image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Alberto Trentini e il paradosso della visibilità: perché la sua "scomparsa", come Cecilia Sala, non fa notizia? Ecco come stabiliamo chi merita attenzione e chi no, altroché l'arresto in Venezuela...

  • di Leonardo Caffo Leonardo Caffo

6 marzo 2025

Alberto Trentini e il paradosso della visibilità: perché la sua "scomparsa", come Cecilia Sala, non fa notizia? Ecco come stabiliamo chi merita attenzione e chi no, altroché l'arresto in Venezuela...
Alberto Trentini, cooperante italiano arrestato in Venezuela, è caduto nel dimenticatoio. Perché alcune scomparse scuotono l'opinione pubblica e altre no? Tra indifferenza mediatica e iniziative solidali, il suo caso è il riflesso di un sistema che decide chi merita attenzione e chi no...

di Leonardo Caffo Leonardo Caffo

Il 15 novembre 2024, Alberto Trentini, cooperante italiano della Ong Humanity & Inclusion, è stato arrestato in Venezuela mentre si recava da Caracas a Guasdualito per una missione umanitaria a favore delle persone con disabilità. Su questo stesso giornale ne ha parlato Gianmarco Aimi, provano a fare ordine su cosa distinguesse questo caso da quello di Cecilia Sala. Da allora, il suo nome si è perso nei meandri di un’opinione pubblica distratta, troppo intenta a seguire le logiche dell’iper-visibilità per interrogarsi sul senso profondo della scomparsa. Parliamo di Ettore Majorana, parliamo di Trentini: due figure che, seppur in contesti diversi, condividono il destino di essere assenti. La scomparsa, in fondo, è un atto politico e filosofico: un evento che sfida l’ordine del visibile, dell’esistente e del narrabile. Giorgio Agamben parlava di vite che diventano "nuda vita," spogliate di ogni riconoscibilità simbolica e relegate a un limbo di irrilevanza. Trentini, oggi, incarna esattamente questo limbo. Un uomo che, nella sua dedizione alla cooperazione internazionale, avrebbe potuto rappresentare un simbolo della giustizia globale; eppure, la sua assenza non riesce a trasformarsi in narrazione. In questi mesi, alcune iniziative hanno tentato di riportare la sua vicenda sotto i riflettori. Dalla campagna di sensibilizzazione al digiuno a staffetta, fino alle prese di posizione delle istituzioni locali italiane, qualcosa si è mosso. Ma è sufficiente? La realtà ci dice di no. La figura di Trentini sembra essere rimasta intrappolata in una zona grigia: troppo lontano per generare indignazione immediata, troppo vicino per diventare mito. In una società che si nutre di immagini e hashtag, la scomparsa di un uomo adulto, senza caratteristiche che ne amplifichino l’impatto emotivo immediato, è un vuoto che si lascia rapidamente colmare da altre storie. Il problema non è solo culturale, ma ontologico: una vita è reale solo se è percepita, raccontata, riconosciuta. Al contrario, la sua scomparsa è una pagina bianca che il mondo si rifiuta di leggere.

Le manifestazioni per la liberazione di Alberto Trentini
Le manifestazioni per la liberazione di Alberto Trentini

