image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Altro che Salone di Torino e Più libri più liberi: se la cultura vuole salvarsi riparta dal Romance Book Party di Napoli

  • di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

26 maggio 2025

Altro che Salone di Torino e Più libri più liberi: se la cultura vuole salvarsi riparta dal Romance Book Party di Napoli
Due parole: sold out. Il Romance Book Party di Napoli è uno dei pochi eventi librai così seguito e affollato. Ma soprattutto il genere che festeggiano, il romance appunto, è in cime alle classifiche di vendita, garantendoci la possibilità di fare qualche piccola ipotesi sul futuro dell’editoria e del mondo culturale a partire dall’età dei lettori di romance (giovanissimi) e dal successo di questi eventi

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

La cultura riparta dal romance. Da Erin Doom, da Julian Quinn. Si riparta, cioè, dalla cultura che si costruisce dal basso, lasciando che la gente si appassioni. Che la cultura venga trattata come lo sport, con il campo da gioco della parrocchia, con le casacche puzzolenti e un prete come arbitro, a partire dall’amore per il calcio e non dalla Serie A. Si faccia cultura per creare capitale, ricchezza, fanbase, una comunità di lettori. Fare, cioè, tutto ciò che non fanno Più Libri Più Liberi o Il Salone del libro di Torino. Fare quel che fa il Romance Book Party di Napoli. Tutto sold out, tantissimi ospiti, alcuni nuovi, altri che potrebbero riempire gli stadi. Ci sono, appunto, Erin Doom e Julian Quinn. Questa versione per adolescenti della letteratura di Rosamunde Pilcher e Lucinda Riley, il romance è quanto c’è di meglio nel mercato letterario italiano. Sul serio. Riflettete: non c’è nulla che appassioni di più e nulla che, dunque, costituisca per chi si occupa di cultura occasione migliore per permettere a dalle ragazze e dei ragazzi appassionati di scoprire la grande letteratura.

Erin Doom
Erin Doom

Ne avevamo già scritto parlando di Felicia Kingsley. Romance è anche Giorgio Scerbanenco, il Truman Capote di Colazione da Tiffany. Non è solo un passaggio tra i tanti per arrivare ad altre letture, è una buona lettura in sé. Semmai il problema è il mercato che appiattisce. Ma anche chi non dovesse credere a tutto questo, si trova costretto a credere ai fatti. E cioè che un festival come il Romance Book Party di Napoli del primo giugno riempie i saloni, al punto che chi ora sta provando a prenotare non ci riuscirà. Si dica anche questo, a beneficio di cronaca: chiunque abbia avuto un’esperienza come libraio sa quanta responsabilità si possa avere, anche spingendo ragazze appassionate di Erin Doom a leggere Maupassant o Flaubert o Austen. Si può. Non solo. Spesso il passaggio piace alle ragazze, che tornano e ti chiedono di Brönte e Fitzgerald. E dunque si riparta dei festival pieni, dagli scaffali svuotati, soprattutto ora che l’Italia non compra libri, che gli italiani smettono di leggere. Non mortificate le giovani lettrici e i giovani lettori di romance, ringraziateli.

https://mowmag.com/?nl=1

More

Abbiamo letto “Tatà” di Valérie Perrin (“Cambiare l’acqua ai fiori”), il libro più venduto in Italia: una zia morta due volte, una voce registrata, i ricordi d’infanzia e… ecco perché merita il primo posto in classifica

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Un giallo sentimentale

Abbiamo letto “Tatà” di Valérie Perrin (“Cambiare l’acqua ai fiori”), il libro più venduto in Italia: una zia morta due volte, una voce registrata, i ricordi d’infanzia e… ecco perché merita il primo posto in classifica

Abbiamo letto “Quando ormai era tardi” di Claire Keegan: davvero gli uomini sono tutti avidi e patriarcali? Tre pessimi racconti sulla misoginia e la fine dell’amore di una scrittrice miracolosa. Meglio “I titoli di coda” di De Silva o Nick Hornby

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Stroncature

Abbiamo letto “Quando ormai era tardi” di Claire Keegan: davvero gli uomini sono tutti avidi e patriarcali? Tre pessimi racconti sulla misoginia e la fine dell’amore di una scrittrice miracolosa. Meglio “I titoli di coda” di De Silva o Nick Hornby

Abbiamo letto il libro “Sangue di cane” di Veronica Tomassini: perché è diventato un caso editoriale? Prendete Chuck Palahniuk e Marguerite Duras e avrete questo romanzo senza redenzione e...

