiene tutto: i suoi capelli sono la fiamma, la sua vivacità rilancia il tempo. […] Ho partorito un anno fa e ho ricominciato a chiacchierare. La mia lingua interiore e quella esteriore coincidono in lei”. Liberate Daoud dalla nostra vigliaccheria. O strappatevi la lingua.

https://mowmag.com/?nl=1

More

In Italia gli affari con l’Algeria sono più importanti della libertà d’opinione. Lo dimostra la storia di Daoud

di Moreno Pisto Moreno Pisto

Pisto is free

In Italia gli affari con l’Algeria sono più importanti della libertà d’opinione. Lo dimostra la storia di Daoud

LIBERTÀ UN CAZ*O: Lo scrittore Kamel Daoud non verrà in Italia perché rischia di essere arrestato in Italia per aver criticato il regime islamico in Algeria? E il governo Meloni? Zitto per difendere gli affari su gas e migranti da 4 miliardi tra Eni e…

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

La fine dei valori

LIBERTÀ UN CAZ*O: Lo scrittore Kamel Daoud non verrà in Italia perché rischia di essere arrestato in Italia per aver criticato il regime islamico in Algeria? E il governo Meloni? Zitto per difendere gli affari su gas e migranti da 4 miliardi tra Eni e…

Francesca Immacolata Chaouqui, la donna che sussurrava ai potenti tra Vaticano e showbiz. Ma la "Papessa", tra Becciu, Emanuela Orlandi, Papa Francesco, Fedez e Morgan, è lobbista, spin doctor o "agente del caos"?

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

la donna dei misteri

Francesca Immacolata Chaouqui, la donna che sussurrava ai potenti tra Vaticano e showbiz. Ma la "Papessa", tra Becciu, Emanuela Orlandi, Papa Francesco, Fedez e Morgan, è lobbista, spin doctor o "agente del caos"?

Tag

  • Almasri
  • Attualità
  • Cancel Culture
  • Cultura
  • democrazia
  • Eni
  • islam
  • jihad
  • Kamel Daoud
  • Libertà
  • Razzismo

Top Stories

  • Siamo stati al concerto di Ed Sheeran allo Stadio Olimpico di Roma, ma com'è stato? Zero ballerini o braccialetti. Solo lui, autentico, con le chitarre e plettri giganti come schermo. E Ultimo come ospite...

    di Angela Russo

    Siamo stati al concerto di Ed Sheeran allo Stadio Olimpico di Roma, ma com'è stato? Zero ballerini o braccialetti. Solo lui, autentico, con le chitarre e plettri giganti come schermo. E Ultimo come ospite...
  • Siamo stati al concerto dei Modà a San Siro, ma com'è stato? Un live che zittisce chi li considera "finiti". E se pensate che siano solo nostalgia per cinquantenni non avete capito un caz*o e vi spieghiamo perché…

    di Benedetta Minoliti

    Siamo stati al concerto dei Modà a San Siro, ma com'è stato? Un live che zittisce chi li considera "finiti". E se pensate che siano solo nostalgia per cinquantenni non avete capito un caz*o e vi spieghiamo perché…
  • Siamo stati al concerto di Cesare Cremonini a San Siro, ma com’è stato? Uno spettacolo incredibile, da Luca Carboni a Valentino Rossi sul palco. La formula del suo successo? Forse l’abbiamo capita e vi spieghiamo qual è…

    di Benedetta Minoliti

    Siamo stati al concerto di Cesare Cremonini a San Siro, ma com’è stato? Uno spettacolo incredibile, da Luca Carboni a Valentino Rossi sul palco. La formula del suo successo? Forse l’abbiamo capita e vi spieghiamo qual è…
  • W IL LESBO PATRIARCATO! Elodie si inginocchia a Gianna Nannini che le strizza le tette: a San Siro si consuma l'addio al femminismo, facciamo largo al clitoride rock? [VIDEO]

    di Ottavio Cappellani

    W IL LESBO PATRIARCATO! Elodie si inginocchia a Gianna Nannini che le strizza le tette: a San Siro si consuma l'addio al femminismo, facciamo largo al clitoride rock? [VIDEO]
  • Ma la cinquina finalista al Premio Strega ha mai fatto così cagare? Spoiler: no. Abbiamo letto i libri di Paolo Nori (Chiudo la porta e urlo), Nadia Terranova (Quello che so di te), Andrea Bajani (L'anniversario) e gli altri…

    di Jacopo Tona

    Ma la cinquina finalista al Premio Strega ha mai fatto così cagare? Spoiler: no. Abbiamo letto i libri di Paolo Nori (Chiudo la porta e urlo), Nadia Terranova (Quello che so di te), Andrea Bajani (L'anniversario) e gli altri…
  • LA BOLLA DEI CONCERTI È ESPLOSA! Tour saltati e mancati sold out, ma non saranno finiti i soldi? Troppi live post pandemia si scontrano con stipendi a picco e aumenti dei biglietti: tutti i dati

    di Gianmarco Aimi

    LA BOLLA DEI CONCERTI È ESPLOSA! Tour saltati e mancati sold out, ma non saranno finiti i soldi? Troppi live post pandemia si scontrano con stipendi a picco e aumenti dei biglietti: tutti i dati

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Foto:

Ansa

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Abbiamo ascoltato "Mentre Los Angeles brucia", il nuovo album di Fabri Fibra, ma com'è? Testamento emotivo e maturità dolorosa, senza redenzione. E le collaborazioni e il rap italiano dopo di lui…

di Alessio Simone Iannello

Abbiamo ascoltato "Mentre Los Angeles brucia", il nuovo album di Fabri Fibra, ma com'è? Testamento emotivo e maturità dolorosa, senza redenzione. E le collaborazioni e il rap italiano dopo di lui…
Next Next

Abbiamo ascoltato "Mentre Los Angeles brucia", il nuovo album...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy