Il mondo del calcio è sotto assedio per via di vicende collaterali che stanno alimentando il gossip: Lele Adani, nel suo podcast con Ventola e Cassano, Viva el Futbol, ha rivelato dettagli che fanno chiarezza sulla rottura con Bobo Vieri e il conseguente addio alla Bobo Tv: “Abbiamo interrotto un percorso per tradimento e infamia. Non l'avremmo mai fatto, perché quando sposiamo una causa ci mettiamo dentro il cuore e l'amicizia. Ma ci è stato impedito: ci hanno nascosto tante cose e siamo stati trattati come semplici collaboratori. Con il senno di poi, ringrazio che certe verità siano venute fuori, anche se sono state dolorose. Questa è la vita: non puoi controllare tutto, ma devi saper affrontare anche ciò che arriva di negativo da uomo. Noi ci siamo aggrappati alla nostra amicizia”. Il clima resta tesissimo tra gli ex protagonisti della Bobo Tv. Nei giorni scorsi Antonio Cassano non ha risparmiato critiche al programma di Vieri, dicendo che “oggi non lo segue neanche sua madre”. Una stoccata durissima, alla quale Vieri ha risposto su Instagram: “Caro Cassano, ti devi solo vergognare. Non permetterti mai più di nominare mia madre! Impara a parlare. Chi tira in ballo la famiglia e i genitori degli altri non vale niente. Pensa alla tua vita e vergognati”.
Cassano, nel frattempo, ha continuato con le sue provocazioni, definendo Rafa Leao “farlocco e senza coglio*i”. Non si è fatta attendere la replica del portoghese, che lo ha liquidato con un “pagliaccio”. L’aria, insomma, è più che mai tesa, soprattutto se pensiamo che è ancora in corso uno scazzo pesantissimo tra Lele Adani e Fabio Caressa. La tensione si è riaccesa quando Lele Adani, durante il medesimo programma su Twitch insieme a Cassano e Ventola, ha lanciato una frecciatina a Fabio Caressa. Il casus belli? I sorteggi delle qualificazioni Mondiali dello scorso dicembre, quando Caressa aveva sminuito il girone dell’Italia e, soprattutto, la forza della Norvegia. La replica di Caressa non si è fatta attendere: in un video sul suo canale YouTube, ha scherzato sull’assenza del proprio nome nei commenti di Adani, dichiarando con ironia: “Io sono Voldemort, colui che non può essere nominato”. Poi prosegue: “Nel calcio non esistono nemici, ma avversari. Noi, con il microfono, trasmettiamo cultura. Le discussioni, anche accese, possono esserci, ma la rabbia e l’insulto non fanno parte di questo mondo. Serve rispetto, senza insultare, e bisogna ascoltare l’altro, non farsi riferire le cose. L’insulto per chi ha un’idea diversa è pericoloso, è il buio. Io continuerò sempre con le mie idee, ma con rispetto, mai con maleducazione”.
Secondo Adani “chi sa di calcio sa che la Norvegia è forte. Sorloth, Haaland, Odegaard sono fenomeni, e noi non abbiamo giocatori così. Qualche coge, che non sa fare questo lavoro ma guadagna con il calcio da trent’anni, se ne esce con ‘Adesso abbiamo paura della Norvegia?’. Coge, te lo dico in italiano. Siamo usciti con la Macedonia del Nord e la Svezia”. Caressa, però, con classe, ci ha tenuto a ribadire che “quando si attacca qualcuno, è bello farlo citando il nome. In realtà non è mai bello, ma se proprio devi, almeno abbi il coraggio di farlo. Altrimenti il lupo, il coraggio, l’ululato, dove sono finiti?” Adani, per nulla intenzionato a fermarsi, ha rilanciato direttamente su Instagram: “La parola da sdoganare oggi è ‘fariseo’, perché questo mondo ne è pieno, in certi ambienti più che in altri. Poi ci sono quelli con la coda di paglia, ma per fortuna c’è il calcio, quello vero, e gli uomini di calcio, quelli veri. E poi c’è chi va chiamato col suo nome: coglio*e”.