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

MOW Review

Abbiamo letto il libro “Sangue di cane” di Veronica Tomassini: perché è diventato un caso editoriale? Prendete Chuck Palahniuk e Marguerite Duras e avrete questo romanzo senza redenzione e...

Tag

  • classifica libri
  • Libri
  • Consigli di lettura
  • recensione
  • Cultura
  • Romanzi
  • Letteratura

Top Stories

  • Ma come si pronuncia il nome del Nobel per la letteratura 2025? Siamo gli unici così onesti da dirvi che László Krasznahorkai non sappiamo chi sia (ma proviamo a dirvelo lo stesso)

    di Riccardo Canaletti

    Ma come si pronuncia il nome del Nobel per la letteratura 2025? Siamo gli unici così onesti da dirvi che László Krasznahorkai non sappiamo chi sia (ma proviamo a dirvelo lo stesso)
  • Scandalo San Carlo, anche Fedora Sorrentino, come Spedaliere e Tzempetonidis, assunta per un ruolo che prima non esisteva: ma quante cariche si sono inventati?

    di Riccardo Canaletti

    Scandalo San Carlo, anche Fedora Sorrentino, come Spedaliere e Tzempetonidis, assunta per un ruolo che prima non esisteva: ma quante cariche si sono inventati?
  • E se qualcuno vi dicesse che “Una battaglia dopo l’altra” di Anderson con DiCaprio non è un capolavoro (né è un film attuale)? Lo fa Bret Easton Ellis. E la rivoluzione...

    di Matteo Cassol

    E se qualcuno vi dicesse che “Una battaglia dopo l’altra” di Anderson con DiCaprio non è un capolavoro (né è un film attuale)? Lo fa Bret Easton Ellis. E la rivoluzione...
  • Intervista dolce, violenta, vera ad Anna Negri: “Mio padre Toni? Voleva cambiare il mondo, ma non si accorgeva dei rapporti di potere con mia madre e me”

    di Leonardo Caffo

    Intervista dolce, violenta, vera ad Anna Negri: “Mio padre Toni? Voleva cambiare il mondo, ma non si accorgeva dei rapporti di potere con mia madre e me”
  • La folle storia del Supersonic Record Store, che da Foligno porta la gente a New York partendo da un ex cinema a luci rosse

    di Cosimo Curatola

    La folle storia del Supersonic Record Store, che da Foligno porta la gente a New York partendo da un ex cinema a luci rosse
  • Quando tutti erano cantautori impegnati lui era già avanti e parlava del futuro: disinformazione, gossip, pigrizia. Cosa ci resta di Ivan Graziani, l'Andrea Pazienza della musica

    di Riccardo Canaletti

    Quando tutti erano cantautori impegnati lui era già avanti e parlava del futuro: disinformazione, gossip, pigrizia. Cosa ci resta di Ivan Graziani, l'Andrea Pazienza della musica

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

SCANDALO SAN CARLO: Lissner nominò due direttrici durante il Covid a cui aumentò lo stipendio? Non solo Spedaliere (150 mila all’anno) ma anche Maria Pia Gaeta (80 mila): e i 320 dipendenti che andarono in cassa integrazione neanche un anno dopo?

di Riccardo Canaletti

SCANDALO SAN CARLO: Lissner nominò due direttrici durante il Covid a cui aumentò lo stipendio? Non solo Spedaliere (150 mila all’anno) ma anche Maria Pia Gaeta (80 mila): e i 320 dipendenti che andarono in cassa integrazione neanche un anno dopo?
Next Next

SCANDALO SAN CARLO: Lissner nominò due direttrici durante il...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy