Chi non conosce Brigitte Bardot? L’attrice, modella, cantante e attivista francese, nata nel 1934 a Parigi e oggi 89enne, è stata una delle più grandi icone del Novecento. Eppure, non è facile riassumere in poche righe l’essenza di tutto ciò che ha rappresentato e che tuttora rappresenta nella mente di milioni di fan, ammiratori, ma anche di critici in tutto il mondo: la bellezza e la sensualità nel suo fisico statuario, nelle movenze e nella chioma bionda; la civetteria nelle sue canzoni, spesso a fianco di Serge Gainsbourg nella travagliata storia d’amore e fuga, raccontata in brani come Je t’aime… Moi non plus, Bonnie et Clyde e Initials B.B ma anche i brani "in solitaria", sexy e ironica con Moi Je Joue, L’appareil à sous e La Madrague; la pressione mediatica, l’amore ostacolato con Roger Vadim, da giovanissima, ma anche il suo essere controtendenza e provocatoria; il tentato suicidio e il ritiro dalle scene per diventare un’attivista e un’animalista; l’accusa di essere stata una “pessima madre”, e il suo essere sempre un’eterna ribelle anche a 80 anni, nonostante tutto, anche viste le posizioni conservatrici. In una parola: BB.
A raccontarci i suoi esordi e la sua incredibile quanto travagliata vita e carriera, è arrivata su Canale 5 la serie tv Bardot creata e diretta da Danièle e Christopher Thompson. Prodotta nel 2022 e andata in onda in Francia nel 2023, dove ha riscosso un enorme successo, approda anche alla tv nostrana a partire da lunedì 17 giugno. La serie si compone di sei puntate e andrà in onda ogni lunedì, in prima serata. A interpretare la sensuale BB, la giovane attrice francese Julia De Nunez, molto somigliante alla vera Bardot, assieme a Victor Belmondo nei panni di Roger Vadim primo grande amore dell'attrice, conosciuto quando aveva 15 anni, Géraldine Pailhas e Hyppolyte Girardot che interpretano la madre e il padre della Bardot, oltre a Oscar Lesage, volto di Jacques Charrier, attore e secondo marito dell'attrice, padre del suo unico figlio Nicolas-Jacques.
La recente scomparsa di Françoise Hardy e quella di Jane Birkin, icone e protagoniste assolute degli anni Sessanta e Settanta, seppur in modo molto diverso, fanno tornare alla mente proprio la Francia di quei decenni: il cinema della Nouvelle Vague, con i film di Truffaut e Godard e l’indimenticabile Brigitte Bardot in Il disprezzo (‘Le Mepris’) del 1963, ispirato al romanzo di Alberto Moravia; il triangolo amoroso tra Brigitte Bardot, Serge Gainsbourg (entrambi sposati durante la loro frequentazione) e l’arrivo di una giovanissima Jane Birkin, che porterà Serge Gainsbourg a innamorarsene perdutamente e incidere (anche) con lei, l’iconico brano composto in origine proprio per la Bardot Je T’aime… Moi non plus; la partecipazione delle due, pur da “eterne rivali” al film Una donna come me (in francese Don Juan ou Si Don Juan était une femme, 1973) di Roger Vadim, che riuscì a sposare Brigitte nel 1952, nonostante la famiglia di lei fosse fortemente contraria; le “esibizioni” in topless e monokini della Bardot, che erano considerate "normali", ma fecero invece tanto scandalo a Hollywood e le tante altre provocazioni, anche dopo essersi volutamente allontanata dalle scene… Il tutto a delinare la sua immagine sfuggente e dai molti volti, trasformandola, di fatto, nella leggenda che ancora oggi è.