Applausi, ma non per Beatrice Venezi. Il nuovo direttore del Teatro La Fenice di Venezia infatti, è stato nominato pochi giorni fa e la notizia non è stata accolta con entusiasmo: né da parte dei direttori d'orchestra né dalle altre maestranze. E a quanto pare, nemmeno dal pubblico del teatro.
L'incarico inizierà a ottobre 2026 fino al marzo 2030: una decisione che, si legge nel comunicato che la annuncia, “è maturata a seguito di proficui colloqui e della disponibilità manifestata dal Maestro, ed è stata approvata all’unanimità dal Presidente della Fondazione, il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, e da tutti i consiglieri di indirizzo”.

Alla nomina era poi seguito il dissenso dell' orchestra del teatro, che in una lettera indirizzata all'attuale direttore artistico de La Fenice, Nicola Colabianchi, lamentava di aver appreso la notizia dai media e che quindi fosse saltato il patto di fiducia: “Si tratta di un atto che mina profondamente la fiducia che i professori d’orchestra avevano riposto nella Sua parola e nella sua capacità di guida trasparente dell’istituzione”, lamentavano, in quanto la nomina sarebbe stata “in palese contrasto” con quanto dichiarato pubblicamente da Colabianchi e negli incontri con le rappresentanze sindacali. La lettera poneva poi l'accento sul curriculum di Beatrice Venezi, la quale “non ha mai diretto né un titolo d’opera né un concerto sinfonico pubblico in cartellone alla Fenice” , e per cui “il suo curriculum non è minimamente paragonabile a quello delle grandi bacchette che, in passato, hanno ricoperto il ruolo di Direttore Musicale di questo Teatro”. “Venezi -proseguivano- non ha mai diretto nei principali teatri d’opera internazionali, né il suo nome compare nei cartelloni dei più importanti festival del panorama musicale mondiale”.
Del resto, ve lo avevamo raccontato qui su MOW, in anteprima: diverse orchestre avevano manifestato la volontà di non suonare nel teatro, quando la nomina non era ancora ufficiale ma nell'ambiente già nota. Inoltre, il nuovo sovrintendente e direttore artistico della Fenice, Nicola Colabianchi, arrivato dal Teatro Lirico di Cagliari un anno fa, è stato nominato anche lui tra le polemiche, perché considerato frutto di una scelta politica. Colabianchi rimarrà in carica solo un anno e, trovandosi un cartellone già pronto, preparato dall'ex direttore artistico Fortunato Ortombina, non ha potuto incidere sulla programmazione. La decisione di nominare Venezi quindi, rischia di avere un impatto non solo nel breve periodo, ma anche per il successore, il quale si troverà a dover gestire le tensioni tra politica, orchestre e pubblico.

Ultimo capitolo, si è aggiunto il pubblico. Sul palco infatti, è stato letto un messaggio prima dell'inizio del concerto: “L'Assemblea Generale dei lavoratori riunitasi il 26 settembre scorso, ha espresso unanime solidarietà alla presa di posizione chiara e coraggiosa resa pubblica il 25 settembre dai professori e dalle professoresse d'orchestra. Con altrettanta fermezza, le maestranze tutte del teatro La Fenice chiedono l'immediata revoca della nomina a direttore musicale del maestro Beatrice Venezi, avvenuta con modalità e tempistiche che non hanno rispettato i principi di confronto e trasparenza. A tutto il gentile pubblico presente, chiediamo la solidarietà e l'appoggio che solo chi ama il teatro può darci: la musica non ha colore, non ha genere e non ha età”.
Le maestranze dunque, hanno subito sposato la protesta e si sono accodate all'orchestra. La reazione a questa nuova richiesta di rimozione della Venezi? Applausi. Quasi un minuto di applausi e di “Bravi!” a tutta voce da parte dei presenti in sala.