Majorana, scomparso nel 1938, è diventato un mito proprio per l’enigmaticità della sua sparizione. La sua assenza ha generato un campo semantico denso, una fitta trama di speculazioni filosofiche, politiche e scientifiche. Trentini, invece, è privo di questo substrato: la sua scomparsa non è un evento, ma un’assenza muta. E qui risiede il paradosso: perché alcune assenze vibrano nella memoria collettiva mentre altre scivolano nell’oblio? C’è una logica sottile e crudele che governa il valore attribuito alle vite umane. Una giovane donna brillante, come nel caso di Cecilia Sala, è un soggetto che si presta facilmente a diventare storia, simbolo, mobilitazione. La sua scomparsa scuote, non solo per l’ingiustizia intrinseca, ma perché si inscrive in un immaginario di vulnerabilità che il pubblico riconosce e, perversamente, desidera. Trentini, invece, è un uomo adulto, lontano dagli schemi di vulnerabilità tradizionalmente associati al femminile. La sua sparizione è percepita come meno degna di attenzione, meno capace di catalizzare empatia. Il patriarcato ha molte forme, alcune sono invisibili proprio a chi le denuncia. Ma cosa significa davvero scomparire? Forse è qui che dovremmo guardare, oltre l’ovvio. La scomparsa è un atto che non riguarda solo chi sparisce, ma chi resta. È uno specchio crudele che ci costringe a confrontarci con le gerarchie che attribuiamo al valore delle vite. La scomparsa di Trentini è una denuncia implicita della nostra incapacità di concepire la dignità umana come universale, indipendente dai contesti e dai volti.

20250306 103507826 5758
Le manifestazioni per la liberazione di Alberto Trentini

Agamben ci insegna che ogni vita è, in potenza, "vita sacra": una vita che, al di là delle sue qualificazioni, merita attenzione e protezione. Trentini è una "vita sacra" dimenticata, un nome che si perde nell’invisibilità delle nostre priorità collettive. Ma la sua assenza dovrebbe essere un monito. Perché non è solo Alberto Trentini ad essere scomparso: è la nostra capacità di riconoscere l’altro, di indignarci, di mobilitarci. In fondo, Majorana, Trentini, Sala sono solo variazioni di uno stesso tema: l’incapacità di una società ossessionata dalla visibilità di fare spazio a ciò che non è immediatamente narrabile. Ma ogni scomparsa è una domanda che attende risposta, un silenzio che richiede ascolto. Sta a noi decidere se aprire quel libro e iniziare a scrivere, o continuare a lasciarlo chiuso, ignorando le pagine bianche che raccontano il nostro fallimento. Da ieri, 5 marzo, è cominciata l'iniziativa del digiuno a staffetta per Trentini. Ci si unisce compilando un form.

20250306 103737363 8476

More

Ok, ma senza uno "scambio" con Abedini o "intermediari" come Trump e Musk, come riportiamo a casa Alberto Trentini dal Venezuela? Ecco le differenze con il caso di Cecilia Sala in Iran...

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

domande senza risposta

Ok, ma senza uno "scambio" con Abedini o "intermediari" come Trump e Musk, come riportiamo a casa Alberto Trentini dal Venezuela? Ecco le differenze con il caso di Cecilia Sala in Iran...

Chiediamo scusa a Umberto Eco: l’invasione degli “imbecilli” ci sta distruggendo? Ci mancavano solo gli hater su Cecilia Sala e Alberto Trentini. Lettera aperta da un ex drogato di social

di Gianni Miraglia Gianni Miraglia

rehab digitali

Chiediamo scusa a Umberto Eco: l’invasione degli “imbecilli” ci sta distruggendo? Ci mancavano solo gli hater su Cecilia Sala e Alberto Trentini. Lettera aperta da un ex drogato di social

Jacopo Èt come Oliviero Toscani: “Quando guardo fuori dalla finestra sto lavorando”. Intervista all’autore (anche per se stesso) del momento, tra “Sammy, Cabiria, etc. etc.”, le parole di Gianna Nannini e un brano con ospite a sorpresa da Sanremo…

di Benedetta Minoliti Benedetta Minoliti

da ascoltare

Jacopo Èt come Oliviero Toscani: “Quando guardo fuori dalla finestra sto lavorando”. Intervista all’autore (anche per se stesso) del momento, tra “Sammy, Cabiria, etc. etc.”, le parole di Gianna Nannini e un brano con ospite a sorpresa da Sanremo…

Tag

  • Alberto Trentini
  • Cecilia Sala
  • Cronaca
  • Cultura
  • Geopolitica
  • giornalisti
  • News
  • Politica
  • venezuela

Top Stories

  • Siamo stati al concerto di Ed Sheeran allo Stadio Olimpico di Roma, ma com'è stato? Zero ballerini o braccialetti. Solo lui, autentico, con le chitarre e plettri giganti come schermo. E Ultimo come ospite...

    di Angela Russo

    Siamo stati al concerto di Ed Sheeran allo Stadio Olimpico di Roma, ma com'è stato? Zero ballerini o braccialetti. Solo lui, autentico, con le chitarre e plettri giganti come schermo. E Ultimo come ospite...
  • Siamo stati al concerto dei Modà a San Siro, ma com'è stato? Un live che zittisce chi li considera "finiti". E se pensate che siano solo nostalgia per cinquantenni non avete capito un caz*o e vi spieghiamo perché…

    di Benedetta Minoliti

    Siamo stati al concerto dei Modà a San Siro, ma com'è stato? Un live che zittisce chi li considera "finiti". E se pensate che siano solo nostalgia per cinquantenni non avete capito un caz*o e vi spieghiamo perché…
  • Presentati i palinsesti Rai. E poi non c’è Cattelan: trombato perché “giovane” o perché non funziona nella tv generalista (e ha fallito le occasioni)? Coletta, il dirigente che lo aveva scelto, lo “rinnega”

    di Gaia Bonomelli

    Presentati i palinsesti Rai. E poi non c’è Cattelan: trombato perché “giovane” o perché non funziona nella tv generalista (e ha fallito le occasioni)? Coletta, il dirigente che lo aveva scelto, lo “rinnega”
  • Siamo stati al concerto di Cesare Cremonini a San Siro, ma com’è stato? Uno spettacolo incredibile, da Luca Carboni a Valentino Rossi sul palco. La formula del suo successo? Forse l’abbiamo capita e vi spieghiamo qual è…

    di Benedetta Minoliti

    Siamo stati al concerto di Cesare Cremonini a San Siro, ma com’è stato? Uno spettacolo incredibile, da Luca Carboni a Valentino Rossi sul palco. La formula del suo successo? Forse l’abbiamo capita e vi spieghiamo qual è…
  • Siamo stati al concerto di Luciano Ligabue alla RCF Arena (Campovolo), ma com’è stato? Un sogno molto vicino alla realtà. Tre ore di live, centomila persone e una festa gigantesca per "La notte di certe notti"...

    di Emiliano Raffo

    Siamo stati al concerto di Luciano Ligabue alla RCF Arena (Campovolo), ma com’è stato? Un sogno molto vicino alla realtà. Tre ore di live, centomila persone e una festa gigantesca per "La notte di certe notti"...
  • Ma quanto sono cringe Andrea Bocelli e Jannik Sinner con “Polvere e gloria”? Blanco odia l’estate con “Maledetta rabbia”, l’American Heart di Benson Boone e Dargen D’Amico… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio e il peggio dei singoli del venerdì

    di Benedetta Minoliti

    Ma quanto sono cringe Andrea Bocelli e Jannik Sinner con “Polvere e gloria”? Blanco odia l’estate con “Maledetta rabbia”, l’American Heart di Benson Boone e Dargen D’Amico… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio e il peggio dei singoli del venerdì

di Leonardo Caffo Leonardo Caffo

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Abbiamo visto la serie tv Il Gattopardo con Kim Rossi Stuart ora su Netflix, ma com’è? Una Bridgerton italiana con Deva Cassel, Benedetta Porcaroli e Saul Nanni?

di Ilaria Ferretti

Abbiamo visto la serie tv Il Gattopardo con Kim Rossi Stuart ora su Netflix, ma com’è? Una Bridgerton italiana con Deva Cassel, Benedetta Porcaroli e Saul Nanni?
Next Next

Abbiamo visto la serie tv Il Gattopardo con Kim Rossi Stuart...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy