Dodici persone che non si conoscono, una foresta piena di insidie da attraversare insieme e decine di “tentazioni” sul percorso verso il montepremi comune da 300mila euro. Ma, attenzione: cedere alle comodità ha un prezzo che riguarda tutti. Sono queste le coordinate di “Money Road – Ogni tentazione ha un prezzo”, il nuovo show condotto da Fabio Caressa. Nella giungla malese, tra serpenti e piante velenose, la “voce” del calcio di Sky Sport conduce un gruppo di concorrenti all’interno di un esperimento sociale che è essenzialmente “una questione di scelte e di conseguenze”. Perché il viaggio può essere un trekking disperato con temperature che sfiorano i 40 gradi, umidità oltre il 90 per cento e zaini che pesano decine di chili, ma può anche trasformarsi in un glamping extralusso, con hotel immersi nel verde, Spa ristoratrici e cene stellate. Cedere a ogni tentazione è un fatto individuale ma che ha ripercussioni collettive, perché ogni spesa viene decurtata dal montepremi. E il dilemma morale su cui si gioca continuamente lo show si è visto già nella prima puntata, visionata da MOW in anteprima: Cinquecento euro per farsi portare lo zaino alla prossima tappa – mentre gli altri proseguono piegati dalla fatica – duemila per una camera doppia e un letto king size in un confortevole albergo sperduto nella foresta – con vista sul resto del gruppo (che tenta di accendere il fuoco per la notte e montare una tenda. Difficile non pensare che le proposte allettanti della guida Caressa – una figura criptica, la sua – non inducano in tentazione qualche concorrente già dopo pochi minuti.

Le “cavie” dell’esperimento di Caressa sono dodici persone provenienti da contesti differenti tra loro: c’è Yasser, il fisicato odontoiatra palestinese che nella prima puntata si mette alla guida del gruppo - si comporterà da capetto? - c’è Marco, giovane stilista milanese “abituato alla giungla, ma quella urbana”, che parrebbe non saper rinunciare alle comodità, e c’è la “devota” Grazia, fruttivendola di Acireale che ringrazia Dio ogni piè sospinto. Tutti “sconosciuti” dice il conduttore, ma Danielle Madam, 5 volte campionessa italiana giovanile nel getto del peso, ha già avuto qualche comparsata televisiva. Per ognuno di loro i soldi e il montepremi – 300mila euro diviso dodici non è una cifra esorbitante, per cui viene da chiedersi “arriveranno tutti all'ultima puntata?” – hanno un valore diverso ed è proprio su questo punto che salteranno i nervi a qualcuno. A tentare i partecipanti ci saranno anche ospiti celebri come Giorgio Locatelli, Asia Argento ed Enzo Miccio. D’altronde, a Money Road ogni scelta è una questione di egoismo e altruismo, dove il dilemma morale è “Lo faccio per me o lo faccio per il gruppo?”, dice Caressa. A fare da grillo parlante (o da Angelo tentatore, chissà) al gruppo sarà ovviamente lui, che segue i concorrenti e parla loro in postura da telecronista da una singolare scrivania piazzata in mezzo alla giungla. Per lui si tratta di un esordio assoluto alla condizione di un format di intrattenimento, dopo anni passati alla guida di programmi di calcio a Sky Sport 24, di cui è stato direttore.

Money Road è il primo adattamento italiano del format internazionale Tempting Fortune, che ha all’attivo edizioni oltreoceano e in Europa (tra cui in Uk, dove a breve debutterà la seconda stagione). Il viaggio attraverso luoghi inospitali, la dimensione di gruppo e le prove, ci fanno domandare a che distanza si pone lo show da format simili, come Pechino Express di cui Caressa è stato anche concorrente: “Avendo vissuto quell’esperienza io capivo il disagio dei concorrenti durante le riprese, mi sono fatto trascinare ma non travolgere dalle emozioni”, ha detto ai giornalisti. A differenza di Pechino, però, il contesto geografico non è importante, lo è piuttosto il “non” luogo della giungla, ideale per mettere alla prova i concorrenti attraverso tentazioni che appaiono come oasi nel deserto. E tutto ciò metterà alla prova i malcapitati, che sembrerebbero inizialmente ignari del funzionamento del gioco. Scelte individuali, debolezze venali, discussioni collettive e dinamiche di questo tipo le abbiamo già viste in programmi come l’Isola dei Famosi, ma rispetto agli altri reality Money Road si presenta “privo di orpelli, puntando molto su concorrenti non noti e sulla storia di ciascuno”, ha detto Ilaria Dallatana, Ceo Blu Yazmine che ha prodotto lo show. Lo show Sky Original, che va in onda dal 29 maggio, tutti i giovedì per sei settimane su Sky e in streaming su Now, e anche in simulcast su TV8, ci lascia con un’interrogativo: riuscirà Caressa a farci immedesimare nelle scelte dei protagonisti senza farci pensare “l’ho già visto”, evitando l’effetto Var con la sua prima esperienza alla conduzione nella giungla insidiosa dell’intrattenimento?