Ilary Blasi torna sotto i riflettori con una nuova intervista per promuove la sua serie su Netflix. La conduttrice si sta dedicando a una maratona mediatica fatta di incontri con stampa, social e tv. Tra questi, la chiacchierata con Gianluca Gazzoli nel suo podcast Bsmt, dove si è raccontata senza grandi riferimenti al suo passato con Francesco Totti. L’attenzione è tutta sul presente, soprattutto sulla sua relazione con Bastian: "All’inizio non capiva bene, temeva lo stessi usando per ripicca. Ci sta. Ora le cose vanno bene, tutto a posto", ha detto Ilary. Con Bastian, la conduttrice viaggia, ride e si diverte. E, a quanto pare, fanno anche sport insieme, ma senza troppi eccessi. Ha parlato anche del rapporto con la figlia Chanel che a maggio compie 18 anni : "Adesso deve prendere la maturità, poi vorrei che continuasse. Ci sono delle lauree brevi, dei master, legati al mondo della comunicazione. Ecco, a lei piace molto questo mondo, magari vedendo un po' anche a me. Ma credo sia più interessata ai social che alla tv. Comunque l'importante è il diploma, poi Chanel farà quello che vuole".
Nel podcast, come anche nella serie, Ilary si lascia andare a qualche confessione sulla sua pigrizia e su quanto, pur essendo stata al fianco dell'ex capitano della Roma, detesti lo sport: “Mi fa schifo fare sport o vedere lo sport, anche se in qualche modo mi gira intorno. Io sono pigra da morire, cerco di mangiare bene, ma lo faccio tendenzialmente per pulirmi la coscienza. Non dico che sia frustrante, ma quasi. Non riesco a capire tutti quelli che parlino di quanto lo sport serva per scaricare le energie e per sentirsi meglio, terribile. Dopo il giro in bici sono stata tre giorni a letto con la tachipirina perché avevo un mal di reni allucinante. Poi il ciclismo lo possiamo dire che fa veramente schifo? Una noia mortale. Secondo me non devi essere tanto normale per fare il ciclista e stare tutte quelle ore da solo con te stesso”. Ma non salva nemmeno il calcio: “Per carità, brutto noioso. Il tennis peggio mi sento, perché almeno nel calcio sai l'ora di inizio e l'ora di fine, ma il tennis non sa mai quando finisce, questa cosa non la reggo proprio”.